E' interessante osservare dalla periferia la fissione dell'atomo generata dall'implosione del PDL (seconda solo a quella del PSI degli anni novanta).

Il PDL resiste ma perde pezzi e percentuali (forse riuscirà anche a nascondere le sue mele più marce sotto quelle presentabili come farebbe un commerciante truffaldino) intanto dalla nave che affonda partono le scialuppe di salvataggio. Si chiamano MIR, Riformisti italiani, Fratelli d'Italia e sicuramente ne scordo qualcuno


A livello locale tutti questi partitucoli hanno i loro "alfieri", ad esempio tra i riformisti milita il mitico Tambolla, noto ormai alle cronache nazionali per la sua arte oratoria (VIDEO), mentre per per Fratelli d'Italia la mente più "lucida" della politica locale ha "messo in graduatoria" un selezionato team di giovani promesse (Marcovicchio e altri)


E pensare che una volta le graduatorie erano quelle dei concorsi, ora non rimangono che quelle della "lotteria dei nominati"


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Una riflessione dal "locale" al "nazionale", andata e ritorno. Partiamo dal disgusto per un amministrazione verbanese autoreferenziale e incapace di ascoltare le istanze che arrivano dai cittadini, per fare ciò ricordo il tema del teatro che non finirà con questa legislatura, in cui PDL e Lega si sono "retti il sacco" facendo il danno della città ( ma questa mia opinione necessita di un po' di tempo per essere verificata in toto) .


Ecco, i partiti che hanno vinto le elezioni a Verbania, non sono già più quelli che la amministrano. In consiglio comunale siamo pieni di "Fratelli d'Italia" (ed io mi sento sempre più "figlio unico"), poi ci sono il PID , i riformisti che si rifanno a Stefania Craxi ecc.ecc. Insomma tutto é cambiato, ma nulla é cambiato. Nel nostro piccolo un normalissimo (nel senso migliore del termine) consigliere comunale di maggioranza come Fabio Volpe Sciumè , in contrasto col suo partito (il PDL) in tempi non sospetti ebbe posizioni critiche e uscì da quel partito venendo per tale gesto "massacrato" dai "suoi" . Oggi lo fanno tutti ma per più comodi alloggiamenti , per potersi dire " IL NUOVO" . Ma cosa cambia? Lo diceva bene Renzi: "in Italia cambiano i nomi dei partiti , ma non cambiano mai i dirigenti, e la musica é la stessa".

Ormai lo sappiamo bene, Monti lo ha dimostrato ancora una volta, la società civile é una bufala, nei partiti c'é la società civile , tal volta é organizzata e ha connotazione chiara, tal volta é semplicemente fagocitata. Non c'è una società buona e un partito cattivo, c'è corresponsabilità . Digeriamoci quindi queste assurde elezioni, questa nuova dose di doppiezze e di finto rinnovamento (che per giochi sporchi ancora si alleerà coi Cosentino gli Scajola e i Dell'Utri) , che terrà in piedi amministrazioni locali decotte e farà onorevoli soggetti di dubbio valore etico morale, e rassegnamoci: o ci decideremo a "sporcarci le mani" in prima persona , o perderemo il diritto di lamentarci.

Ancora una volta i territori silenti si beccano i candidati scelti dalle segreterie dei partiti. Il VCO , un territorio che ha la popolazione di n quartire di Milano é più spaccato che mai, e questo grazie anche ad una amministrazione provinciale che tutto ha fatto fuorché creare squadra, fare sistema ( a proposito chissà che farà politicamente Nobili, chi gli offrirà di più?).

Sono francamente un po' confuso, questa politica continua a disgustarmi, ma con un po' di ironia e ottimismo sul lungo periodo ( e chi é genitore ha il dovere di coltivare del l'ottimismo sul futuro) , magari ne si viene fuori


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Leggiamo su La Stampa che il "nostro" presidente ( nostro é virgolettato perché ritengo che questo ennesimo atto dimostra quanto sia persona di parte e non di garanzia come dovrebbe essere comunque un Presidente che rivesta con spirito di servizio il suo ruolo) , persevera nell'avvantaggiare amici e amici di amici ( parere certamente tutto personale ).


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Non è bastato a Ripamonti "sdraiarsi" sulle posizioni del comune di Verbania sacrificando la sua "creatura", l'Arena, ed avallando implicitamente con il contributo della fondazione che quella è una "zona degradata" (parliamo del discusso e discutibilissimo progetto PISU).

Non gli sono servite a nulla le lettere di sponsorship di sindaci di tutti gli schieramenti.

Il presidente Nobili ha estratto dal cappello la terna di nomi due dei quali sintetizzano il senso del tempo che viviamo : "Figli di la beneficenza coi soldi degli altri". Malatempora currunt!


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Anch'io partigiano della costituzione

Provo a proporre una sintetica analisi (tutta personale e opinabile) nel tentativo di stimolare un approfondimento più intimo che non collettivo : Perché noi che non votiamo PD siamo così interessati alle sue primarie?

Credo perché (almeno nel mio caso) vorremmo che le nostre idee fossero rappresentate da qualche "anima" di quel grande partito per poterne essere parte. Credo anche che in molti (come il sottoscritto) non si fidino delle logiche che muovono a certe scelte che quel partito fa , essendo rimasti "scottati" nel tempo, ma che non perdendo la fiducia per un centrosinistra innovativo e aperto abbiano ancora speranza che la politica possa finalmente essere cosa diversa dalle logiche spartitorie e conservatoristiche. Vorremmo che mai più la politica fosse considerata "un lavoro" o peggio "un alternativa al lavoro".

Poi, tutti noi che nel nostro piccolo ci impegnamo per la nostra idea di "bene comune" e che abbiamo i nostri legittimi distinguo per non stare col PD, ci troviamo ad affrontare le quotidiane beghe perché furbi furbetti e furbastri sono ovunque.

