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Una idea di speculazione positiva a Verbania? la butto lì... - 10 Settembre 2024 - 18:18

Metti che una multinazionale senza alcuna etica sociale (e mica solo le multinazionali) e interessata solo ai soldi (che per troppi sono l'unica cosa che conta), volesse chiudere una fabbrica che funziona in centro a Verbania (solo per aumentare di un x% i profitti), cosa potrebbe fare la politica?

Licenziamenti e montagna, dov'è la politica - 8 Settembre 2024 - 13:19

La grave situazione palesata con la chiusura della Barry Callebaut, impone una riflessione che vada oltre il normale disappunto/dispiacere, impone un ragionamento complessivo sui punti di forza e debolezza del nostro territorio. Purtroppo la politica rimane la nostra grande debolezza, e la nostra rappresentanza in Regione, palesa ciò che dico.

Albertella ha mentito? non stupirebbe, è un politico di lungo corso. - 2 Agosto 2024 - 11:56

Io la mia apertura di credito a questa amministrazione l'ho fatta, da sempre sono un ottimista, un pragmatico, ma sul punto di cui voglio parlare oggi cade tutta la retorica civica di Albertella e dei suoi, ma esisterebbe una via d'uscita per tornare ad essere pragmatici...

Riconoscere solo gli errori altrui non è maturità politica - 12 Luglio 2024 - 10:56

Diciamolo chiaramente, lo ha detto anche Marchionini: i poteri forti esistono anche a Verbania, i baroni locali ci sono e non hanno mai aiutato a fare emergere una nuova classe dirigente, per questa ragione difenderò chi ha provato a cambiare il PD e che oggi vorrebbero colpevolizzare per una sconfitta che non può che far bene alla politica, malgrado tutto.

Manco Che Guevara - 25 Giugno 2024 - 09:28

Cito un amico che mi scrive: "dopo il decennio targato Marchionini, non avrebbe vinto manco Che Guevara!" ... probabilmente ha ragione, ma un paio di considerazioni le voglio fare.
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Una idea di speculazione positiva a Verbania? la butto lì... - 11 Settembre 2024 - 06:45

dismissione Barry Callebaut ex Nestlè
Ho un legame storico con questo stabilimento e non sono l'unico a Verbania, i macchinari dismessi da Nestlè quando chiuse la falegnameria interna nel 1976 sono stati i miei primi macchinari e installai delle veneziane nel reparto di produzione, ho bei ricordi temo che il problema sia da imputare al Sistema meglio detto Sistema economico, quello che conta oggi e aumentare i ricavi per accontentare gli investitori, il prodotto oggetto della produzione non conta più, allo stesso modo le risorse umane sono considerate alla stregua di pezzi del sito industriali quindi cedibili e dismissibili, non c'è nessuna etica, e finchè non si mette mano a questa regola sarà sempre peggio esistono grandi aree attrezzate moderne in zona industriale al piano grande senza bisogno di costruirle se qualcuno volesse "SPOSTARE " la produzione per renderla più efficiente, ma la regola è sempre la stessa se scende la reddività gli investitori abbandonano poi si può dare la colpa a chi si vuole , alla politica che è assolutamente impotente da questo punto di vista e fa solo propaganda, ai sindacati che hanno poca leva perchè non sono piu "di moda" e perchè le proteste danno fastidio ai più all'Europa ? va cambiato il Sistema oppure il mondo del lavoro diventerà un ricordo, le imprese stesse lo saranno. Ho gia vissuto le crisi in casa con Montefibre e ho insegnato ai miei figli a fare impresa autonomamente, sono a fianco dei lavoratori e mi auguro che si trovi una soluzione che salvi questa bellissima entità produttiva.

