Producono macerie , vendono fumo, eppure a qualcuno piacciono.

Ogni tanto bisogna guardarsi indietro per capire dove siamo... e mi sembra che siamo sempre alle solite. Mi segnalano questa questione che riassumo nel testo che segue , ma che prende spunto da un post su FB... lascio a voi le considerazioni.

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un paio di anni fa l'assessore allo sport del Comune di Verbania Silvia Marchionini teneva a battesimo la nascita di un super progetto tecnico del nuoto provinciale che doveva riunire gli atleti delle piscine di Domo, Omegna e Verbania sotto la Presidenza di Domenico Fioravanti: La Fenice dei Laghi. Una bella operazione di facciata di cui oggi non é rimasto praticamente niente.
Progetto tecnico fallito in quanto le società sportive collegate ad Omegna e Domo hanno dato forfait e ne sono uscite.
Chiaramente la Sezione di Verbania tenterà in tutti i modi di tenerlo in vita cercando di tesserare gli atleti piu' piccoli sotto la Fenice...in quanto gli atleti piu' grandi sono tesserati presso un'altra società con sede a Solbiate Olona ma che si allenano a Verbania.
Quali saranno le vere motivazioni che hanno spinto gli ormai ex soci ad abbandonare il famoso progetto presentato al "Maggiore"?
Senza risposte di circostanze...di gestori d'impianti o di genitori che s defilano....ci piacerebbe proprio saperlo.....

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Forse ci meritiamo sti cialtroni

Prima dicono di voler vendere, poi negano, poi vendono , poi fanno marcia indietro, ora esultano per avere un progetto, ma il progetto non c'è e sicuramente nessuna Commissione ne ha parlato. Una volta la sinistra aveva come cardine la partecipazione, oggi abbiamo solo Marchionini e il PD , a cui evidentemente interessa solo essere sui giornali, i contenuti sono considerati probabilmente superflui.

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Alle solite, era il 2016 e le buste venivano aperte e il negozio del piano terra del Pretorio veniva assegnato (più o meno).
Da ricordare e sottolineare poi, che se Verbania ha ancora l'intera proprietà dell'ex Pretorio, è grazie a Parachini, non certo grazie a Marchionini , che certamente non perde occasione per fare "la ruota" su ogni media, ma che se fosse stato per lei già sappiamo che avremmo 210'000 € , che sarebbero probabilmente finiti nel pozzo senza fondo del CEM, e un pezzo di storia locale in meno...

In tutto ciò credete che una sola Commissione abbia mai affrontato il tema di Palazzo Pretorio e del suo futuro? Ovviamente no, ma a chi interessa?

Quindi, godiamoci "i demolitori" che si pavoneggiano e vantano per ciò che siamo riusciti a non fargli demolire , tanto sappiamo perfettamente che al momento opportuno tutti si saranno dimenticati tutto... a parte il sottoscritto che fastidiosamente ed orgogliosamente tornerà a fare da promemoria per tutti quelli che sotto elezioni verranno a cercare il "voto utile"

Una cosa bella :)

Lunedì 3 settembre 2018 ore 21.00 Centro Eventi “Il Maggiore” presentazione del libro MURO, IO TI MANGIO! emozioni e ritratti, storie e ricette per una meravigliosa dozzina di erbe di muro