Per ciò noi che non votiamo PD , ma che abbiamo un idea chiara del futuro che vorremmo, a mio modestissimo parere abbiamo tutto l'interesse e il diritto per esprimere un opinione critica e/o costruttiva con la speranza che possa in qualche modo tendere ad orientare scelte di un partito di cui non siamo parte.

Per rendere concreto il senso di questo ragionamento mi permetto di contestualizzarlo con le prossime primarie provinciali. Una critica che mi viene da muovere é che le figure femminili scelte per la competizione essendo ai più poco conosciute partono con un enorme svantaggio e che quindi é facile essere profeti che non abbiano reali possibilità ! L'altra é che tra gli altri due competitori , uno (Borghi) mi risulta abbia di fatto sempre vissuto direttamente o indirettamente solo di politica, mentre l'altro (Zanotti) ha un esperienza molto più varia e soprattutto é persona "non allineata", più libera dal condizionamento di ciò che noi comuni mortali potremmo definire metaforicamente "il non mordere la mano del padrone", uno che antepone (per quello che é il mio modesto giudizio e riscontro) il progetto al partito.

Per tutte queste ragioni ( e altre che per ragioni di opportunitá e sintesi, tengo per me) ,mi piacerebbe fosse Zanotti il prossimo rappresentante del VCO in parlamento.


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Non é un segreto, io milito nell'IDV , sono fin dal primo momento un "anima critica" , ma come sempre una persona costruttiva. L'idea che diversi magistrati si schierino in politica al sottoscritto evidentemente non dispiace affatto, anzi. Proprio perché Ingroia é persona che apprezzo moltissimo, sono favorevolissimo a che il mio partito sia un pilastro di qualcosa di nuovo. Ma Ma i tempi sono complicati, le resistenze del sistema enormi, i riciclati che sporcano tutto ciò che toccano sono ovunque. Una amica riflette sul movimentismo che anche a Verbania dilaga Io dico solo una cosa : non occuparsi di politica equivale a disinteressarsi del futuro! Oggi , con tutto il marcio che c'é in giro ci vuole anche una buona dose di coraggio nel metterci la faccia, ma questo é il momento più giusto per capire chi vuole campare di politica e chi sono quelli mossi da voglia di costruire per chi verrà dopo di noi. Sono tempi davvero duri, il mio augurio migliore é quello di non cedere al qualunquismo. ;)


CINQUANTA SFUMATURE DI ARANCIONE

di Tinuccia Deiana


Ieri ho partecipato ad un incontro per la costituzione di un movimento chiamato Cambiare si può (arancione naturalmente) a Villa Olimpia a Verbania e ne sono uscita con un po' di perplessità e tanti dubbi

La società civile è ormai per la politica bacino di nuovi scudi umani da utilizzare nella guerra per le poltrone.

Il colore dominante è l'arancione-

Mi sembra l'ennesima trovata dei soliti politici che non avendo concluso nulla di utile per la società italiana nella loro carriera a pagamento ( a spese nostre), adesso vogliono riciclarsi e reinventarsi portatori di nuovi ideali e battaglie appena annunciate. Per far questo gli servono però degli scudi umani dietro ai quali proteggersi dalle critiche che chiunque potrebbe muovergli. Critiche tipo: " e tu cosa hai fatto in questi anni di politca attiva?" perché questi vivevano di politica e vogliono continuare a farlo ma capiscono che è cambiata l'aria e allora hanno inventato questi Scudi Umani , e sono i " cittadini " che fino a ieri si occupavano solo della loro vita con la convinzione che la politica fosse "altro da se" ma a mio avviso, solo questa discriminante al pari della "giovane età" non li rende, garanti ne' degni rappresentanti di alcunchè.

Sono stati presentati 10 punti (irrinunciabili) l'accettazione dei quali è condizione sine qua non per poter aderire a questo nascente movimento arancione diverso però da quello di De Magistris. E' un movimento nato un mese fa circa e si auspica che il Dott. Ingroia possa aderire. Si saprà in seguito a quale arancione aderirà, per il momento pare che abbia detto "io ci sto" e si troverebbe, almeno in linea di principio, concorde con gli obiettivi del movimento. Però a parte l'enunciazione dei 10 punti, che sono stati trovati dai presenti anche insufficienti a illustrare tutte le "pecche" italiane, non è stata presentata alcuna regola, a parte un generico appello alla legalità.

Quello che è marcio e che va cambiato non sono i partiti in se, ma quello che ne hanno fatto i cittadini dei partiti. Quando un cittadino comincia a fare ma soprattutto a vivere di politca, non è che diventa "politico" e basta, uno status, non esclude l'altro e quindi lo status di cittadino c'e' sempre a prescindere. Perché adesso si parla di "società civile" e "cittadini" come se finora i politici siano arrivati da marte e non dalla, appunto, società civile, dalla stessa società civile dalla quale ci illudiamo vengano fuori i futuri rappresentanti politici (onesti, seri, capaci, democratici, siiiii

Mi sembra proprio che ci si voglia nascondere la verità ed evitare di affrontare le situazioni nel concreto. E fino a che le cose continuiamo a portarle avanti cosi, di fatto in Italia non cambierà mai nulla, nascerà l'ennesima illusione sotto il nome di MO' VI MENTO e infatti le bugie non sono mai mancate. I partiti diventano SPARTITI e ognuno se la suona e canta come più gli aggrada, anzi, con la scusa di " un passo indietro, un passo di lato " se la ballano anche. Ed i cittadini saranno sempre fuori dalla scelta della musica e della coreografia, sono invitati solo ad applaudire perché "I partiti sono finiti! " e i colori. pure.


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