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Ricostruire il ponte "di sasso", il ponte "San Giovanni"?

Era da tanto che non partecipavo a un dibattito, e non vi ho partecipato nemmeno ieri, perché non si trattava di un dibattito, ma avrebbe potuto esserlo, e comunque qualche domanda e contributo dal pubblico è arrivato... Sta di fatto che di 3 domande chiave, solo una ha avuto una risposta.

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La serata di ieri a Casa Ceretti è stata molto interessante , almeno per quanto concerne la parte storica. Ho appreso cose che non sapevo, tra le altre che i primi elementi utili a dare una data al ponte San Giovanni, crollato trent'anni fa, lo fanno risalire nella sua struttura originaria al 1500.
Non mi dilungherò, questo blog è noto per la sintesi dei suoi post. Un gruppo di persone ha l'intento di fare pressione per ricostruire il ponte crollato, purtroppo non vi è stato il tempo per valutare complessivamente pro e contro ed eventuali alternative , anche in una logica urbanistica più complessiva, ma semplicemente si è raccontata la storia di quel ponte e della sua ricostruzione con la passerella di legno che da 30 anni lo sostituisce.
Un peccato che si sia persa la prima occasione di interpellare la politica sulla questione, visto che in sala erano presenti due assessori in carica (Brezza e Scalfi) e il dimissionario Margaroli (che resta esponente del PD, partito del sindaco-qualcuno lo intende proprio in termini proprietari- e di maggioranza relativa), viene il dubbio maligno che mancando il Sindaco la politica fosse assente, e quindi perché interpellarla?
Sta di fatto che il tecnico Isoli ha posto le 3 domande alla base di un percorso come quello che vuole intraprendere questa associazione:
1-si può fare tecnicamente?
2-c'è la volontà politica di farlo?
3-ci sono i soldi per attuare l'eventuale volontà politica?

Ieri, per farla breve, abbiamo scoperto che tecnicamente non ci sarebbero problemi (personalmente non avevo dubbi). La serata è finita!
Già, perché come accennavo prima, la parte politica, di fatto la parte decisionale, non ha proferito parola, peccato.
Per la questione economica, dopo anni di "politica del voglio posso comando" , dove ogni progetto "ad cazzum" e costosissimo (come il parcheggio semi interrato da oltre 7 milioni in piazza mercato) , sappiamo tutti che se volessero i fondi li troverebbero.

Quindi la morale? ascoltare i tecnici e quel pezzo di storia di Verbania che ha gravitato intorno a quel magnifico ponte è stato molto interessante, per il resto non ho aspettative, ma sogno sempre di essere stupito in positivo.
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Caro Scalfi, potrebbe anche andare peggio... e infatti...

Quando ho letto la mail che ora leggerete anche voi, mi è subito venuto in mente il film Frankestin Jr, quando in un momento "terribile" il protagonista dice "potrebbe anche andare peggio" ... e infatti inizia a piovere! Ecco, sotto attacco dal Sindaco ci mancava il socio della Canottieri che fa domande scomode, e io non posso che riportarle, ovviamente questo spazio resta aperto alle eventuali repliche.

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Di seguito un testo che mi è giunto da un socio della Canottieri Intra e che pone una serie di interrogativi, che non mi riguarderebbero se non fosse che il protagonista di queste domande è Scalfi, ovvero l'ex segretario cittadino del PD e attuale Assessore ai lavori pubblici che gli organi di stampa ci dicono essere in rapporti non buoni con il Sindaco. Ci tengo a precisare in questa breve introduzione che questo blog è uno spazio di critica politica di analisi e confronto (quando possibile, visto che è letto da molti ma commentato da pochi). Lo dico perchè qualche lettore potrebbe maliziosamente pensare che non avendo simpatie per le politiche "marchioniniane" si potrebbe credere che io possa automaticamente parteggiare per chiunque tenga una posizione avversa a una qualunque posizione "marchioniniana". Niente di più sbagliato, sono una persona pragmatica che amerebbe una politica di merito e di contenuti, non ho timori reverenziali ne simpatie pregiudiziali in politica (a parte i leghisti sui quali ho ben argomentati pregiudizi, per essere preciso fino in fondo), e credo che il pubblicare questo testo lo dimostri. Ciò detto, resta ovviamente inteso che ogni replica di chiunque si ritenga in diritto/dovere di farla, sarà pubblicata in questo spazio.

quindi dicevo, ricevo e pubblico la seguente lettera:

