Il blog con il giornale dentro

Una Giunta di male in peggio

Eppure, dopo i mille passi falsi, dopo il CEM , dopo tutto questo clima avvelenato che si basa sulla mancanza totale di confronto, chi sta nella stanza dei bottoni dovrebbe aver capito che le scelte importanti vanno discusse e condivise al massimo, perchè segnano il territorio per generazioni... ma Marchionini e i suoi se ne fregano e il PD tace. Tutto ciò sta diventando davvero eccessivo.


Una Giunta di male in peggio
Immagine 1
Mille volte l'ho detto e sempre lo ripeterò: senza un idea di futuro non è possibile amministrare bene. A Verbania oggi, si amministra "alla giornata". La cosa più inquietante è davvero l'imbarazzante silenzio dell'unico partito di fatto in Consiglio, che pur essendo in maggioranza non è in grado di incidere in nulla lasciando in mano a un soggetto evidentemente in "stato confusionale" una serie di scelte improvvisate , e che continua ad imbarazzare le istituzioni con le sue uscite inutili e rabbiose.

Oggi leggiamo questo articolo su "La Stampa", e già il titolo mi lascia basito: "...recuperare i terreni di fondotoce" , recuperare???

Beh, vi lascio all'articolo di Tiziano Auguadro che ci propone un punto di vista assolutamente interessante:

Il signor Manoni, non contento di gestire le due più belle spiagge del Lago maggiore e del Lago di Mergozzo,non contento di averle "inquinate" con le orribili casette e con numerose case di CEMENTO, dopo aver alzato la superficie della PIANURE ALLUVIONALE ritenta oggi con una audace sortita di riappropriarsi di un'area agricola storica (lasciata andare alla malora con malafede) e di farla diventare usabile ai fini turistici e in realtà per inquinare un'altra area della pianura di Fondotoce peraltro già compromessa dalle sue attività.Il tentativo fallito di alcuni anni fa di allestire il parco acquatico e nonostante l'altro tentativo di trasformare un'area adiacente alla zona umida in campo da Golf,tentativo fallito anche per l'intervento di numerosi cittadini riuniti in ProriservaFondotoce,tenta oggi di modificare un'area di sua proprietà caratterizzata dalla presenza di stalle e silos resti di archeologia agricola in un'ulteriore estensione dei suoi orribili campeggi. L'articolo parla di verificare la possibilità di "esondazioni".l'area si definisce PIANURA ALLUVIONALE E QUINDI OGNI INDAGINE è SUPERFLUA. Semmai indagherei su chi ha permesso la soprelevazione dei numerose zone dei campeggi Isolino e Continental con riempimenti atti a portare la superficie al di sopra della zona di esondazione.Molti credono che questa operazione sia logica ma quando il lago vede aumentare a causa delle piogge il suo livello le zone di esondazione permettono un aumento del livello del lago più lento e meno devastante per le zone rivierasche. Non sto a sottolineare l'importanza delle zone umide e di quello che dovrebbe diventare il Parco del fiume Toce perché gli argomenti dovrebbero essere conosciuti (dovrebbero!!)
Certo il signor Manoni è molto bravo a curare i suoi interessi ma gli amministratori non dovrebbero fermarsi alla superficiale analisi dei dati turistici anche perché il turismo,nel mondo,si muove per visitare le zone paesaggisticamente ed ecologicamente valide e,secondo me, lasciare al signor Manoni, ormai padrone di Fondotoce e dintorni,il destino di queste zone così importanti potrebbe diventare molto
controproducente.
La pianura di Fondotoce merita attenzioni diverse e gli amministratori non devono diventare complici di iniziative del genere,in realtà nel passato lo sono già stati…complici.
Spero che gli amici di proriserva e quanti ancora impegnati nella salvaguardia dell'ambiente mi leggano e si mobilitino.


Chissà se si parlerà di questa cosa almeno in Commissione Ambiente? tiro a indovinare: NO! ... che tristezza, stiamo perdendo ambiente , soldi, futuro e capacità di confronto per colpa dell'arroganza di pochi e dell'ignavia di troppi.

come è oggi Immagine 2
come potrebbe diventare Immagine 3



3 commenti  Aggiungi il tuo

Vedi il profilo di Maria Grazia Reami ottolini la piana di Fondotoce
Maria Grazia Reami ottolini
16 Settembre 2017 - 11:44
 
