Partiti alcuni lavori a Fondotoce

Riceviamo e pubblichiamo questo breve amaro pensiero e qualche immagine , a cui questa volta non voglio aggiungere nulla!

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Queste le foto dell’intervento”pista Bmx” dell’ineffabile Manoni. Il Comune di Verbania approva in una zona paesaggisticamente intoccabile
Ma tutti d’accordo dalla Regione alla sovrintendenza, tutti gli enti preposti alla salvaguardia promuovono il progetto.
Ma il consumo del suolo? Ma i movimenti terra? Ma la nuova colata di cemento? Va tutto bene?
Dove sono gli amministratori di sinistra protettori dell’ambiente?
Dove sono gli intellettuali che un tempo si sarebbero incatenati pur di non far approvare questo scempio?
Dove sono gli studenti impegnati nella salvaguardia dell’ambiente?
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La distruzione degli ambienti naturali è la prima causa del Covid19 e non mi stancherò’ di ripeterlo
Auguri
Tiziano Auguadro
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Approfitto dell'articolo su Eco: c'è del marcio ma tutti tacciono

Ci sarà un giorno in cui non sarà più possibile chiedere i danni, tutto sarà prescritto e tutte le spese saranno a carico nostro. Vi ripropongo l'articolo di Eco di oggi e lo dico ancora una volta e stavolta in stampatello, così magari è più chiaro.

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IL CEM E' APERTO IN DEROGA ALLE NORMATIVE. UNA STRUTTURA COSTATA 20 MILIONI DI EURO E' STATA CONSEGNATA ALLA CITTA' NON A NORMA, UNA COMMISSIONE DI INCHIESTA HA DETTO COSE MOLTO CHIARE: CI SONO RESPONSABILITA' , MA NESSUNO SI ADOPERA PER FARE CHIAREZZA , NEMMENO LE MINORANZE.

Albertella ancora una volta finisce sui giornali per la capacità di critica (giusta e legittima) , ma nel doppio ruolo che ricopre non ci fa una bella figura ai miei oggi, essere l'arbitro in un Consiglio Comunale ed essere il cetroavanti di una delle squadre in campo, non ti rende molto credibile, soprattutto se poi gli atti amministrativi che hai fatto per cercare chiarezza si riducono a post sui social network (tradotti in articoli di stampa).

Alle prossime amministrative quando nuovamente centrodestra e centrosinistra si confronteranno (prevedo uno scontro Brezza Vs Albertella) , quando probabilmente tutto ciò che poteva essere legalmente perseguito sarà prescritto, quando ci dovranno essere le prime opere di manutenzione della struttura (che chissà se sarà stata messa a norma?), chi potrà dire: "non è colpa mia! io non c'entro!"

Ma anche tutti noi cittadini di Verbania, che non chiediamo alle persone elette di chiarirci la situazione, davvero non ci meritiamo politici che fanno i loro interessi anziché i nostri?

Una proposta per Fondotoce da "Italia Nostra"

Fondotoce da tempo è a rischio speculazione con relativo danno ambientale, oggi c'è sul tavolo una proposta seria , che ha grande valenza sia ai fini della tutela ambientale che nell'ottica di un turismo diffuso e moderno. La proposta è di "Italia Nostra", l'augurio è che per una volta la politica voglia ascoltare

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copio il comunicato stampa che potete trovare qui.