Scalfi, perché quei soldi ?
Dall’assemblea societaria della Canottieri Intra abbiamo appreso tramite il nuovo consiglio che il
precedente consiglio direttivo ha pagato con formule “strane” il Socio-Cantierista Scalfi Nicolò facendo
comparire diversi pagamenti sotto la voce “indennità canoa”.
Uno potrebbe chiedersi cosa voglia dire ed effettivamente è una domanda lecita.
Il socio Parma ha spiegato benissimo che le indennità canoa servono per retribuire gli allenatori del Gruppo
Sportivo per i loro servizi, ma il problema è che Scalfi aveva un orario di lavoro che si sovrapponeva agli
orari di allenamento, che a detta sua non percepiva soldi per svolgere la funzione di allenatore e che
comunque la stranezza è che durante il periodo di Lock Down ( marzo aprile e maggio 2020 ) lui ha
percepito comunque questi soldi. Se si trattasse di una attività privata nessuno direbbe nulla, ma quando i
soldi sono di tutti i soci non penso sia moralmente corretto rimanere in silenzio.
La giustificazione dell’ex presidente Ferruccio Bianco ( e dei revisori dei conti ) che ci è stata data diceva “gli
abbiamo chiesto di tagliare le piante e tenere il decoro, se avessimo chiamato una ditta esterna ci sarebbe
costato di più”.
Bene, ma perché allora far rientrare come indennità canoa ? Forse perché in questo modo il pagamento è
esente da tasse ?
I soldi percepiti dal Scalfi non si limitano a quei mesi, ma anche durante il suo regolare contratto lavorativo.
Così facendo oltre al pagamento per il lavoro percepiva anche un rimborso di 400€/mese.
La seconda stranezza è che, come emerso, la società non ha mai chiesto il rimborso al comune per le
assenze di Scalfi quando doveva necessariamente recarsi in società per i suoi appuntamenti da assessore.
Una società senza soldi, che ha rischiato di fallire, non chiedeva nemmeno i rimborsi che di legge gli
spettavano.
Altra assurdità societaria è che il contratto di Scalfi prevedeva determinati giorni di lavoro, che non
venivano rispettati, lavorando nel week end e segnando orari di straordinari retribuiti.
Quindi:
- ha lavorato durante il lockdown facendosi pagare come indennità canoa
- ha ricevuto altre indennità canoa durante il periodo nel quale era regolarmente assunto
- aveva determinati orari da contratto, ma ne faceva altri segnando anche straordinari e festivi
E’ mai possibile che un assessore comunale rimanga impunito per tutto ciò ?
Tutto quanto scritto è documentabile e visionabile per i soci presso la segreteria della Canottieri Intra



Margaroli Marchionini, l'inevitabile epilogo di una politica vecchia

Sarebbe sufficiente rileggere la lettera di dimissioni del primo assessore di Marchionini per comprendere il quadro, lettera che il PD ha dimenticato troppo presto (se mai l'avesse letta), all'epoca Brezza era segretario del PD , oggi è assessore , domani forse candidato sindaco... questo a significare che a stare zitti e allineati ci si guadagna personalmente, ma dl solito, perde la collettività

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Qui l'articolo che scrissi ormai 7 anni fa , nel 2014 sulle dimissioni del primo Assessore, Tradigo.
Non è cambiato molto, il PD prende tempo e non posizione, Reschigna nella sua intervista su "La Stampa" già dice che non detterà la linea a Marchionini, perchè una cosa (almeno una) l'ha capita anche Reschigna: Marchionini non è interessata ne a lui ne al PD, con lei gli aut aut non funzionano. Ce lo diceva in modo molto chiaro Tradigo nelle sue dimissioni (nelle immagini di seguito riporto la sua lettera)Immagine 2Immagine 3, spiegava chiaramente quali fossero i problemi che ad oggi nessuno ha affrontato e che restano tutti lì, come macigni, per chi vorrebbe una politica di vero confronto e partecipata da persone di qualità (che visto il livello in politica scelgono di fare altro). Nello specifico non credo Margaroli sia una gran perdita come assessore, è da sempre persona poco capace di confrontarsi con chi ha posizioni diverse dalle sue, ma certamente è persona i cui contenuti potrebbero essere preziosi e arricchenti in un eventuale confronto (qualora fosse in grado di averne uno)...
Decisamente ipocrita e pilatesca poi la posizione attendista di Reschigna , che pur sapendo degli attriti dice che sperava in una conciliazione... ma davvero? il ruolo del segretario cittadino del PD che ha 6 assessori su 8 è "SPERARE"?
Altre 2 figure restano in questa misera vicenda politica, una è quella della consigliera Agosti che si è prestata al Sindaco per lo sgambetto a Margaroli, e questa non è stata certamente una azione degna di lei e della sua storia politica, ma c'era già stato un precedente scivolone quando insultò Albertella a microfono aperto. L'altra figura è quella dell'assessore Scalfi, noto per la sua enorme resistenza agli schiaffoni metaforici (lo lodai per questo dopo le ultime elezioni), e che anche questa volta non fa una piega, il collante alla cadrega e agli emolumenti che ne derivano è veramente tenace.
Insomma , il solito squallore, il livello dei protagonisti politici (e dei loro EGO) è del livello massimo in una opportuna scala locale, ma miseria e meschinità restano quelli di sempre.
radical chic

radical chic

E' un'espressione che mi piace molto, contiene contraddizione, umorismo, e quel gusto un po' retrò che attribuisco alle cose (espressione chic) di altri tempi... peccato che venga usato in termini dispregiativi più che ironici da persone che mediamente faticano a fare la "o" col bicchiere, ma si vogliono dare un tono.

