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PP ovvero : Ponti e Politica

PP ovvero : Ponti e Politica

...e non parlerò dei punti come figure retoriche del dialogo, ma dei ponti fisici, quelli di Verbania, quello alla ribalta della cronaca odierna e quello di cui ho già parlato , per fare una semplice considerazione: Ma che credibilità ha una minoranza che era maggioranza quando certe cose erano da fare e non le ha fatte? E la ex minoranza, oggi maggioranza che non ha controllato?

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(FOTO PONTE PRESE DA VERBANIAMILLEVENTI)
Inquieta questa notizia del ponte di via San Giovanni Bosco che non è a norma. Inquieta ma ormai non stupisce più, ci stiamo assuefacendo alla brutta retorica, agli interessi di parte, alla disonestà intellettuale di buona parte della classe politica, e questo non è nemmeno un discorso di destra e sinistra, di civiche vere o farlocche, è proprio un discorso etico che ormai pure io sono stanco di ripetere.
Resta il fatto che come dicevo nel sottotitolo, una sinistra che è stata al governo della città per 10 anni e che ha a capo un ex assessore che non ha mai preso veramente le distanze dal suo ex Sindaco (...che invece le distanze le ha prese eccome, facendogli perdere le elezioni), come può essere credibile in certe battaglie (come questa del ponte)?
Ciò detto, è evidente, e l'ho ripetuto più e più volte, che l'attuale maggioranza, che si è ritrovata un bel po' di "gatte da pelare", parimenti è ben poco credibile se la giudichiamo dal basso livello di controllo che ha fatto quando doveva...
Allora facciamo così, vi ricordo questo post di qualche hanno fa che si sono "cagati" in pochi, su un altro ponte la cui manutenzione è allarmante, chi va a vedere le carte? La maggioranza che dovrebbe metterci l'ennesima pezza? Il PD che era maggioranza e avrebbe dovuto fare la manutenzione o la civica di minoranza che è rappresentata in consiglio da un iscritto al PD? ... Dubito che il controllo lo faranno Marchionini e Rabaini, ma non si sa mai nella vita...
Ecco il vecchio post sul terzo ponte, aprile 2022
Buona fortuna a tutti.

Una idea di speculazione positiva a Verbania? la butto lì...

Metti che una multinazionale senza alcuna etica sociale (e mica solo le multinazionali) e interessata solo ai soldi (che per troppi sono l'unica cosa che conta), volesse chiudere una fabbrica che funziona in centro a Verbania (solo per aumentare di un x% i profitti), cosa potrebbe fare la politica?

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Siamo abituati a una politica incapace e drammaticamente burocratizzata (avrei 1000 esempi concreti e in questo preciso momento ho addosso una incazzatura notevole con la lobby degli operatori turistici e con l'ignavia dei nostri politici), ma certe volte la stessa burocrazia potrebbe venirci in aiuto se avessimo a che fare con una classe dirigente di un certo livello e francamente la responsabilità del livello di chi ci amministra è collettiva e anche di chi legge queste righe (consentitemi almeno stavolta di chiamarmi fuori ).

Facciamo finta...
facciamo finta che in centro, a 2 passi dal lago ci sia una ditta che funziona, lavora e produce. Facciamo finta che il proprietario di quella ditta, per ragioni bieche, non per necessità decida di dismetterla. Come trovare qualcuno che possa subentrare, come allettarlo?

Facciamo finta che esista sul mercato un concorrente della ditta che sta per essere dismessa, questo concorrente non può ovviamente essere finanziato da una amministrazione comunale per subentrare, ma... ma... ma...
Ma è la politica che pone condizioni. Se gli si facesse una proposta di questo tipo: Tu ditta X subentri alla ditta Y, costruisci fuori dal centro urbano uno stabilimento che abbia minimo le stesse capacità produttive di quello in dismissione e mi vai a rioccupare minimo la stessa forza lavoro , riusi i macchinari esistenti li trasferisci o innovi, scegli tu... in cambio io ti lascio fare una "speculazione edilizia" in centro (con parametri ragionevolmente concordati e magari la possibilità di realizzare del residenziale anche ad edilizia popolare/convenzionata, al fine di andare incontro al bisogno sociale di case per residenti) e quella "speculazione" diventa il primo esempio di "speculazione positiva". La ditta subentrante costruisce uno stabilimento nuovo di pacca in una zona periferica, il centro trasforma una zona industriale in potenziale futuro degrado in una zona residenziale, nessuno perde il lavoro...
Sarebbe bello che la politica fosse fatta da politici e che i politici (a tutti i livelli) avessero coscienza del loro ruolo.

