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Perché da fuori Verbania si preoccupano più di noi? - 18 Maggio 2020 - 16:23

Forse serve più distanza dai problemi per vederli nella loro complessità, sta di fatto che sembra che chi non risiede a Verbania veda meglio di molti verbanesi certe criticità, su cui proseguono i colpevoli silenzi di una politica che ancora oggi prova a distrarci inventandosi "nuovi progetti" per non rispondere o semplicemente distrarre da "vecchie" questioni.

5 , numero che far tornare non è stato semplice, ma do atto che ci sono riusciti - 21 Dicembre 2018 - 14:41

Nella foto di "grande humor" del sindaco , per arrivare a 5 hanno dovuto mettere un "ex". Forse era in municipio per firmare qualche contratto per la manutenzione che la sua ditta non ha smesso di fare nemmeno quando era assessore, forse era in zona per gli auguri, di fatto sono arrivati a 5, complimenti... o forse festeggiavano per i 5 anni di panettoni mangiati sulle spalle della città?

Etica , PD, e silenzi - 24 Gennaio 2018 - 13:57

E' tutto molto imbarazzante per tutti, tranne che per il Sindaco... e questo già ci dice molto. Anche i silenzi sono molto imbarazzanti.

La cattiva politica avvelena i pozzi - 16 Febbraio 2017 - 09:24

...ricevere insulti (e poi le scuse) davanti al proprio figlio, solo perchè fai il tuo dovere etico, non è il massimo. Poi sono arrivate le scuse il chiarimento e il brutto accadimento è diventata una bella lezione di vita. Alla fine capisco l'incavolatura, non capisco questa politica, di sicuro io non arretrerò d'un passo.

Come possiamo prevenire i problemi? ...si chiedono nel PD di Verania dopo i fatti di Arizzano - 24 Novembre 2016 - 09:08

Ho una notizia: i problemi vanno affrontati, non descritti a posteriori. Trovo francamente di cattivo gusto questa continua retorica del rimpallo delle responsabilità. C'è una maggioranza che amministra Verbania? è stata (anche in questo caso) chiamata ad affrontare un problema? ha fatto mancare il numero legale in Commissione? TUTTE RISPOSTE AFFERMATIVE. Allora oggi chieda scusa per l'inerzia e dica se vuole cambiare la modalità con cui affronta le tematiche cittadine.
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Zacchera e Marchionini: due facce della stessa "moneta" (da 80 €) - 30 Novembre 2015 - 14:25

perseverare è diabolico ... o masochistico
Il nostro leone (da tastiera) ha un compito etico ed epico: "Vuole solo farle capire che non sono e infallibile come credo di essere" (sic!) se lo dice lui/lei c'è da crederci... cioè un anonimo stalker politico ci informa di ovvietà: chiunque prende voti può fare politica!? che mi "onora" dandomi importanza!? Beh, anche meno onore, mi snobbi pure, non sentirò particolari mancanze :-) P.S. siamo ridotti come siamo ridotti (anche a dovere rispondere a persone che non hanno il coraggio delle loro idee e che si nascondono nei "NIK") , proprio perchè chiunque fa e ha fatto politica... non credo causerò grave danno io :-)

Corriere.it: Il Tar multa il sindaco anti slot-machine - 30 Marzo 2013 - 19:42

commento
boh, che zanotti sia l'artefice dell'ordinanza non toglie nulla al problema. l'articolo in questione è piuttosto chiaro, e non versa certo in favore del tar. il problema è molto serio, indipendentemente da zanotti o zacchera. che zanotti abbia affrontato questo problema fin dal 2005 depone a suo favore, non a suo demerito, indipendentemente dai risultati raggiunti. per me il tar, multando il comune per 1, 3 milioni di euro, anche se ben conosco i limiti dei tribunali amministrativi, non ha ben operato. doveva andare a sentenza e lasciare che il danno fosse stabilito da un arbitrato. è troppo facile sentenziare eludendo il problema, che esiste ed è molto grave. questo tar, pur restando nelle sue pertinenze, ha dato ragione allo stato, contro la collettività locale. certo, il danno, visto la legge, esiste. come esiste pure il danno denunciato implicitamente nel'ordinanza del comune. che poi la parte lesa devolva i danari in beneficenza è una beffa ulteriore, perché si tratta di una beneficenza a spese della collettività. la società in questione, che non nomino, la società ricorrente, dimostra di non voler capire. dopo aver avuto ragione, doveva rinunciare a questo risarcimento. solo così avrebbe avuto ragione, dimostrando di non prendersi gioco di un'intera città. ancora una volta il problema è etico e "deontologico", ma tanto chissenefrega,..viva l'italia, il paese dei furbi e dei pappafichi l'articolo del corriere dice anche questo: "Davanti alla deflagrazione del problema, il 30 maggio 2005, quando i soldi buttati nel gioco erano quintuplicati rispetto ai cinque anni prima, la giunta comunale di Verbania, allora di centrosinistra e guidata da Claudio Zanotti, giustamente convinto di avere la responsabilità della salute dei cittadini, decise dunque di mettere un argine sugli orari. Così da scoraggiare almeno la tentazione di tanti scolari di bigiare la scuola per andare a giocare alle macchinette. E fece un'ordinanza stabilendo che queste potessero essere in funzione soltanto dalle 3 del pomeriggio alle 10 di sera. Una scelta condivisa anche dall'opposizione che governa oggi la città con il sindaco Marco Zacchera" per una volta tanto, non si fa il solito giochetto di opposizione, si sposa la scelta, difficile, del sindaco precedente e si va avanti. io se fossi un cittadino di verbania andrei fiero di queste scelte! non ci vedo alcuna demagogia, alcuna strumentalizzazione, come alcuni denunciano sul blog, a meno che, chi la pensa diversamente, non è o un gestore di sale gioco, ovvero la società ricorrente il problema esiste e grava sulle spalle e sulle finanze dell'amministrazione locale!. bene ha fatto zanotti ad adottare l'ordinanza, bene ha fatto zacchera, cos'altro potevano fare? io, invito i cittadini di verbania, insieme ai gestori di sale gioco, a boicottare "qualcuno", indovinate chi? ps: le considerazioni di pedretti non fanno una piega. ma a pedretti dico ancora che chi amministra non sempre è tenuto a considerare la legittimità dei propri atti, quando questi rispondono a problemi di tale portata. altrimenti non c'è gioco, siamo impotenti e a forza di deleghe e di livelli amministrativi e politici, stato o governo o parlamento contro i comuni, non si va da nessuna parte. non sono i comuni a doversi adeguare allo stato ma lo stato ai comuni. e chi lo stabilisce che un sindaco, un sindaco eletto non con le leggi del 1931, ma con quelle ben diverse dell'attuale ordinamento locale non debba fare un'ordinanza simile? allora erano podestà, cavolo, podestà dentro una dittatura. oggi, le cose son diverse: i sindaci sono i governatori della città, molto più dei patetici governatori regionali! questo lo devono sapere sia lo stato, sia il tar sia i cittadini!
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