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Una proposta per Fondotoce da "Italia Nostra"

Fondotoce da tempo è a rischio speculazione con relativo danno ambientale, oggi c'è sul tavolo una proposta seria , che ha grande valenza sia ai fini della tutela ambientale che nell'ottica di un turismo diffuso e moderno. La proposta è di "Italia Nostra", l'augurio è che per una volta la politica voglia ascoltare


Una proposta per Fondotoce da "Italia Nostra"
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copio il comunicato stampa che potete trovare qui.

COMUNICATO STAMPA


Da parte delle associazioni, nazionali e locali in calce indicate e che operano per la tutela dell’ambiente, è stata condivisa e sottoscritta una proposta che viene portata formalmente all’attenzione degli Enti e dei soggetti pubblici, in primis del Comune di Verbania e dell’Ente Parco Nazionale Val Grande perché ne facciano oggetto di discussione e di serio approfondimento, valutandola nel suoi contenuti di merito e nella sua attuabilità sotto il profilo sia tecnico/amministrativo che economico.
La proposta trova la sua premessa nella prevista prossima conclusione del processo di allargamento dei confini meridionali del Parco Nazionale Val Grande, con l’estensione del territorio protetto sin entro il Comune di Verbania, giungendo a lambire il Piano Grande di Fondotoce.
Le Associazioni firmatarie sono consapevoli della valenza paesaggistica e naturalistica del Piano Grande.
Sono altresì consapevoli dei progetti che tuttavia su di esso si concentrano perché si rafforzi ulteriormente il polo lì presente del turismo ricettivo non alberghiero di massa.
Sono convinte che l’economia turistica possa e debba cercare anche in altri modelli meno invasivi, ed anche meno vulnerabili, ma più diffusi, più equi e partecipati, una validissima alternativa capace di offrire redditi e benefici per nulla inferiori a quelli garantiti dal modello turistico industriale.
Ritengono che i progetti di ulteriori insediamenti ricettivi e ludico/sportivi che sono stati oggetto di valutazione preliminare in ambito di conferenza di Servizi presso il SUAP del Verbano, ed altri comunque già in corso di realizzazione, si pongano in antitesi rispetto all’assetto normativo che il Piano Paesaggistico Regionale disegna per l’ambito del Piano Grande.
Sono fortemente intenzionate a salvaguardare in primis la valenza di luoghi fortemente identitari e a voler ricondurre il Piano Grande, il suo uso e la sua conservazione entro le linee indicate dal Piano Paesaggistico.
Vogliono dare un contributo alla crescita e alla diffusione di un modello turistico alternativo, meno vulnerabile e, peraltro ovunque in forte espansione.
Ritengono che la città di Verbania debba svolgere un ruolo da protagonista nell’ambito della progettualità pubblica con la quale, in coerenza con le indicazioni già ricordate del Piano Paesaggistico, deve conformare il proprio strumento urbanistico, rifiutando ulteriori espansioni del modello turistico industriale già insediato in quei luoghi.
Ravvisano l’opportunità, collegata all’entrata di Verbania nei confini del Parco, perché venga individuato il sito storico della “Cascina” del Piano Grande, grazie alla sua ottimale posizione territoriale, quale centro di visita, di promozione, di informazione, didattico, logistico e dei servizi turistici, sin’ anco amministrativi e direzionali del Parco Nazionale Val Grande, attraverso l’acquisizione e il successivo recupero architettonico e funzionale delle superstiti strutture testimoni delle attività rurali già un tempo insediate.
Ritengono che in tale sede possano trovare un loro spazio “espositivo” anche tutte le altre aree protette presenti entro i confini della Provincia: le aree protette dell’Ossola, la stessa limitrofa riserva di Fondotoce, i Sacri Monti e perché no l’altro grande Parco Nazionale presente in ambito regionale e giunto alla vigilia del suo primo secolo di vita.
Considerano questo progetto strategico rispetto al modello di economia turistica che indicano venga privilegiato e lo ritengono coerente con la salvaguardia dei caratteri paesaggistici, storici e naturalistici del Piano Grande e quindi dei contenuti per esso declinati nel Piano Paesaggistico Regionale, compresa la salvaguardia ed estensione della riserva protetta; lo valutano propulsivo per l’economia del Parco Val Grande che aprirebbe con tale portale una vetrina di grande visibilità per tutti i territori per i quali è chiamato a svolgere tutela, conservazione e sorveglianza, ma anche promozione e sostegno alle attività economiche ad esso in qualche modo collegate e attorno ad esso nate e oggi gravitanti.
Ritengono che ne gioverebbero tutti, in primis i territori interni più svantaggiati. Si allegano i documenti oggetto di inoltro agli Enti e ai soggetti pubblici interessati.
Aderiscono all’iniziativa e sottoscrivono la proposta le seguenti associazioni:

Italia Nostra – Consiglio Regionale del Piemonte
Italia Nostra Sezione VCO
Salviamo il Paesaggio Valdossola
Lega Ambiente Piemonte e Val D’Aosta
Lega Ambiente- Circolo Il brutto anatroccolo Verbania
Mountain Wilderness Italia
Commissione ambiente ARCI Verbania
Comitato terre S. Giovanni
Comitato per la salvaguardia e la valorizzazione del rio S. Bernardino




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