Licenziamenti e montagna, dov'è la politica

La grave situazione palesata con la chiusura della Barry Callebaut, impone una riflessione che vada oltre il normale disappunto/dispiacere, impone un ragionamento complessivo sui punti di forza e debolezza del nostro territorio. Purtroppo la politica rimane la nostra grande debolezza, e la nostra rappresentanza in Regione, palesa ciò che dico.

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Che amarezza vedere che ancora una volta il profitto prevale sulla responsabilità sociale di aziende e persone. Che amarezza vedere che ancora una volta imbecilli frutto della sottocultura social, già sanno tutto e sono in grado di dare le colpe a politica (sicuramente mai ai livelli che io auspico) e ai sindacati (sicuramente non perfetti). Ma tutti i "fenomeni da tastiera" tutti gli esperti "dell'ultimo minuto" dubito che in situazioni di responsabilità reali saprebbero dare risposte oltre le frasi che puoi trovare nei "Baci Perugina", perchè la responsabilità richiede cultura, umiltà, empatia... doti rare.
In questo articolo, qualche "arma", qualche suggerimento concreto viene dato alla politica per ricordarle che ha potere, anche se chi dovrebbe esercitarlo, oggi è madiamente uno "yes man" schiavo più di un partito che un libero pensatore a servizio di chi lo ha votato.
Dico questo perchè il VCO è provincia montana, con tutto ciò che ne consegue, e come ripeto da anni ha nella montagna delle enormi potenzialità, non solo la qualità della vita, non solo la bellezza, non solo la frescura estiva, non solo la filiera del legno ecc. ecc. Ma delle potenzialità che derivano da un turismo diverso, slow, ecosostenibile.
Abbiamo addirittura una (ormai) vecchia legge moooolto buona, ma che da quasi 10 anni attende i decreti attuativi. e così, mentre si perdono posti di lavoro nelle ultime fabbriche, non si creano le possibilità per realizzarne di nuovi per l'ignavia, l'incompetenza, il menefreghismo di una politica più che mai assente.
Con il Presidente della Provincia Lana, si era cercato di stimolare la Regione a "darsi una mossa" (abbiate il tempo di leggere questo post), in più di un anno (oltre agli anni già trascorsi dalla pubblicazione della legge regionale) nulla è cambiato.
Questo perchè evidentemente qualcuno ha già il fondoschiena troppo al caldo per fare qualcosa che richiede impegno... E' tutto molto triste, è tutto molto fastidioso, ma pure io sto perdendo le speranze che un cambiamento sia possibile ...

Albertella ha mentito? non stupirebbe, è un politico di lungo corso.

Io la mia apertura di credito a questa amministrazione l'ho fatta, da sempre sono un ottimista, un pragmatico, ma sul punto di cui voglio parlare oggi cade tutta la retorica civica di Albertella e dei suoi, ma esisterebbe una via d'uscita per tornare ad essere pragmatici...

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Hanno detto che erano civici, hanno detto che il dialogo e il confronto stava alla base del loro agire, stanno facendo come Marchionini, anzi , da un punto di vista ideologico molto peggio, perchè Marchionini non è mai stata di sinistra, ha sempre seguito con coerenza (questo va ammesso) una idea tutta sua del governo della citta, fregandosene abbondantemente di ideologia e condivisione (ragione per cui il PD, con grave ritardo, l'ha allontanata in modo discutibile).
Questa nuova maggioranza, che si rivendica civica, non ideologica, aperta, disponibile cosa fa? Chiude su basi unicamente ideologiche un percorso di anni che avrebbe portato al cambio di nome di una scuola, da quello di un generale "macellaio" a quello di un medico universalmente riconosciuto per la sua opera umanitaria. Perchè? quale logica può avere portato una nuova giunta a stoppare un percorso NON politico, che non li riguardava se non formalmente? Ovvio, il contentino alla destra che c'è e siede in giunta, a strizzare l'occhio ai nuovi poteri che prendono posizione a vanno all'incasso delle promesse forse non codificate, ma che rendono la politica un luogo marcio, un luogo dove il potere surclassa il ragionamento e l'arroganza e la vendetta, spesso fatta di feticci, inutili, che logorano gli animi e tengono le persone sempre più lontano dalle urne.
No signori, se la scuola non si chiamerà "Gino Strada", la qualità dell'insegnamento non ne risentirà, ma la qualità della vostra politica sì. Ci state dicendo che il potere può tutto, che un aereoporto in una notte può chiamarsi "Silvio Berlusconi" perchè il potere ve lo consente... Ma poi, quando vi guardate allo specchio, soffermatevi a riflettere un secondo di cosa le persone pensino di gente come voi, sorda, arrogante, presuntuosa. Perchè chi non rispetta gli altri questo è.
Un modo per uscirne? ci sarebbe, c'è sempre. Diciamo che avete voluto politicizzare un tema che non vi riguardava direttamente, ma diciamo che lo avete voluto fare per motivi "nobili": riflettere su un lungo percorso che ha portato su tutti i tavoli istituzionali il tema del cambio di intitolazione di una scuola. In tutto questo percorso magari ci volete dire che non sono stati ascoltati i ragazzi? bravi, probabilmente avete ragione. Quindi avete stoppato questa decisione perchè volete che sia loro l'ultima parola? Bravi, complimenti, una decisione in linea con le vostre promesse elettorali di partecipazione e civismo.

