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Muri e bene comune - 27 Settembre 2022 - 08:51

Dopo questa tornata elettorale chissà se la sinistra inizierà ad essere un po' meno "chic" e un po' più "radical"? Di sicuro sarebbe il caso di riflettere sul significato del concetto di "bene comune". la mia sola risposta al momento è continuare ad occuparmi di territorio, quindi pubblico di seguito testo e foto arrivatemi da un affezionato lettore, che a suo modo pone dei quesiti ai nostri amministratori.

La politica (pessima) della sanità (allo sfascio) - 7 Luglio 2022 - 15:47

La regione non ascolta il territorio, ma il territorio ragiona davvero prima di esprimersi attraverso i suoi rappresentanti? Il tema mai affrontato restano le EMERGENZE! Ossola e Verbano hanno diritto al DEA, ma di questo tema chi ne parla? Anche la stampa che notoriamente da parecchio non approfondisce ma "riporta ciò che capisce" , non è che ci aiuti.

Scalfi-Canottieri-Scalfi-Canottieri-Scalfi-Canottieri... - 17 Marzo 2022 - 11:53

Questa lettera che arriva da un socio di Canottieri Intra con richiesta di pubblicazione, complica o chiarisce il contesto che vede il Comune di Verbania in una "strana" controversia con la società sportiva? Secondo me non finisce qui, staremo a vedere...

Turismo e turismi - 18 Maggio 2021 - 18:44

La miopia di amministratori che non viaggiano, non osservano e non imparano dalle buone pratiche pur riempiendosene la bocca, è la iattura di questo territorio. Ho una mia idea, l'ho più volte proposta, ma "questo giro", non spreco nemmeno tempo e mi limito a pubblicare la lettera di un lettore del blog e lasciare che ognuno si guardi attorno e faccia le proprie considerazioni.

Assessore Scalfi, almeno tu/lei qualche rispostina ce la da/dai? - 6 Aprile 2021 - 09:28

Tempo fa ho ventilato qualche sospetto che sulla Canottieri di Intra ci fossero "strane macchinazioni", considerando che un importante Assessore di questa giunta lavora li, la cosa mi ha lasciato perplesso, ma nessuno ha fugato i miei dubbi. Oggi i dubbi aumentano. Sapremo mai cosa si sta facendo davvero a Verbania e nell'interesse di chi?
proposta - nei commenti

La politica in tempi di Zappe sui piedi... e manca il numero legale - 20 Luglio 2017 - 14:33

Papini stai sereno
Senza dilungarmi come hai fatto tu: il PD non è la maggioranza, la maggioranza non c'era, punto. il resto sono delle menate per provare a cadere in piedi. Ho detto che il PD non è stato in grado di garantire il numero legale, non che i consiglieri PD non ci fossero... l'ho detto perchè il Presidente della Commissione è PD il Sindaco è PD e credo sia del PD l'onere di mantenere coesa la maggioranza, space siate dipendenti da un Marinoni. Il ruolo delle minoranze? io l'ho esercitato sempre costruttivamente, avete bocciato ogni proposta, mi avete boicottato come Presidente di Commissione ed ora sarei io a dovervi garantire il numero legale? ... non scherziamo

Se non lo proponessi lo rimpiangerei... - 18 Novembre 2016 - 10:25

proposta logica...
Questa proposta è la migliore di tutti i tempi. Spero che i consiglieri tutti dimostrino un minimo di dignità e cerchino di salvare questa povera città ridotta allo sfacelo...

Si, No e la fine della credibilità politica (a Roma e a Verbania) - 8 Novembre 2016 - 07:06

si o no
Aggiungo che poiché si dovrebbe votare sull' approvare o meno un TESTO costituzionale questo testi e questi articoli ANDREBBERO CAPITI E CONOSCIUTI mentre nel quotidiano dibattito si parla poco o nulla del CONTENUTO, della forma, della chiarezza (o meno) della riforma che viene proposta al voto. Se i 47 articoli che si propone di cambiare fossero almeno letti dalla gran parte degli elettori, il 95% delle persone credo voterebbe NO perché - al di la delle intenzioni più o meno oneste - il testo finale è un guazzabuglio, vedi l'art, 70 che quando lo leggo a simpatizzanti del SI (l'articolo è passato da 9 parole a 436) non viene (quasi) creduto. Altro che semplificazione, risparmi e modernità... Una Costituzione non è un "derby" come sostiene Renzi ma un testo che dovrebbe essere CONDIVISO il più possibile come fu nel 1947 e dopo una accurata preparazione non fatta dal governo in carica - qualunque esso sia - ma da una ASSEMBLEA COSTITUENTE di persone fuori del parlamento che sottoponga poi un testo coerente al giudizio dei cittadini.

Finalmente un' idea! - 5 Maggio 2016 - 08:02

Re: domanda
La presenza di un bar e di un ristorante, con terrazza scenografica, e con due bandi andati deserti per la gestione stanno proprio a indicare che o c'è una forte intesa tra proposta artistico-culturale e culinaria, oppure nessuno rischia d'investire in un salto nel buio. Mettiamo che voglia fare un ristorante stellato per coppie romantiche e poi la direzione artistica sceglie di proporre una rassegna d'avanguardia con musica sperimentale per giovani alternativi. Possono convivere i due pubblici nello stesso spazio? Se invece l'offerta "food" è coordinata con quella "artistica" ecco che le due attività si possono promuovere assieme. La struttura è fatta apposta per avere più spazi separati. Gli spettacoli sarebbero nella sala teatro, laboratori, degustazioni, o "market" negli altri spazi. Dalla hall alle altre sale negli altri "sassi". La mia è solo un'ipotesi per puntare a sfruttare al meglio le opportunità del centro eventi per come è stato realizzato (poi se andava fatto, dove e come è tutto un altro discorso). O si parte da un'idea unitaria oppure la gestione spezzatino rischia di essere fallimentare.

Finalmente un' idea! - 4 Maggio 2016 - 12:58

per Paolino
Gentile Paolino, se si riferisce alle città del Gusto della scuola di cucina del Gambero rosso mi sembrano qualcosa di un po' diverso. A Torino sono 300 metri quadrati con una sala da 80 posti. Sono nati come luoghi per laboratori e piccoli eventi degustazione. Poi c'è Eataly o altre catene di vendita che hanno anche spazio per eventi. Il concetto che ho proposto è diverso. Al centro c'è l'arte e la cultura, ma proposta e inserita con collegamenti culinari ed enogastronomici. Faccio un esempio se si propone un'opera di Shakespeare, si allestiscono degustazioni, cene, mostre, educational, convegni, presentazioni di libri su cosa si mangiava nella Verona di Romeo e Giulietta. L'idea è: non vado solo a sedermi a teatro, ma il teatro è un pretesto per affrontare un percorso culinario-culturale singolare che può iniziare giorni prima e proseguire dopo le rappresentazioni (e può essere fruito anche da chi non vuole vedersi Shakespeare). Una sorta di storia vista dal buco della cucina. Come scritto può non funzionare, andrebbe testata con studi di settore, ma non sono a conoscenza di analoghi "Food Theatre"
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