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Intra Suna andata e ritorno

qualche considerazione, qualche proposta, qualche osservazione e qualche domanda


Intra Suna andata e ritorno
Immagine 1
Oggi è una bellissima giornata e ho deciso di pranzare a Suna. Prendo la bici e parto da Intra, seguo la ciclabile , arrivo a Pallanza, vado a Suna. Pranzo al Circolo (dove si mangia bene e si spende poco). Al rientro mi accorgo che là dove parcheggiavano i bus oggi ci sono parcheggi enormi per auto. Immagine 2 Ieri in consiglio abbiamo preso atto che l'Amministrazione ha attinto 30500 euro dal fondo di riserva per pagare (non ricordo esattamente la definizione del Presidente di quella spesa...) tra le altre cose la segnaletica (intesa come pittura di strisce, così ho capito). Mi auguro fosse contemplata l'ipotesi di parcheggi a "spina di pesce" nell'area in oggetto, giusto per evitare di sprecare spazio.
andando più avanti mi viene in mente di quell'articolo de "La Stampa" del 9 Aprile in cui ci dicevano che non avrebbero più posizionato le barriere tolte per il costosissimo Giro d'Italia. Guardando i panettoni gialli sono quì che mi interrogo: ma non erano provvisori? quanto durerà la loro provvisorietà? sono a norma? Immagine 3
Proseguendo il percorso di rientro noto come gli orridi contenitori d'acqua spartitraffico siano sparpagliati un po' per la carreggiata e evidentemente vuoti e leggeri, per questa ragione tutt'altro che una sicurezza per chi circola su quella direttrice.Immagine 4Immagine 5Immagine 6

La mente vaga nel ricordo di come i soldi pubblici avrebbero potuto essere meglio spesi, non alle grandi spese, a quelle un tantino "secondarie", quelle che le persone dimenticano prima come i 50'000 euro dei "frontalieri con le ali" pessima idea del fantaztico Zappoli (per la cronaca assente anche ieri dal Consiglio per il quale dimostra un notevole disinteresse e il cui partito che lo esprime dimostra disinteresse per il disinteresse) o ai costi per coprire inutilmente la Roggia o anche solo ai costi per far mangiare i 4 gatti del mitico convegno sulle fantomatiche "buone pratiche".

Insomma, alla fine, almeno sistemate le barriere (ho imparato a chiedere il minimo del minimo), se non altro per non farle spostare dal vento.



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