Sono di questi giorni le notizie sempre più allarmanti che si rincorrono sul fronte rifiuti. L'inceneritore di Mergozzo che si avvia alla chiusura senza che alcuna alternativa sia già stata definita in concreto; La situazione economica del Con.Ser.VCO, che si scopre improvvisamente (?) fallimentare, perché "sconta" una fusione sbagliata, nei metodi, con la società di gestione ossolana e i crediti vantati nei confronti di COUB e di alcuni Comuni. Crediti che questi debitori non sembrano voler saldare. Risultato: A pagarne le colpe saranno chiamati come al solito i cittadini, che vedranno le tariffe aumentare in modo esponenziale, e i lavoratori della società, che vedranno dequalificate le loro competenze e a rischio i loro stipendi. Ma di chi è la colpa di questo disastro annunciato? La colpa è della politica. Gli amministratori, di destra e di sinistra che si sono alternati alla guida delle provincia nell'ultimo ventennio e i sindaci di molti comuni, non sono mai riusciti a dare un assetto stabile e duraturo alla gestione dei rifiuti della provincia. Si è sempre perso tempo ad elaborare soluzioni complicate, spesso poco realistiche, per poi arrivare a rincorrere le emergenze con provvedimenti tampone, quasi sempre costosi, mai risolutivi. Eppure di tempo se ne è avuto molto. Di soluzioni, anche. Raccolta differenziata spinta, riciclaggio, politiche per la riduzione degli imballaggi. Sono queste le strategie che si dovevano seguire, con un inceneritore provinciale che, fino a quando si realizzavano sul territorio queste politiche, avrebbe permesso di bruciare 'indifferenziato. Indifferenziato che sarebbe andato ad esaurimento, di pari passo con la vita dell'impianto di Mergozzo. Nuove opportunità di lavoro, si sarebbero potute creare parallelamente con la nascita sul territorio di impianti di riciclaggio o di trattamento del poco residuo non recuperabile. Oggi Mergozzo chiude, le società di gestione minacciano di non pagare gli stipendi ai dipendenti e si dice, tra annunci e smentite, che i rifiuti di Verbania andranno a Vercelli. Naturalmente pagando!Con questo modo di amministrare, si va solo verso il fallimento. Oggi delle società, domani (ma neanche troppo in là) del paese."
leggo su LA STAMPA che l'assessore al turismo (e senatore) Montani, dopo aver proposto delle costosissime serate di liscio in piazza (45000 euro per otto serate) oggi fa economia! no non siate sciocchi a pensare che ci sia stato un bilancio costi/benefici per giungere alla decisione, sono cose d'altri tempi le "analisi ponderate", semplicemente troppi soldi per una sola giornata pare che a Hollywood già pensino di copiarlo: troppi soldi per la notte degli oscar (solo una notte)!
Sono stupefatto dalla lettura di questo pezzo su LA STAMPA, in cui il Sindaco Zacchera propone una sorta di "primarie cittadine tra tutti" per trovare un nuovo Sindaco tecnico, una sorta di commissario! Mi si perdoni l'impudenza, ma con che coraggio?! Zacchera da 3 anni spinge perchè a Verbania si realizzi la più grossa ed inutile spesa pubblica mai fatta sul territorio senza nemmeno consultare i cittadini, il Centro eventi. Ha scentemente scelto di affossare un progetto che per quanto discutibile sistemava un pezzo significativo di città che oggi è nel degrado più completo (piazza mercato) ad un costo estremamente inferiore del suo faraonico progetto (oggi il cantiere sarebbe quasi ultimato). Forse non ha ben presente cosa stanno combinando a livello nazionale? I "salvifici" tecnici, tutto fanno tranne che stabilire equità in questo malmesso paese. Analogamente a loro, Zacchera Sindaco ha dimostrato di non saper ascoltare le istanze che provengono dal "basso" (vedi la gestione delle politiche giovanili a Verbania e la farsa del bando al Kantiere). Insomma ora che la sua amministrazione ha palesato inefficacia e inefficienza (10 assessori che non hanno denari da gestire???!!!) si invocano i commissari eletti dal popolo? Caro Zacchera quel tipo di primarie si chiamano comunemente ELEZIONI , e di solito si fanno per confrontare (almeno) due visioni differenti di gestione del territorio (e in molti non vediamo l'ora che arrivino). A Verbania non servono tecnici, ma politici. Politici a tempo pieno e capaci di lungimiranza e di ascolto. Lei e qualche suo Assessore siete stati (l'assessore a cui mi riferisco lo è ancora) lungamente a "mezzo servizio" e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Incapaci di un confronto vero, manipolatori dei numeri fino a giustifigare l'ingiustificabile (centro eventi, fine del servizio gratuito di trasporto pubblico soppressione di molti eventi e riduzione all'osso di altri). La vostra incapacità progettuale ci porta perfino alla chiusura di un forno inceneritore senza alcuna alternativa reale e credibile. Potrei continuare a lungo, ma questo blog nasce per dare degli spunti e nulla più, nella speranza che idee diverse si confrontino
