Flop o disinteresse amministrativo?

cos'è un "flop" per questa amministrazione? come si misura? come si sancisce? A Novembre (orario invernale NLM) nessuno prende il battello Intra Pallanza! opperbacco! flop!

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Attraverso i social network i "talebani" difensori dell'amministrazione se la prendono con me per l'inconsistenza delle mie interrogazioni, per il mio polemizzare e per il mio "essere preconcetto".
Ora , ovvio che può piacere o meno ciò che faccio e come lo faccio, ma nel merito delle questioni?
A fonte dei una legittima interpellanza, l'assessore di riferimento scrive che il servizio su cui la interpelliamo era un flop
Fermo restando che è ovvio che chi amministra decide, sarebbe utile che chi amministra si dia anche degli obiettivi. Se l'amministrazione per un servizio paga costi fissi e quel servizio non è utilizzato è ovvio che abbia senso sopprimerlo! Ma se l'Amministrazione ha una convenzione che non ha costi se non quando quella convenzione è utilizzata (e quindi rende un servizio al cittadino residente) con quale criterio si decide che è usata tanto o poco? quale attività si è svolta per far conoscere il servizio? a chi giova che funzioni o che non funzioni?
Se semplicemente per una svista ci si fosse scordati di rinnovare una convenzione che non ha costi fissi e ha delle potenzialità inespresse?
Le risposte dell'Assessore sono ovviamente legittime, ma che senso ha citare un dato (quello di Novembre) quando la navigazione ha in essere l'orario invernale (una corsa al giorno) per dimostrare che il servizio non funziona?
Se il bravo Assessore fosse responsabile degli impianti di risalita al Sestriere metterebbe in liquidazione la società perchè ad Agosto nessuno prende lo skilift?
Ogni tanto ammettere che forse un servizio abbastanza usato d'estate (qualche centinaio di utenze) e senza costi fissi , che per qualunque ragione non è stato rinnovato e che su stimoli esterni può tornare ad essere utile, potrebbe aiutare anche chi scrive a pensare che non sia l'Amministrazione "preconcetta" nei confronti di qualunque cosa non arrivi dalla maggioranza.

72'500 euro risparmiabilissimi che saranno spesi.

...Mentre servizi in crescita e utili vengono soppressi, contina la strada "autarchica" dell'amministrazione, nessuna discussione, nessuna commissione, decidono tutto (probabilmente nemmeno col PD) tra loro e poi presentano i numeri in modo "furbo".

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Una nuova puntata di "la SAU l'ultima" ci racconta numeri in modo fantasioso. In una recente interpellanza si chiede come mai non sia stata rinnovata la convenzione a favore dei residenti per gli spostamenti Intra Pallanza via lago. Nell'interpellanza si dice chiaramente che: "...Nelle ultimi due stagioni turistiche, 5 mesi circa, ci risulta ne hanno usufruito circa 450/500 persone residenti.". Il competentissimo Assessore Sau risponde che "...a novembre 2013 sono stati venduti 2 biglietti"... Wow, l' Assessore ci vuole forse comunicare che d'inverno i verbanesi non prendono il battello? Grazie! Se poi volesse smentire i numeri delle ultime due stagioni turistiche le saremmo grati.
Sul fronte di spese, risparmi e collaborazione, che per un momento sembravano un tema su cui si potesse discutere, vedasi l'apparente apertura che l'amministrazione avrebbe fatto alla presentazione de "il coso", alias "ex CEM", permetetemi qualche perplessità. Ovvero se anche per indire un importante concorso, si snobbano completamente gli organismi di partecipazione quali le Commissioni Consigliari, cosa dovremmo aspettarci per altri progetti quali appunto l'"ex CEM"?
Se invece di mettere 72500 euro di premi per progettare una piazza avessero fatto degli incontri con Commissione, quartiere, commercianti e fatto finalmente partire un virtuoso percorso di progettazione partecipata, incaricando l'ufficio tecnico di redigere il progetto tecnico? pareva brutto risparmiare quei soldi e usarli magari per l'arredo urbano? o addirittura per assunzioni?
Sempre più delusi da questo modo di intendere l'amministrazione pubblica nell'interesse pubblico.

Adesso cifre e contenuti in commissione.

La stampa locale in blocco dice più o meno che ora l'ex CEM piace a tutti, ovviamente non è così, è invece vero che tutti hanno dimostrato disponibilità a ragionare su come tentare di farlo funzionare. Attendiamo un momento di analisi più approfondita, speriamo che l'Amministrazione voglia dare seguito alle dichiarazioni sul confronto almeno stavolta.

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La presebtazione de "il coso" è stata improntata emozionalmente, niente numeri. Ancora non si sa ufficialmente quanto la struttura costerà, ovviamente la risposta potrebbe essere molto generica del tipo: se non sappiamo quale sarà l'offerta come possiamo valutare i costi? ...questo per stroncare ogni dialogo. Partiamo invece da un numero che è ragionevolmente indicativo 300'000 euro anno di costi ordinari (manutenzioni, personale, utenze ecc.).
Sia ben chiaro in data 27 Giugno 2014 , noi già eravamo propositivi chiedendo una commissione specifica (si veda l'ODG nella foto)Immagine 2Immagine 3, ma ci veniva risposto che ne esistevano già 2 che si sarebbero occupate di CEM: Lavori pubblici e cultura. Sappiamo che la commissione Cultura non ha mai trattato l'argomento e che nella lavori pubblici se ne è parlato una sola volta (malgrado l'amministrazione non volesse che si svolgesse tale commissione). Fatta luce su ciò, voltiamo pagina e cerchiamo di essere pragmatici. L'assessore Vallone ha detto chiaramente che le spese di gestione sono un problema e che sull'offerta che la struttura dovrà fare l'Amministrazione è aperta ai contributi... a questo punto, finita la fase retorica del "ora tutti lo vogliono" si convochi la commissione cultura alla presenza dell'Assessore Vallone e si inizi il dialogo di merito, si valutino proposte e verifichino le possibilità economiche. Se è finito il tempo delle polemiche è finito anche quello per tergiversare. Quì alcune delle mie proposte già espresse alla serata di presentazione.