Diversamente è una mera meschinità, che vi farà apparire esattamente come i vostri predecessori, e che riporterà indietro Verbania alla banalità del confronto pregiudiziale dando nuovamente ossigeno a chi avete scalzato dal potere.

Vedete, io non sono mai stato ascoltato, ma su tanti temi ho sempre espresso con libertà il mio pensiero, e so che quando eravate all'opposizione apprezzavate le mie argomentazioni, ora avete una piccola occasione di dimostrarvi davvero diversi da chi vi ha preceduto, la volete perdere? State mettendo una lapide sul tema "collaborazione" , perchè il vostro messaggo sarà: siamo ideologici e collaboriamo solo con chi è dei nostri.

Mi auguro sappiate fare l'unica cosa che in questi 10 anni non è mai stata fatta; un passo indietro.

Riconoscere solo gli errori altrui non è maturità politica

Diciamolo chiaramente, lo ha detto anche Marchionini: i poteri forti esistono anche a Verbania, i baroni locali ci sono e non hanno mai aiutato a fare emergere una nuova classe dirigente, per questa ragione difenderò chi ha provato a cambiare il PD e che oggi vorrebbero colpevolizzare per una sconfitta che non può che far bene alla politica, malgrado tutto.

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Vi riporto una interessante analisi, fatta dal gruppo con cui più volte "Una Verbania a Sinistra" ha tentato di dialogare, ma che ha sempre ritenuto di non dover dialogare con noi, e che oggi giudica e sentenzia...Un po' troppo autoassolvente, un po' troppo semplice. Una analisi che prescinde da come sia in realtà Marchionini: incapace di passi indietro o di dialogo vero, è così da sempre (rileggere le dimissioni dell' assessore Tradigo a 3 mesi dal voto nel primo mandato) . Nell'analisi che vi propongo, si fa credere che la colpa del disastro del centrosinistra abbia origine negli ultimi 3 anni, si fa credere che per gli altri 7 tutto andasse bene, si fa credere che tutti i fuoriusciti dal PD , ex assessori inclusi (cacciati o meno) , non centrino nulla con l'essere classe dirigente (senza contare che non ricordo un sindaco di Verbania che abbia fatto crescere una classe dirigente nuova). Ci si illude che Fornara fosse la soluzione e Riccardo Brezza il problema. La verità è che il problema resta ego ed egoismi di personaggi in cerca d'autore...
Alla fine le domande più importanti restano inevase: perchè Marchionini non ha lavorato per tempo alla sua successione? Perchè se Fornara era così salvifica la sua candidatura non è stata costruita per tempo? Perchè tutti quelli che sanno sempre tutto sono anche quelli che non dialogano mai, pongono veti, e non perdono poi occasione di pontificare? Poi, si, il disastro è sotto gli occhi di tutti, ma lo si è costruito minimo in 10 anni

ESTRATTO INTERVISTA A "LA STAMPA" DI MARCHIONINI:
I cosiddetti poteri forti incidono tanto a Verbania?
«Abbastanza, e io non me ne ero accorta subito. Non incidono sul consenso, ma indirizzano certe azioni. Bisogna saperli gestire».

Nel mio piccolo, la mia analisi del contesto resta sempre con uno sguardo positivo, peccato che ancora una volta, gli "yes man" di Marchionini, non abbiano colto l'occasione di fare spazio a nuovi volti in consiglio e ancora siedano li, sarà difficile per loro essere critici con tutti quelle cose sbagliate che hanno votato...
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