Scrivere bilanci per un'Amministrazione, si sa, di questi tempi è impresa ardua. Meno risorse, ma maggiori necessità da soddisfare. Dal rispondere ad esigenze sempre più crescenti di assistenza sociale, al progettare e attuare azioni di sviluppo che consentano di rilanciare la città. Un contrasto apparentemente irrisolvibile al quale il Comune di Verbania ha pensato bene di rispondere, aumentando le tasse(addizionale Irpef praticamente raddoppiata e IMU ai massimi livelli). Scelte dolorose ma inevitabili, si è detto. Ma ammesso e non concesso, che non ci fossero i margini (o la volontà politica?) di distribuire in modo più equo i nuovi balzelli, perché se dobbiamo fare i sacrifici, questi non debbano coinvolgere anche la giunta? Se è vero, come è vero che questo bilancio è di pura sopravvivenza, che non esistono fondi per realizzare progetti nuovi in quasi nessuno dei settori dell'amministrazione comunale, a cosa servono dieci assessori? Non si potrebbe ridurne il numero con notevole risparmio per l'amministrazione. Anche perché quali aspirazioni di rappresentanza, può realizzare un qualsiasi partito che sostiene la maggioranza, senza fondi per realizzare progetti, se non quello del solo compenso al proprio assessore? Una squadra di dieci assessori, in un periodo di scarsità di risorse come questo, appare inutile, un vero e proprio spreco. E allora, se si chiedono sacrifici ai cittadini (e chi sta pagando l'IMU in questi giorni, si rende conto di quanto elevati siano), non sarebbe giusto che anche la giunta eviti almeno gli "sprechi"?
Su La Stampa di oggi, viene riportata la notizia dell'ennesimo atto di vandalismo avvenuto in città. Più precisamente ad Intra ai danni di un negozio nel centro storico. In realtà potremmo parlare di una "non notizia", vista l'eco mediatica sempre minore che la frequenza elevata, sta attribuendo a questo genere di eventi. E' da qualche tempo che la città registra un numero sempre più elevato di episodi di vandalismo. La devastazione dei bagni pubblici di Intra, le risse in pieno centro, i danni a negozi e arredi urbani, potranno sembrare piccoli episodi isolati, ma sono un indicatore che non va trascurato. Si tratta di un degrado sociale, di un degrado delle relazioni interpersonali, logica conseguenza di quel degrado che anche esteticamente sta vivendo la città. Si vive una sensazione di abbandono, di declino che si manifesta anche attraverso lo stato in cui versano diversi angoli di Verbania. Una volta prerogativa delle zone più periferiche e nascoste, oggi quel degrado affiora anche nelle zone più centrali e di pregio. La rotonda in centro a Intra, le cui piccole siepi, poste a forma di lettere, che favoleggiavano una capitale mai nata, ora appaiono incolte e le scritte incomprensibili. I lungo lago dall'illuminazione alternante ed evitati ormai anche dai locali. La piazza mercato che, abbandonato il progetto del Teatro, spostato altrove, è stata trasformata in anonimo parcheggio, con la storica Casa del Lavoro ridotta ad un rudere. La chiusura e il ridimensionamento di luoghi di aggregazione giovanile quali il Kantiere e l'informatutti. Per non parlare dell'incuria e della sporcizia in cui versano spesso strade laterali e aiuole. A niente servono gli appelli del Sindaco al senso di responsabilità dei cittadini, le telecamere piazzate ovunque o le ordinanze emesse, ma senza preoccuparsi di farle rispettare. Manca il rapporto diretto tra giunta e cittadini. Manca prima di tutto la cura e l'attenzione, da parte di chi amministra la città. L'ascoltare le loro esigenze, prima di decidere. La guida, a cui i cittadini vorrebbero guardare con fiducia e speranza. Se queste speranze vengono disattese, l'abbandono e il degrado si trasferisce alle persone, ai comportamenti e ai rapporti sociali. La Politica deve rappresentare soprattutto questo: Amore per la propria città, Passione nel rispondere ai bisogni dei propri cittadini, Responsabilità nel progettare il futuro. Tutto questo negli ultimi 3 anni è mancato. I risultati? sono sotto i nostri occhi.