EX CEM: rischi e possibilità

Il paradosso è che la struttura c'è, ma il progetto no. idee, tante, non troppo chiare e non troppo organiche. Contenere "il danno economico" a livelli accettabili è possibile (credo) ma il confronto deve essere serio e di merito. Il momento di visibilità c'è stato , è ora che finalmente lavorino le commissioni.

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Foto di Marco Tartari (presa da Facebook)

Tanta gente ieri sera alla presentazione di ciò che non è più il CEM ma che attende un nome. In quella sede abbiamo appreso le linee guida dell'amministrazione su cosa sarà "il coso" e come si vorrebbe inserito nella proposta di città. Abbiamo appreso che alcune osservazioni fatte nell'UNICA commissione che si sia mai occupata de "il coso" dall'insediamento di questa amministrazione, hanno trovato accoglimento, e di questo ci rallegriamo. Ma ora vediamo di essere un po' concreti, cerco con pragmatismo di ricostruire l'intervento che ho fatto ieri sera.

Il successo di una struttura come quella de "il coso", è fortemente determinato dalla sua caratterizzazione. Qual è il "filo conduttore" di quello spazio? Qual è il targhet di riferimento? Quindi, quale sarà l'offerta giusta da proporre?
La mia proposta è di fare ancor più rete con ciò che esiste e trovare economie di scala anche facili. Su musica e teatro diciamo che ci sono prospettive di lavoro avviate dall'Assessore, rimane però ancora non chiaro il "filo rosso" che possa legare l'offerta e caratterizzare lo spazio.
Credo che la grossa scommessa possa essere legare l'immagine stessa de "il coso" a Letteraltura, la manifestazione meglio riuscita e più azzeccata che negli ultimi anni Verbania abbia prodotto. Legarsi al Film Festiva della montagna di Trento, in modo da legare ancor più saldamente montagna/territorio/cultura/cinema, di quì trovare un legame col Film Festival di Locarno (sezione speciale dedicata? ). Tutti passi che possono essere fatti partendo da due proposte possibili e semplici:
1- Iniziare valorizzando ciò che abbiamo quasi in casa e penso al Malescorto
2- costruendo una bella palestra di bouldering , che consentirebbe di caratterizzare al mondo giovanile, allo sport, in modo economico e con costi di gestione bassissimi , uno spazio enorme che ora non ha destinazione, e caratterizzarlo nel senso della montagna e dello sport "eco" e contribuendo a presidiare la struttura con un continuo afflusso di persone.
Il targhet che avrei in mente io sono le famiglie, in questo senso, la proposta dell'Assessore Vallone di dedicare uno dei tanti spazi ancora senza destinazione a "spazio bimbi" è ottima. Per chi va al cinema, al teatro, al concerto, al ristorante, in palestra (di bouldering ovviamente), in spiaggia, uno spazio dedicato ai bambini sarebbe perfetto e in linea con ciò che avviene ormai ovunque. Proprio perchè il targhet potrebbero essere le famiglie la proposta di ristorazione dovrebbe essere adeguata, non troppo spostata "in alto", altrimenti le persone che usufruiranno dei citati servizi, potrebbero non utilizzare quell'offerta e anche essa potrebbe avere un occhio di riguardo alla materia prima locale, addirittura una forte caratterizzazione che lo renda unico: se si qualificasse per la proposta del pesce di lago? a Verbania ci sono fior di professionisti che già lavorano in questa direzione, perchè non coinvolgerli?

Altre cose si potrebbero dire e approfondire, ora però serve uno spazio vero e qualificato di confronto, l'amministrazione lo avvierà o considererà concluso il suo compito con la serata di ieri?

In ultimo la mia proposta per il nome è forse banale, ma proprio per questo credo potrebbe funzionare perchè è il brand con cui ci riconoscono nel mondo : "LAGO MAGGIORE SASSI"

bello il video di Camocardi

Che bello, finalmente qualcosa di sinistra!

Ci è voluto un po', ma finalmente è arrivato un tema con il quale posso concordare con la maggioranza. Sperando che abbiano la determinazione di portarlo fino in fondo.

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Sulle "unioni di fatto" ieri il Segretario del PD Brezza scriveva: "Così le amministrazioni locali superano in modernità la legislazione nazionale. È una questione di civiltà, di inclusione e di laicità. Bene Silvia Marchionini! Tutto il PD sosterrà iniziative di questo tipo!".
Mi fa molto piacere comunicare che anche nel mio piccolo sosterrò iniziative di questo tipo, sperando che le mille anime del PD non facciano cambiare ancora una volta la linea (?) al partito. Adinolfi in questi giorni docet. Certo , essere più avanti della legislazione nazionale su temi etici, non è una conquista, è il minimo della decenza.
Ricordiamo che siamo un paese che dice che la prostituzione è illegale e poi chiede che le prostitute paghino le tasse. Siamo il paese in cui lo stato guadagna sul gioco d'azzardo e dove i Comuni faticano ad arginare questa piaga sociale. Ovvio che l'ipocrisia regni sovrana e trasversale in politica. Per questo è finalmente un piacere sentire qualcosa di sinistra che fa capire sui temi dei valori chi sta con chi. Ora consentitemi solo di credere a questo registro con formula dubitativa... fin che non lo vedo mantengo dei dubbi che questa maggioranza sia in grado di realizzarlo.