COMUNICATO STAMPA


Da parte delle associazioni, nazionali e locali in calce indicate e che operano per la tutela dell’ambiente, è stata condivisa e sottoscritta una proposta che viene portata formalmente all’attenzione degli Enti e dei soggetti pubblici, in primis del Comune di Verbania e dell’Ente Parco Nazionale Val Grande perché ne facciano oggetto di discussione e di serio approfondimento, valutandola nel suoi contenuti di merito e nella sua attuabilità sotto il profilo sia tecnico/amministrativo che economico.
La proposta trova la sua premessa nella prevista prossima conclusione del processo di allargamento dei confini meridionali del Parco Nazionale Val Grande, con l’estensione del territorio protetto sin entro il Comune di Verbania, giungendo a lambire il Piano Grande di Fondotoce.
Le Associazioni firmatarie sono consapevoli della valenza paesaggistica e naturalistica del Piano Grande.
Sono altresì consapevoli dei progetti che tuttavia su di esso si concentrano perché si rafforzi ulteriormente il polo lì presente del turismo ricettivo non alberghiero di massa.
Sono convinte che l’economia turistica possa e debba cercare anche in altri modelli meno invasivi, ed anche meno vulnerabili, ma più diffusi, più equi e partecipati, una validissima alternativa capace di offrire redditi e benefici per nulla inferiori a quelli garantiti dal modello turistico industriale.
Ritengono che i progetti di ulteriori insediamenti ricettivi e ludico/sportivi che sono stati oggetto di valutazione preliminare in ambito di conferenza di Servizi presso il SUAP del Verbano, ed altri comunque già in corso di realizzazione, si pongano in antitesi rispetto all’assetto normativo che il Piano Paesaggistico Regionale disegna per l’ambito del Piano Grande.
Sono fortemente intenzionate a salvaguardare in primis la valenza di luoghi fortemente identitari e a voler ricondurre il Piano Grande, il suo uso e la sua conservazione entro le linee indicate dal Piano Paesaggistico.
Vogliono dare un contributo alla crescita e alla diffusione di un modello turistico alternativo, meno vulnerabile e, peraltro ovunque in forte espansione.
Ritengono che la città di Verbania debba svolgere un ruolo da protagonista nell’ambito della progettualità pubblica con la quale, in coerenza con le indicazioni già ricordate del Piano Paesaggistico, deve conformare il proprio strumento urbanistico, rifiutando ulteriori espansioni del modello turistico industriale già insediato in quei luoghi.
Ravvisano l’opportunità, collegata all’entrata di Verbania nei confini del Parco, perché venga individuato il sito storico della “Cascina” del Piano Grande, grazie alla sua ottimale posizione territoriale, quale centro di visita, di promozione, di informazione, didattico, logistico e dei servizi turistici, sin’ anco amministrativi e direzionali del Parco Nazionale Val Grande, attraverso l’acquisizione e il successivo recupero architettonico e funzionale delle superstiti strutture testimoni delle attività rurali già un tempo insediate.
Ritengono che in tale sede possano trovare un loro spazio “espositivo” anche tutte le altre aree protette presenti entro i confini della Provincia: le aree protette dell’Ossola, la stessa limitrofa riserva di Fondotoce, i Sacri Monti e perché no l’altro grande Parco Nazionale presente in ambito regionale e giunto alla vigilia del suo primo secolo di vita.
Considerano questo progetto strategico rispetto al modello di economia turistica che indicano venga privilegiato e lo ritengono coerente con la salvaguardia dei caratteri paesaggistici, storici e naturalistici del Piano Grande e quindi dei contenuti per esso declinati nel Piano Paesaggistico Regionale, compresa la salvaguardia ed estensione della riserva protetta; lo valutano propulsivo per l’economia del Parco Val Grande che aprirebbe con tale portale una vetrina di grande visibilità per tutti i territori per i quali è chiamato a svolgere tutela, conservazione e sorveglianza, ma anche promozione e sostegno alle attività economiche ad esso in qualche modo collegate e attorno ad esso nate e oggi gravitanti.
Ritengono che ne gioverebbero tutti, in primis i territori interni più svantaggiati. Si allegano i documenti oggetto di inoltro agli Enti e ai soggetti pubblici interessati.
Aderiscono all’iniziativa e sottoscrivono la proposta le seguenti associazioni:

Italia Nostra – Consiglio Regionale del Piemonte
Italia Nostra Sezione VCO
Salviamo il Paesaggio Valdossola
Lega Ambiente Piemonte e Val D’Aosta
Lega Ambiente- Circolo Il brutto anatroccolo Verbania
Mountain Wilderness Italia
Commissione ambiente ARCI Verbania
Comitato terre S. Giovanni
Comitato per la salvaguardia e la valorizzazione del rio S. Bernardino


L'esempio della Val Cannobina per ripartire dalla montagna

Le riflessioni e suggestioni di Alberto Bergamaschi sono più che condivisibili, ma la classe politica del territorio è davvero all'altezza? altri esempi virtuosi ci sono, per esempio nel cuneese, c'è una buona legge regionale (senza decreti attuativi), ma errori strategici fondamentali di chi pensa alle prossime elezioni più che al futuro del territorio , non mi fanno ben sperare.