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In tempi dove i temi ambientali dovrebbero essere centrali, siamo circondati da politici che conoscono l'ambiente giusto come un predatore conosce il suo terreno di caccia (caccia al voto), e che per questa ragione non riescono a contestualizzare e ad avere prospettiva.
Al nazionale come nel locale, troviamo ministri dell'ambiente che danno dei "radical chic" agli ambientalisti (magari perchè non sono "illuminati" quanto lui sul nucleare -SIC!)... nel locale ricordo ancora quando Marchionini dava del radical chic a Carlo Bava , salvo poi nel tempo dimostrare quanto lei amasse il cemento e sia disinteressata ad ogni tema ambientale (e da Fondotoce alla variante 37 , gli atti amministrativi lo dimostrano.
L'ambiente è sempre più in affanno e la politica annaspa tra persone serie che fuggono da una politica che coi sui schizzi di fango potrebbe sporcarli , e tra maiali che travestiti da pastori lottano nel fango per un posto di "prestigio".
In pochi si accorgono dei tanti, troppi pericoli incombenti e attendono il fato senza nemmeno tentare di ragionare su come guidare verso una vera transizione "eco".
Il presente post vuole essere un rimando e un omaggio agli ambientalisti tutti, quelli che alcuni possono anche definire "radical chic", e che altri possono chiamare come preferiscono, ma che sono e saranno fondamentali per contenere i danni di una politica frequentata da incapaci e approfittatori egoisti di ogni risma e misura.
Grazie a tutti coloro che si impegnano per gli altri, il cui unico interesse resta il bene comune e grazie per come avete risposto a un ministro evidentemente in crisi di identità.

E il CEM? Mettiamo "a fuoco" la situazione: la politica preferisce piangere dopo.... (?)

A Milano in 15 minuti brucia un palazzo di 15 piani "vecchio" di 10 anni, e noi a Verbania dovremmo stare tranquilli con un CEM non a norma e rivestito in legno (trattato tardivamente e in opera)? Se scrivo qualcosa di non corretto, attendo con ansia le puntualizzazioni del caso, basta che nel disastro eventuale non ci sia nessuno che dica: "non sapevo, non immaginavo".

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Agghiaccianti le immagini del palazzo bruciato a Milano 2 giorni fa. Se poi si pensa che era un palazzo nuovo, si resta basiti! Come non ricordare allora le nostre criticità, strutturali e ambientali, sempre in merito alla sicurezza e al fuoco?
Forse il tifo politico , che in questo caso per molti aspetti fa convergere destra e sinistra (verso dichiarazioni quantomeno timide se non il più confortevole e "sicuro" silenzio), visto che il CEM è una porcata della quale nessuna parte politica si può ritenere innocente, dovrebbe fare un passo indietro.
Nessuno davvero prende posizione rispetto una struttura che grida "vergogna": una struttura costata oltre 20 milioni di € di soldi pubblici e che non è a norma! Una struttura che nessun ente pubblico avrebbe accettato da un privato.
Per non parlare dell'incuria del nostro territorio montano, bene preziosissimo e di fatto disprezzato nei fatti da gente che dovrebbe avere a cura la cosa pubblica ma ha più interesse per la propria carriera politica (forse non avendo la prospettiva di altri sbocchi occupazionali, o forse per un tardivo desiderio di notorietà) , sta di fatto che ne parlavo recentemente qui, ispirato da altri fatti di cronaca di drammatica attualità.

Ma chi dovrebbe sovraintendere a che le cose pubbliche siano sicure e ben fatte? il sindaco ? gli assessori tra i quali abbiamo quella che già definii falsa e bugiarda? quello che passa dalla minoranza alla maggioranza con disinvoltura? quello che cambia opinione a seconda del pubblico a cui si rivolge? quello che ripete sempre la stessa cosa pur di stare sui giornali? quello che regge il sacco al sindaco da sempre e ha come grande "merito" la sua fedeltà? quello che non risponde mai? per l'unico assessore non citato riporto giusto un mio vecchio post sulla questione Acetati.

Ecco, poi alla fine divanta tutto una "fatalità", tutto : "imprevedibile" ...
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