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2 sole domande al PD - 11 Gennaio 2018 - 16:06

inquinamento
Possibile che ci siano voluti 30 anni per scoprire che l'area ex gasometro veniva inquinata ? Non esiste una vigilanza, specie per quelle attività a rischio inquinamento? Certo che un parcheggio in quella zona sarebbe vitale per il CEM, quindi finiamola con lo scaricabarile e datevi da fare (provincia ed Arpa, congiuntamente e non ognuno per proprio conto) a risolvere il problema e soprattutto i mezzi finanziari.. Giuseppe Federici

I santi firmano? - 2 Luglio 2017 - 15:17

CEM
E' paradossale! Si costruisce un'opera del genere, si spendono oltre 20 milioni di € e si inaugura l'apertura del teatro senza che questi sia munito dei prescritti certificati antincendio. Ripeto è paradossale,vorrei vedere se un semplice cittadino dovendo iniziare una attività aperta al pubblico, avrebbe avuto lo stesso trattamento che l'Ente pubblico ha riservato per se. Ma quando è stato assegnato l'appalto, era previsto o no che l'immobile doveva essere funzionante in ogni suo aspetto? oppure nell'esecuzione dell'opera era esclusa l'idoneità antincendio? Perchè non si accertano le modalità e le responsabilità, con relativa denunzia per eventuali inadempienze ? Giuseppe Federici .

Grande successo verbanese per il film: "IL SILENZIO DEGLI INDECENTI" - 29 Dicembre 2016 - 18:09

Mandiamola a casa...
Mandiamola a casa e mandiamo a casa quel gruppo di zerbinotti senza dignità. Non si comprende come non si comprende che il sindaco vuole fare da sola, senza rispettare il programma elettorale, e considera tutti i consiglieri una "accozzaglia" di incapaci. Già per il fatto di non seguire le promesse fatte durante la campagna elettorale dovrebbe far riflettere i suoi sostenitori: se ancora dopo ciò che si è dovuto assistere:, spese pazze, attività assurde, cause continue e costose per la collettività, etc continueranno a sorreggerle la cosa, allor vuol dire che sono peggio di lei e quindi meritano di essere coinvolti nelle vertenze radicate davanti alla corte dei conti.

"Comunisti con Silvia" nel PD? - 16 Giugno 2016 - 13:00

Casa Ceretti
Caro Renato,questo non è un commento al tuo ultimo post ma una richiesta di un vostro parere su una questione che a me sembra parecchio intricata e cioè su cio' che sarà il destino di Casa Ceretti,un immobile situato in via Roma e lasciato dalla sua proprietaria Elide Ceretti in eredità al Museo del Paesaggio con finalità ,credo di aver capito,di formazione,pratica,accoglienza in campo artistico. Ho avuto modo di conoscere questo luogo per questioni professionali:da educatore presso il Centro Salute Mentale ASL di Verbania,ho collaborato ad un progetto che,insieme ad AVAP (un'Associazione a favore di coloro che soffrono di disagio mentale) prevedeva la richiesta al Museo di trasferire il nostro laboratorio di arteterapia dall'ospedale agli spazi di Casa Ceretti. La risposta è stata positiva e ci siamo messi al lavoro per sistemare un locale al piano terra della casa,il laboratorio è partito ormai da mesi ed ad esso si sono aggiunte altre attività con arteterapeuti professionisti rivolte non solo ai nostri pazienti ma a molte altre persone che si trovano vivere una situazione di difficoltà( dai ragazzi Down ai profughi in fuga da paesi in guerra,ecc.). Tutto chiaro quindi ? mica tanto direi in quanto su questo,secondo me,interessante progetto e su altri in corso a Casa Ceretti,grava questa sensazione di precarietà,fino a quando ?Da quel che ho capito nel Museo ci sono pareri discordi sul sostenere queste attività,destinare la casa altri scopi o,addirittura,vendere i locali. Dal mio punto di vista lavorare in una condizione di precarietà e poca chiarezza non favorisce la continuazione e lo sviluppo delle attività. Mi piacerebbe una parola chiara. Voi che ne pensate ? Grazie ,Paolo.

Finalmente un' idea! - 5 Maggio 2016 - 08:02

Re: domanda
La presenza di un bar e di un ristorante, con terrazza scenografica, e con due bandi andati deserti per la gestione stanno proprio a indicare che o c'è una forte intesa tra proposta artistico-culturale e culinaria, oppure nessuno rischia d'investire in un salto nel buio. Mettiamo che voglia fare un ristorante stellato per coppie romantiche e poi la direzione artistica sceglie di proporre una rassegna d'avanguardia con musica sperimentale per giovani alternativi. Possono convivere i due pubblici nello stesso spazio? Se invece l'offerta "food" è coordinata con quella "artistica" ecco che le due attività si possono promuovere assieme. La struttura è fatta apposta per avere più spazi separati. Gli spettacoli sarebbero nella sala teatro, laboratori, degustazioni, o "market" negli altri spazi. Dalla hall alle altre sale negli altri "sassi". La mia è solo un'ipotesi per puntare a sfruttare al meglio le opportunità del centro eventi per come è stato realizzato (poi se andava fatto, dove e come è tutto un altro discorso). O si parte da un'idea unitaria oppure la gestione spezzatino rischia di essere fallimentare.
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