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ieri ho letto questo articolo del vice sindaco – del Comune di Valle Cannobina, Alberto Bergamaschi, e mi ha ricordato il pezzo che scrissi per aiutare alla raccolta fondi in aiuto dell'attività di Borgotti, andata distrutta in un incendio doloso. in quel pezzo facevo riferimento alla legge della Regione Piemonte, una legge avanzata ma ancora ferma al palo per la montagna, citavo l'esempio di "Paralup" nel cuneese, che potrebbe essere un modello per decine di alpeggi anche qui da noi... ma purtroppo la montagna pare proprio non interessi alcun politico (se non a chiacchiere pre elettorali), non si spiegano diversamente i troppi treni persi. E francamente, tutta la questione della salvaguardia ambientale è per gli attuali politici una mera partita economica e non di prospettiva futura, non si spiegano diversamente le operazioni speculative pronte ad aggredire la piana di Fondotoce o la zona Devero San Domenico con una mega impiantistica.
Inutile ripetersi ancora, e per gli approfondimenti ci sono i vari link nel pezzo, posso giusto concludere ricordando tra le occasioni perse della politica, la fusione tra Verbania e Cossogno che poteva essere un progetto pilota per valorizzare la montagna senza prestarsi a speculazioni in un ottica di offerta turistica e di filiera davvero unica, ma se la politica non ha passioni , non appassiona e i mediocri campano alla giornata, senza sogni, senza progetti... e questo è. Io non smetto di pensare che ci sarà un ritorno alla montagna, ma ancora manca la massa critica di pensatori positivi che possano condizionare una politica del '900, che ancora insegue alberghi e impianti, quando il futuro è a dimensione più di relazione, più prati baite e altalene, meno alberghi grandi impianti e parchi gioco.
Ma probabilmente mi sbaglio anche stavolta...


Perché nessuno fa chiarezza sul CEM?

Anche oggi Albertella alimenta una polemica social contro l'amministrazione , nel suo duplice ruolo di Presidente del Consiglio e di capo dell'opposizione. Il tema che mette sul piatto è giusto, ma... ci sono un paio di ma 1- agendo così confonde il suo ruolo istituzionale con quello di minoranza; 2-Non centra nemmeno stavolta il problema sostanziale.

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Albertella esce oggi con il post qui sopra e ci dice "stupito" che: ..." il Consiglio di Amministrazione della Fondazione (CEM ndr), ad attività culturali completamente ferme, abbia trovato il tempo per deliberare un bando di selezione per la figura di un Direttore della Fondazione, al costo annuo di euro 25 mila oltre IVA.
E si rimane ancor più stupiti nell’apprendere che il bando è stato pubblicato il 13.03 u.s. e le domande di candidatura potranno essere presentare in un breve periodo tra il 13 ed il 28 maggio."
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Facciamo un passo indietro:
Trovo molto positivo che finalmente l'amministrazione abbia concesso la Presidenza del Consiglio Comunale alle minoranze, secondo me dovrebbe sempre essere così, per correttezza. Purtroppo la scorsa legislatura la presidenza , a parte Brignoli, non solo se la sono tenuta in maggioranza, ma l'hanno assegnata a persone che hanno in più occasioni dimostrato la loro parzialità. Oggi Albertella rischia l'errore a parti inverse (anche questo rischio era stato segnalato da tempo), rischi di dimostrarsi parziale nel ruolo confuso di capo dell'opposizione e Presidente del Consiglio.
Ma la cosa davvero grave è che non centra il vero problema: IL CEM E' UNA STRUTTURA APERTA IN DEROGA ALLE NORMATIVE, i 25 mila € di costo del direttore sono nulla paragonati ai costi di messa a norma che non era l'ente pubblico a dover pagare,,,
se guardate la chat con Albertella, scoprirete che prima prova a incolpare la passata opposizione per non aver fatto chiarezza e poi, capito che la Commissione di inchiesta non poteva fare di più, prova a dare la responsabilità a un assessore alla trasparenza (che non risponde)... alla domanda : " ...Tu hai un Ruolo, cosa intendi fare?" , la risposta è lasciata probabilmente all'oroscopo ... (a suo tempo già ebbi modo di fargli presente la cosa e ricavarne una lezioncina niente male)

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Se volete poi vedere come è andata a finire , cliccate sul link , sta di fatto che ne viene fuori che io sono il solito presuntuoso pieno di verità, e questo è il classico modo per "non disturbare il manovratore".

Ancora una volta qualcuno, dopo aver preso un ruolo (retribuito), confuso gli ambiti (istituzionale e politico), e ricevuto domande... viene fuori che è ancora colpa mia. Un giorno mi renderò disponibile per una crocefissione su pubblica piazza, intanto noi tutti continuiamo a pagare i conti del CEM , opera pubblica costata 20 MILIONI e consegnata NON A NORMA, ma il problema sarà sempre "altro".