Albertella ha mentito? non stupirebbe, è un politico di lungo corso. - 8 Agosto 2024 - 10:06

Intitolazione scuola a Gino Strada
Nonostante la diversità di opinioni politiche ho sempre avuto una stima istintiva per Renato Brignone. Persona molto intelligente, capace in questo caso di sfruttare politicamente questa vicenda .Peccato lo faccia rivendicando il proprio "pragmatismo". Infatti tale vicenda si può interpretare in senso politico facendo volere ognuno i propri indirizzi ( scelta politica legittima quella del Consiglio di istituto che ha avanzato la propria proposta, legittima quella della giunta Marchioni che si è setta d'accordo e legittima quella della giunta Albertella che ha espresso disaccordo). Ognuno può legittimamente pensarla politicamente come vuole , giusto o sbagliato che sia. Detto questo c'è l'aspetto pragmatico e questo è regolato dalla Circolare ministeriale 313 del 1980 , la quale si richiama ad una Legge fascista del 1927, che udite! udite! non esclude la intitolazione a chi ha particolare meriti. Tale circolare è chiarissima e si evince che l'intitolazione di una scuola non è scelta autonoma della scuola ma deve seguire chiare procedure. Proposta del consiglio di Istituto , parere del Prefetto e della Giunta Comunale , invio al provveditore agli studi della provincia che lo invia al Ministero per il parere definitivo. Norme più complesse per intitolazione a morti da meno di 10 anni e per cambio di nome. Si evince che la Giunta comunale dà solo un parere non vincolante e non può bloccare un bel niente come si cerca di fare intendere. L'autonomia scolastica non ha poteri decisionali in materia e non può un parere delle giunta inficiare una autonomia scolastica in materia che non esiste. Questa è la prassi che un "pragmatico" dovrebbe valutare. Giorgio Tigano

PARERE E’ UN PO’ PARARE - 12 Gennaio 2024 - 10:51

Non si dovrebbe trattare di soldi pubblici.....
Non voglio in nessun modo fare l'avvocato del diavolo (visto che siamo in tema) ma forse il bravo Renato, che apprezzo sempre per i suoi interventi, dovrebbe chiarire di che somme stiamo parlando. Dicendo - E, a proposito di soldi pubblici.......- sembra che questi soldi li debba tirare fuori il Comune (cioè noi cittadini) il che sarebbe veramente disdicevole. Ragionando, però, potrebbe trattarsi delle somme che, in sede giudiziale, l'avvocato comunale ha recuperato (ovvero la vittoria nelle spese di lite, che il giudice assegna nella sentenza). Se si trattasse di questo la questione non sarebbe più rilevante dal punto di vista politico perchè tali somme entrano nel bilancio del comune ma NON sono soldi pubblici bensì versate dalla controparte per ordine del giudice. Resterebbe una questione giuridico/amministrativa alla quale, personalmente, non darei rilevanza. Relativamente al parere chiesto ad una terza parte direi pure io che sono soldi gettati nelle ortiche. Se già si è espressa la Corte dei Conti se la contendano l'interessato e la PA (ma non la politica). Per cortesia, Brignone, se ne è al corrente, chiarisca questo aspetto. Grazie Annes

Ma dove sbaglio? perchè mai una risposta? politici in carriera: il silenzio è la giusta strategia? - 11 Aprile 2017 - 08:52

comunicazione
l'ho già scritto una volta e lo ripeto...solo chi legge questo foglio virtuale può avere nozioni sul comportamento della giunta o sulla politica locale,mi sia retta..io sono un cittadino da "marciapiede"frequentatore assiduo di circoli.,.la"ggente" è digiuna delle faccende poliiche locali (figuriamoci a livello nazionale..)al di là dei soliti addetti ai lavori...che fare dunque? non lo so..magari manifesti, assemblee pubbliche,interventi nelle sedi di quartiere..insomma informare con metodi meno tecnologici dato che in pochi usano il computer...comunque complimenti Renato!

Il PD in agonia, la trasparenza in un mare di melma:serve un Exit strategy da Marchionini...o dal PD - 14 Novembre 2016 - 14:03

no, io no
francamente, sia la magistratura contabile che la magistratura, hanno già tutti gli elementi per decidere se intervenire o meno, io mi sto facendo un mazzo tanto per fare una lotta politica nel solco del programma elettorale presentato dal nostro gruppo e all'insegna della trasparenza, non ho alcuna intenzione di andare oltre ciò... ognuno si assuma le sue responsabilità, elettori inclusi.
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