Le "segreterie" (lo dice il nome stesso, da "segreto") sono il vero problema della politica italiana, anche in periferia. Il problema non è più "chi scelgono", ma perchè lo scelgono? che ci piaccia o no, noi siamo spettatori di un processo che chiamano democratico ma che è "machiavellico", ovvero ha il fine del raggiungimento del "potere" (piccolo o grande che sia). Faccio questa considerazione, perchè dopo il pezzo di ieri su "dibattito e bun senso" in cui lamentavo una mancanza di "visione" dei candidati Sindaco è uscito il programma del PD, e mi son detto: cavoli è un buon programma! Ci sono dentro un sacco di cose che abbiamo proposto noi, dal mercato coperto agli esempi che faceva Carlo Bava sulla concessione di licenze con un paramentro di ricambio d'aria nei locali e non di superficie apribile, dal bilancio partecipato alla ripresa di "libero Bus" e un infinità di altre cose... e quindi mi chiedo: ma la differenza mica la fa solo la posizione sul CEM (che la stessa Marchionini non esclude a priori di bloccare)?
Dunque a parità di programma (banalizzando ovviamente, differenze ci sono), perchè si partecipa separati alle elezioni? dove stanno le reali differenze? perchè se a sinistra si dice sempre che le differenze sono un valore non si dibatte su questo "valore"?
Risponderò a questa domanda con un esempio. E' come dire: ho scalato l'Everest. E omettere di dire che l'ho fatto arrivando in elicottero al campo base e con le bombole di ossigeno.
E' come un gioco di prestigio, se sveli il trucco la magia finisce. I partiti sono un po' così: non svelano i motivi di molte loro decisioni per non svelare il "trucco", spesso in buona fede, pensano che si possa chiudere un occhio su questo o quello perchè dopo la loro "visione" (che non ci dicono ma che evidentemente hanno) potrà avere futuro. Altro sarebbe giocare a carte scoperte, fare "progettazione partecipata" (che nel progetto "Carlo Bava Sindaco" c'è) fin dai processi decisionali di programma (quante volte si saranno incontrate le diverse anime nelle diverse liste per fare sintesi programmatica e quanto il "gioco" sarà stato: il programma è questo chi ci sta?).
Oggi abbiamo un buon programma anche del PD & Co. e quindi mi chiedo, dov'è la differenza? la risposta sta nel motivo per il quale le primarie non sono state di coalizione: Perchè le scelte che contano si fanno dopo e nelle segreterie secondo un certo tipo di politica.
C'è chi spera che il candidato Sindaco che ha indubbie qualità sia in grado di governare e contrastare le pressioni dei partiti, e chi per togliere ogni dubbio e cambiare il modello partecipativo , quelle scelte le ha fatte prima e le ha già comunicate.
Ora la questione si sposta e diventa di credibilità, o peggio di marketing.
Un dato lo rilevo con piacere: il programma del PD è un buon programma, e mi piace pensare che sia buono anche perchè lo stimolo che era "sul tavolo" da un po' che è il progetto "Carlo Bava Sindaco" abbia fatto da "pungolo" a che certe questioni entrassero a pieno titolo anche nelle altrui considerazioni programmatiche.
Ed ora vinca il migliore , ma soprattutto , chiunque vinca speriamo che i partiti che sono (salvo rare e lodevoli eccezioni) il vero centro decisionale, cambino davvero. Ma non come già scrivevo ieri "alla Renzi" dove tutti votano (e ti trovi gente di destra che vota un candidato di sinistra), ma "alla Gaber" dove conta chi partecipa socialmente e non chi difende interessi di lobby.
Io sono persona di parte, ne scelgo sempre una, non credo ai "distaccati", di solito quelli che non prendono posizione sono i più opportunisti e/o i più carrieristi, io invece credo nel dialogo , mi diverto nella polemica e tendo ad essere costruttivo. Fatta questa breve premessa, non penso che la presente riflessione riuscirà in ciò che gli altri pezzi nel mio blog hanno di fatto fallito: aprire un dialogo alla luce del sole, ma chissenefrega, io rifletto ad alta voce e poi chi vuol costruire un dialogo lo farà é chi vuol giudicare , idem :) .
A destra anche oggi si legge delle assolute conflittualità . A sinistra é inutile nascondere che le conflittualità ci sono ma restano sotto traccia , ciò é un bene? A chi conviene che le differenze di "visione " non vengano rese palesi e affrontate?
Se c'é una cosa che a me é sembrata piuttosto evidente nella serata di confronto tra candidati, é che c'era tanto (più o meno) buonsenso e poca visione, questo era chiaro soprattutto per il fatto che molte proposte erano trasversali e tutt'altro che ideologiche.
Tutti sappiamo che se il centrosinistra si fosse presentato a queste elezioni con un unico candidato , avrebbe vinto al primo turno, ma ciò non é avvenuto. Nei dialoghi privati ancora molto spesso mi viene detto che ciò non é avvenuto perché il progetto "Carlo Bava Sindaco" non ha voluto che avvenisse. Francamente la cosa oltre che sciocca e falsa, ha anche un po' stufato. Per quanto mi riguarda trovo che le segreterie dei partiti abbiano stufato e perseverino nel tentativo di salvare una visione della gestione della cosa pubblica anacronistica, capace di preservare il sistema senza innovarlo. Dico ciò con grande dispiacere perché credo che dei partiti diversi, più "aperti" (non "alla Renzi", dove tutti votano, ma "alla Gaber" dove conta chi partecipa socialmente) siano l'unica possibilità di rinnovamento... Che non vedo.