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Amiamo le coraggiose pioniere, queste specie che vanno a colonizzare nicchie imprevedibili, proprio come
le fessure dei muri. Molte di loro provengono da ambienti rupicoli, altre lasciano dietro le spalle habitat più
confortevoli, ma si sanno adattare a condizioni di vita più che frugali. C’è chi le definisce “opportuniste”.
Noi preferiamo considerarle eroiche nel saper raccogliere e valorizzare ogni minima risorsa, utilizzando
stratagemmi talvolta stupefacenti. Contribuiscono alla formazione di ecosistemi di frontiera, fortemente
influenzati anche dall’azione dell’uomo. Sono spesso indicatori della qualità ambientale. Hanno nomi che,
già da soli, raccontano la storia della loro antica relazione con il genere umano. Abbiamo scelto di
approfondire la conoscenza di una “meravigliosa dozzina” di loro, partendo proprio da quelle specie che
possiamo facilmente trovare sui muri di questa nostra terra insubrica, stretta tra i grandi laghi e le vette
alpine.
Storie locali si intrecciano a dati scientifici e curiosità provenienti da lontano, nel tempo e nello spazio. Di
ognuna si può utilizzare qualcosa per nutrirsi! Abbiamo iniziato dall’erba vento, in onore del suo simbolico
nome scientifico. Il nostro sguardo, come quello del poeta, ha poi vagato sul muro e ha incontrato la
valeriana rossa, dispensatrice di serenità. Pace e protezione ci vengono anche dalla borracina maggiore e
dal guardacà, specie francamente parietali, per le quali è difficile individuare il confine tra magia e terapia.
L’erba delle api, carica lei pure di simbologia, non disdegna i muri, pur avendo il prato come ambiente
elettivo. Dalle pietre riceve spesso un calore particolare, che amplifica la diffusione nell’aria dei suoi
balsamici aromi. Ai piedi del muro, al confine con il sentiero, spesso si spingono anche viperina e ortica. Una
morde solo in modo metaforico, l’altra difende le sue virtù rilasciando umori irritanti a ogni minimo contatto.
Per fortuna l’acetosella, utilizzata sotto forma di impacco, è speciale per lenire i brucianti eritemi. La
pimpinella, buona e bella, aiuta invece a rimarginare le ferite e arricchisce di un gusto particolare le insalate
che possiamo preparare in abbondanza, raccogliendo le foglie più tenere del dente di leone. I coraggiosi
possono aggiungere anche qualche foglia del brusco ciombolino, la cui forma suggerisce silenziosamente
antiche sonorità. Sonori davvero sono, invece, gli s-ciupitt. Abbiamo concluso proprio con loro perché sono
un inno alla vitalità, così come lo è la Canzona rinascimentale che abbiamo loro dedicato.
Per raccontare la “meravigliosa dozzina” abbiamo scelto quei nomi che, tra i tanti possibili, ci sembravano i
più adatti per evocare e condividere le emozioni che queste speciali compagne di viaggio ci hanno regalato
durante il percorso di ricerca.
Il viaggio non finisce qui! Ci aspettano cappero e millefoglie, spaccapietre ed erba ruta, artemisie e trifogli,
fico e campanule, crespigno e scarola, alchemilla e false ortiche e molto altro ancora!
Carlo, Alessia & Maria Cristina
Ognuno di noi, in gioventù, ha amato una nonna che aveva un rapporto tutto suo con le erbe spontanee.
Siamo cresciuti conservando, nel profondo, memoria delle sensibilità verdi delle nostre ave. Ognuno di noi,
nel suo lavoro e nelle sue passioni, ha trovato lo spazio per far crescere il germoglio ricevuto in eredità.
Carlo è diventato medico di famiglia e ha studiato erboristeria. E’ appassionato di fotografia e, con i suoi
scatti, cerca di ritrarre l’essenza vitale e la salvifica bellezza delle piante di cui va a caccia.
Maria Cristina ha raccolto il testimone della curiosità, del desiderio di scoprire relazioni, della grande
opportunità di arricchimento offerta dalla conoscenza di usanze differenti. Ha miscelato studi classici,
scientifici e tecnologici per elaborare un suo originale metodo di ricerca e divulgazione.
Alessia è un’artista che non ha perso l’abitudine di emozionarsi di fronte ai segreti, piccoli e grandi, della
natura. La sua particolare attenzione per i dettagli dà vita a disegni e incisioni che raccontano la personalità
di fiori, frutti e foglie osservati da punti di vista tutt’altro che scontati.

PS

L'evento sarà preceduto, alle ore 19 dal Buffet
"MANGIARI" DI ACQUA, DI PIETRA E DI ERBE
(su prenotazione tel. 349 1272672)
in collaborazione con
Ristorante Sociale Villa Olimpia

Liberalizzazione del mercato dell'energia, le fregature sempre dietro l'angolo?

Per il momento non vi dico chi sia la compagnia, dipenderà dalla risposta che riceverò, ma secondo voi è ragionevole che uno fa un allacciamento di minimo 3 kwatt e scopre che il contatore ne eroga 1,5 e ti chiedono 100€ per adeguamento???

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nell'immagine le condizioni contratto che richiamano ai 3 kw

Begli slogan, bei testimonial, poi in concreto chiami e nessuno ti fa parlare con chi può darti una risposta chiara o risolverti il problema... ve la faccio breve.

Alle 11, dopo aver ricevuto risposte inaccettabili dal servizio clienti di una azienda di fornitura di energia importante, scrivo alla medesima:
Gentile xxxxxxxx, mia moglie ha sottoscritto con voi un contratto standard (3 kwatt) per la fornitura elettrica del nuovo appartamento, oggi l'impresa si è accorta che il contatore eroga solo 1,5 kwatt... ci sono stati chiesti dai vostri operatori 100 € per adeguare la fornitura e francamente credo che ciò sia inaccettabile.
Ora le condizioni sono 2:
1- in tempi brevissimi, massimo entro domani adeguate la fornitura al contratto, risolviamo il disguido e facciamo con voi anche la fornitura gas;
2- non mi risolvete il problema e disdico il contratto energia e procedo col farvi una pessima pubblicità. il mio numero di telefono è xxxxxxx il contratto di riferimanto è xxxxxxxxxx codice cliente xxxxxxxxx. cordialmente,
Renato Brignone

Mi rispondono subito:

Buongiorno Renato, grazie per averci scritto. Provvediamo a fare i dovuti controlli e a fornirti un riscontro nel minor tempo possibile...

Le ore passano e io attendo, a presto vi faccio sapere come è finita (sperando finisca presto)


qualcuno chiede, loro rispondono in modo insoddisfacente, il bar chiude

posso già dirvi come credo finirà: il gestore se ne andrà, nessuna opera verrà realizzata , l'amministrazione avrà dimostrato ancora una volta la sua incapacità , e noi guarderemo attoniti il risultato di tanti, troppi soldi spesi male che si volatilizzano

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2 interpellanze dettagliate non sono state sufficienti per rendere palese una situazione evidente come un CEM in riva al lago, hanno finto che tutto fosse ok, o quasi.

Peccato che ieri con 36° , il bar era chiuso, come ci racconta la Prealpina (foto di copertina). Forse che il gestore ha capito l'aria che tira e sta preparando le valige?