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Ricapitoliamo - 12 Aprile 2014 - 00:56

Aurelio
scusa Aurelio ma: quello è il programma di una lista che appoggia marchionini sindaco, un VOSTRO alleato. Ci dovrebbe per lo meno essere unità d'intenti con gli alleati, per lo meno su argomenti importanti(e credo converrai che il CEM lo sia). ; per altro il post non fa riferimento alla tua lista ma al centrosinistra quindi tecnicamente il commento è inoppungabile. Ti sei attaccato da solo... Poi parti offendendoti difendendo la vs presunta scelta "no cem", e chiudi dicendo non si può essere "no cem"... noto una leggerissima incoerenza. Sbaglio?

Ricapitoliamo - 11 Aprile 2014 - 12:39

Per quelli che non capiscono o fingono di capire .
Per quanto concerne il CEM e la porposta che fa il comitato "Carlo Bava Sindaco" vado a rispiegarla sinteticamente: Si bloccano i lavori, si apre un tavolo di "progettazione partecipata" e si chiede alla città quale destinazione preferisce per quello spazio, dopodichè si procede per riconvertire le opere fino a quel punto eseguite ad altro utilizzo. In concreto: se la città pensasse che quell'area debba essere il "LIDO" di Verbania, i volumi edificati verranno convertiti allo scopo (EX. bar, spogliatoi , bagni ecc.) ; se si pensasse di adibire quei volumi a servizio della biblioteca, si agirà in tal senso ... ma mille possono essere le proposte. Di sicuro il CEM così come è pensato è irragionevole nei costi di realizzazione e gestione. Quindi meglio spendere meno e spendere soldi comunali per una struttura condivisa con la città che spendere soldi di un finanziamento per un opera che la città non vuole e non potà sostenere economivamente. Nel frattempo vediamo le carte e capiamo se ci sia stata qualche scorrettezza che qualcuno debba pagare in solido... LE PENALI NON ESISTONO , il cantiere si blocca verificando le "non conformità " al progetto, credete non ce ne siano in un progetto che già é stato disconosciuto da chi lo ha realizzato?

Ricapitoliamo - 11 Aprile 2014 - 11:48

per un pugno di voti .. come si è caduti in basso
Mi dispiace Renato... pur di racimolare voti scrivi cose non vere .. prima di tutto il link che rimandi non è il sito di Sinistra Unita ,ma la lista civica che appoggia Silvia Marchionini . Vi avevo chiesto di essere politicamente corretti , poi ognuno fa le sue scelte...probabilmente è meglio spalare merda su chi non è con te che evidenziare il proprio programma.... secondo : il PdCI è sempre stato contro la costruzione del CEM ... so che non sei mai venuto in consiglio comunale, ma potresti chiedere a Bava ,alla Zorzit o a Bombace se non vuoi andarti a riprendere gli interventi del gruppo consiliare Comunista in merito Cem.... Vedi noi non siamo abituati a parlare con slogan ,spesso vuoti , come i tuoi.. ma tu continui a parlare di no cem no cem... ma non hai ancora spiegato come farai da Giugno quando diventerai assessore a fare no Cem ... perchè noi ce lo stiamo chiedendo dove si potrebbero tirare fuori i soldi per pagare tutte le penali, per abbattere tutto quello che è già stato costruito e per non incappare nella denuncia da parte della Corte dei Conti per aver già speso più di 2 milioni di Euro , aver abbattuto l'arena dal costo di altri 2 milioni di euro e aver risarcito il gestore dell' ex arena per altri 350.000 euro e poi non fare nulla dopo aver buttato per il momento almeno 4 milioni e mezzo di Euro .

Stavolata scoppia la bomba?certo che no, metteranno tutto a tacere:scrivi Provincia e leggi Disastro - 3 Aprile 2014 - 22:15

yes
Mi piacciono le persone autoironiche (diploma, camminata...) Sì comunque interpreti bene. C'è da dire però, per la precisione, che il sano "controllo di gestione" non è un "obbligo" appena introdotto ma un criterio efficace di gestione. Se lacuna c'è, è da attribuire a tutte le giunte che hanno amministrato dalla nascita della provincia (quando c'erano anche bei soldi da investire per il "sistema") ad oggi.

Promemoria... - 3 Aprile 2014 - 20:58

Fare e concordare
In Italia si fa e si disfà perché quando si fa non si concorda. la nostra proposta non è di disfare ma di ridestinare e progettare in modo partecipato, e questo per ragioni oggettive, non ideologiche , motivate da una analisi che evidentemente chi ha voluto l'opera o non ha fatto o ha fatto male.