Il blog con il giornale dentro

Si, No e la fine della credibilità politica (a Roma e a Verbania)

Ci prendono per fessi , e hanno sostanzialmente ragione.


Si, No e la fine della credibilità politica (a Roma e a Verbania)
Immagine 1
Una piccola e personale riflessione sulla politica. Per quanto mi sforzi di negarlo, devo ammettere che mi tocca considerarmi un politico, possiamo metterci tutti i distinguo che si vuole, ma se siedi in Consiglio Comunale e fai il tuo dovere sei un politico (anche se non fai il tuo dovere lo sei, e forse è questo che mi spingerebbe a non volere essere considerato tale). In Consiglio siedono persone con idee diverse dalla mia (ovviamente), ma ciò che è peggio vi sono persone di cui ancora non ho capito l'idea, se non forse, un generico opportunismo. Ci sono persone preparate e che si preparano e ci sono semianalfabeti incompetenti su ogni tema su cui votano... anche questa è la democrazia.

Oggi a livello nazionale il "grande tema" è il referendum, e a livello locale?

Per il referendum se ne sentono di tutti i colori, per il Si e per il No. Io ho scelto cosa votare un passo prima del merito della questione. Questo post vorrebbe avere l'ambizione di proporre una riflessione su quando il merito delle questioni viene prima dell'idea politica.

Perchè è così difficile cambiare la costituzione (ma non impossibile)? perchè credo sia così importante la democrazia rappresentativa? queste sono le due domande per me centrali.
La prima domanda è probabilmente la più importante, e la sua risposta risiede nelle pagine nere del fascismo. Il fascismo che è un fenomeno che nasce in Italia (ovviamente) andò al potere democraticamente, per questa ragione i costituenti crearono meccanismi (come il bicameralismo perfetto) per evitare un suo ritorno. Da sempre , nel mio piccolo, sostengo che l'unico antidoto al fascismo sia la conoscenza , un sistema scolastico che funziona e una grande attenzione del paese alla coesione sociale... questo in Italia non c'è , siamo un paese veramente arretrato in termini di "etica" , e i livelli di corruzione lo dimostrano quotidianamente.
Il secondo tema è la "democrazia rappresentativa". Se paghiamo profumatamente dei soggetti per prendere delle decisioni importanti, è auspicabile che si assumano la responsabilità di tali scelte. Oggi sta avvenendo che un solo gruppo parlamentare (nemmeno tutto) , con l'aggiunta del "faccendiere di turno" , il buon Verdini, ci chiede di votargli l'ok alla modifica della costituzione. Ma se non sono riusciti a convincere un solo gruppo politico in Parlamento della bontà della riforma, una riforma che stabilisce le "regole del gioco" di tutti, dovrei essere io a dire che va bene e deve andare bene a tutti ciò che è scritto da una minoranza, che per le regole di una legge elettorale incostituzionale si trova oggi ad essere maggioranza?

Non scherziamo, io non affronto nemmeno il merito di una riforma costituzionale scritta da una sola parte (anche se quella parte dovrebbe essere idealmente la mia), perchè essere scorretti nella stesura delle regole non porterà nulla di buono per nessuno.

La prova che questa modalità di procedere sia sbagliata a livello nazionale, la viviamo quì nel locale, dove è stato eletto un Sindaco (a Verbania) con un programma che non è mai stato rispettato. Addirittura siamo al paradosso che il Consiglio Comunale fa delle deliberazioni che il Sindaco non rispetta. Come possiamo essere tranquilli che a livello Nazionale prima approvino un cambiamento Costituzionale e poi facciano una legge elettorale (DOPO!) che garantisca tutti???
Sempre nel piccolo verbanese abbiamo fatto proposte di modifiche al bilancio, proposte di Commissioni, proposte di discussioni sulle "visioni" possibili per il futuro, tutto respinto pregiudizialmente da gente che teme il confronto perchè debole sui contenuti. Ora però tutta questa varia umanità di politici in erba , vorrebbe convincerci che NEL MERITO i temi oggetto di referendum sono cosa buona, soprattutto oggi che una parte della minoranza PD avrebbe trovato un accordo sulla legge elettorale... Insomma, a Verbania non si affrontano le questioni nel merito ma si pretende che su temi Costituzionali il "semplice cittadino" faccia riflessioni di merito, evitando ogni considerazione sul fatto che una Costituzione antifascista oggi viene modificata da una minoranza (nel paese) di persone spesso asservite e opportuniste più che indipendenti e capaci.

Se non si fosse capito, io al referendum voterò NO prima ancora che per analisi di merito, perchè sono democratico e profondamente antifascista, e a Verbania farò tutto ciò che mi sarà possibile per dimostrare che chi ci amministra è irrispettoso del ruolo che riveste e protetto dagli organi di garanzia che si è scelto.



2 commenti  Aggiungi il tuo

Vedi il profilo di MARCO ZACCHERA si o no
MARCO ZACCHERA
8 Novembre 2016 - 07:06
 
Aggiungo che poiché si dovrebbe votare sull' approvare o meno un TESTO costituzionale questo testi e questi articoli ANDREBBERO CAPITI E CONOSCIUTI mentre nel quotidiano dibattito si parla poco o nulla del CONTENUTO, della forma, della chiarezza (o meno) della riforma che viene proposta al voto. Se i 47 articoli che si propone di cambiare fossero almeno letti dalla gran parte degli elettori, il 95% delle persone credo voterebbe NO perché - al di la delle intenzioni più o meno oneste - il testo finale è un guazzabuglio, vedi l'art, 70 che quando lo leggo a simpatizzanti del SI (l'articolo è passato da 9 parole a 436) non viene (quasi) creduto. Altro che semplificazione, risparmi e modernità... Una Costituzione non è un "derby" come sostiene Renzi ma un testo che dovrebbe essere CONDIVISO il più possibile come fu nel 1947 e dopo una accurata preparazione non fatta dal governo in carica - qualunque esso sia - ma da una ASSEMBLEA COSTITUENTE di persone fuori del parlamento che sottoponga poi un testo coerente al giudizio dei cittadini.
Vedi il profilo di Rodik condivido
Rodik
8 Novembre 2016 - 09:07
 
già sarebbe troppo bello se questo popolo di semianalfabeti leggesse (sic!) le 47 modifiche prima di prendere una decisione,ma invece, come al solito, ci si affida al "sapientone" di turno al bar ,dal partito,al capo clan ecc..mi riconosco in quanto detto da Zacchera,la Costituzione si può modificare, a patto che si faccia una nuova Costituente di persone fuori dal Parlamento tenendo ben presente che l'attuale Costituzione è stata siglata da diversi per darsi delle regole certe da rispettare



Per commentare occorre essere un utente iscritto
×
Ricevi gratuitamente i nostri aggiornamenti