Dico chiaramente, e per essere concreto, che io non avrei avuto alcun problema nel votare Silvia Marchionini, credo che se avesse vinto delle primarie di coalizione , nelle quali le "visioni" avrebbero potuto confrontarsi, io volentieri avrei accettato il "gioco democratico", ma senza un idea di città complessa, articolata , realistica, "una verbania possibile" , ai miei occhi La scelta si riduce a un buon amministratore senza un progetto organico (a causa di un gruppo di sostegno troppo eterogeneo) e il "progetto Carlo Bava Sindaco". Alla fine a verbania c'é un PD forte , trainato da un leader nazionale come Renzi (con le sue luci e le sue ombre) che oggi ha il vento in poppa, che catalizza i partiti più piccoli (con quale possibilità di questi di incidere sul progetto programmatico non é dato sapersi) , e un gruppo di persone , che da Luglio lavorano alla costruzione di un progetto, una visione , che abbia come cardini la progettazione partecipata , e la trasparenza. Davide contro Golia . Al momento Davide ha già prodotto il suo progetto dando un idea chiara della "sua" visione di città e coerentemente con quanto dichiarato da subito, ha già fatto i nomi della "rosa" di persone che affiancheranno il Sindaco Carlo Bava... Per me questa é novità , non la politica che cerca di preservare se stessa affidandosi a persone che pur capaci, garantiscono che sia la politica delle segreterie a vincere ancora una volta. Lo so, queste sono mie menate , questo pezzo verrà letto da pochissime persone perché troppo lungo e troppo serioso, ma oggi la campagna elettorale inizia sul serio e non credo che le riflessioni siano esclusiva dei candidati Sindaco . Buona campagna elettorale e buon dialogo a tutti ;)
A Verbania c'è una destra più spaccata che mai, ha vinto le passate amministrative con promesse non mantenute e slogan ridicoli (tipo "la capitale dei laghi") e ci ha consegnati con ignominia a un commissario che non ha fatto nulla di significativo se non l'ordinaria amministrazione (con molta leggerezza e poca presenza, tra l'altro).
Poi c'è un centrosinistra che dopo Renzi non possiamo più definire "anomalo", ma che io fatico a definire "di sinistra", che raccoglie persone che si riconoscono in uno schieramento che va dallo "scudo crociato" (ex DC) alla falce e martello.
In ultimo c'è la candidatura di Carlo Bava sostenuta da due liste civiche che si distinguono per aver messo subito sul piatto i contenuti. Trasparenza (la squadra amministrativa) e programma sono già a disposizione di tutti, c'è chi ritiene questi contenuti di sinistra (ed io faccio parte di chi sostiene ciò) e chi invece definisce tutto ciò solo di "buonsenso" (ed io faccio parte anche di chi sostiene questo).
La cosa interessante è capire perchè qualcuno dice che il progetto "Carlo Bava Sindaco" non possa vincere? Ritengo che le ragioni siano sostanzialmente 2 e sono le classiche "divergenze parallele": A destra temono fortemente che se vincesse una persona che non ha interesse a fare della politica una professione, potrebbe andare a toccare temi che sappiamo bene sono "delicati", in politica in fin della fiera fa carriera chi prende posizioni tiepide, chi non decide, chi va bene a tutti pur non andando bene a nessuno... un po' in clima "larghe intese", tipo che è ora di fare la pace, pur non avendo mai litigato davvero. A sinistra (se così vogliamo definire uno schieramento così ampiamente composito come quello che sostiene il candidato dato per favorito a Verbania), il timore è che se vincesse Carlo Bava sarebbe di fatto una sconfitta per tutte le segreterie dei partiti che sostengono Marchionini, che essendo appunto uno schieramento estremamente composito, non può prendere posizioni particolarmente chiare oggi, ma si affida alla speranza che Marchionini sia di fatto il traino della coalizione. Insomma il progetto civico, che a me piace definire di sinistra, ma che è ben oltre il concetto che noi attribuiamo alla sinistra e che forse io stesso dovrei imparare a chiamare "progetto civico di buon senso", spariglierebbe le carte in città. Per questo è il "nemico", pur non avendo nemici. Oggi in un commentosu Verbania Notizie si leggeva: "...l'impegno di costruire il teatro non l'ha preso né Zacchera né il commissario bensì Zanotti col PISU. Zacchera ha solamente cercato di limitare i danni evitando di avere un teatro brutto, piccolo (quindi abbastanza inutile) e per di più nella zona più brutta di tutta la città." Capite tutti che "limitare i danni" spendendo molto di più e non riqualificando una parte di città in degrado (OBBLIGO DEL PISU) è un assoluto NON SENSO. Servono persone con una visione chiara e di lungo periodo per intervenire nel disastro verbanese, perchè troppe porcherie sono state fatte e per venirne a capo servono persone che non hanno paura di "pestare qualche piede". Ecco perchè credo che alla fine le probabilità che vinca Bava sono molto elevate, perchè per vincere le elezioni non è sufficiente cercare di mettere daccordo il diavolo con l'acqua santa, non basta presentare le liste per primi, ma serve un progetto e serve credibilità. Per chi si è avvicinato al progetto "Carlo Bava Sindaco" è facile capire che il nostro modo di porci nei confronti dell'"onere amministrativo" è molto serio e disinteressato, per chi non ha apprezzato il modo con cui abbiamo elaborato le nostre proposte, forse è sufficiente credere nella buona fede e nelle capacita di Carlo, per tutti gli altri, credo possa essere interessante informarsi in prima persona, partecipare ai confronti tra candidati, o anche solo farsi qualche domanda sul perchè le coalizioni di partiti sono così composte e tal volta così eterogenee. Comunque tra poco vedremo cosa vogliono i verbanesi, Il referendum sul CEM gli è stato promesso e mai dato, oggi le elezioni non ce le toglie nessuno. Attendiamo fiduciosi ;)