Ogni volta che arrivo a Fondotoce e guardo con tristezza infinita verso il campeggio, penso a quanto in passato è stato fatto per salvaguardare quella zona. Ce l'aveva segnalata il dottor Grimaldi, direttore dell'Istituto Idrobiologico, indicando nel campeggio un pericolo per la zona umida più importante del lago, da salvaguardare con ogni mezzo. Si rivolgeva al Consiglio del Museo, che essendo del "Paesaggio", aveva il compito di tutela con i mezzi a sua disposizione. Il Consiglio deliberò subito per una mostra fotografica dettagliatissima, con materiale forniito dall'istituto stesso, e si cominciò a sensibilizzare, informandola la popolazione. Poi cominciarono le sopraelevazioni della penisoletta, dapprima con bassi muretti, via via più elevati. Intervenne la Soprintendenza che per un po' riuscì a bloccare i lavori. Passò qualche tempo, il pericolo si ripropose e la mia classe, partecipando a un concorso regionale, fece una ricerca approfondita sulla zona alla quale allegò una raccolta firme fra tutti gli studenti delle scuole di Verbania per chiederne la definitiva protezione. Ci fu una partecipazione corale; firmarono moltissime classi con tutti i loro insegnanti e molti aggiungevano anche le firme dei genitori, e quando la Regione istituì la Riserva Naturale Speciale del fondo Toce o di Fondotoce, il distretto scolastico 55 (quello di Verbania) fu inserito tra i fondatori. Così protetta, pensavamo che ormai la zona fosse salva da ogni altra speculazione, ma passato qualche anno ci si accorse che ricominciavano a fervere lavori che divenivano via via più invasivi con imponenti movimenti di terra, con l'apertura di un'ampia strada, con la costruzione anche di manfatti in cemento (!!) in un luogo che ora sarebbe dovuto essere tutelatissimo e che ormai era compito delle autorità proteggere. Ma iniziarono condoni edilizi reiterati e probabilmente oggi tutto sarà perfettamente in regola. Comunque da Fondotoce si vedeva benissimo che in mezzo al canneto, là dove non sarebbe dovuto esserci che natura protetta di una bellezza particolare, era sorto un altro villaggio, quasi una nuova frazione della Città. Quando si cominciò a parlarne, si ottenne un risultato sorprendente: in mezzo al canneto, tra il campeggio e l'argine del canale fu piantata una lunga fila probabilmente di salici che ben presto cresciuti, ora costituiscono una verde barriera che copre perfettamante la visione del campeggio, forse un pietoso tentativo di nascondimento, che tuttavia senza rimediare a nulla,ha il torto di aver più o meno dimezzato, interrompendola, la visione d'insieme del canneto.
E ogni volta che supero il paese e guardo la bellezza del grande terreno con i suoi caratteristici silos che ancora ne sottolineano la vocazione agricola, così arioso, così bello, così rasserenante, penso con orrore che da troppo tempo si tenta di riempirlo con progetti che al momento vengono fatti passare per interventi di intelligente, moderno, doveroso, meritevole progresso, salvo piangere poi sulla devastazione della bellezza del paesaggio italiano quando i giochi sono fatti.
Vedi il profilo di Stefano Montani difendere la piana di Fondotoce
Stefano Montani
16 Settembre 2017 - 23:49
 
Condivido in pieno quanto scritto da Tiziano Auguadro; aggiungerei solo, in sintonia con quanto scrive Maria Grazia Reami, che c'è un aspetto paesaggistico di notevole pregio da slavaguardare. Oltre alla visione "dal basso", chi si reca (e ioi l'ho fatto assai recentemente) al belvedere di Montorfano ha una vista splendida sulla distesa verde di Fondotoce, con l'ansa e l'estuario del Toce ed il golfo Borromeo con le isole sullo sfondo, nonostante l'orribile ed inutilmente vuoto nuovo capannone costruito a ridosso della nuova sede dell'Agenzia delle Entrate. Penso che chiunque sia dotato di buon senso e sia scevro da appetiti personali non possa che condividere il fortissimo desiderio, diciamo la fortissima volontà, di salvaguardare ciò che resta di questo splendido paesaggio. Auspico quindi che al più presto si costituisca un comitato (chiamatelo poi come volete) in difesa della piana di Fondotoce e della Riserva Naturale.
Vedi il profilo di Stefano Montani difendere la piana di Fondotoce
Stefano Montani
16 Settembre 2017 - 23:49
 
Condivido in pieno quanto scritto da Tiziano Auguadro; aggiungerei solo, in sintonia con quanto scrive Maria Grazia Reami, che c'è un aspetto paesaggistico di notevole pregio da slavaguardare. Oltre alla visione "dal basso", chi si reca (e ioi l'ho fatto assai recentemente) al belvedere di Montorfano ha una vista splendida sulla distesa verde di Fondotoce, con l'ansa e l'estuario del Toce ed il golfo Borromeo con le isole sullo sfondo, nonostante l'orribile ed inutilmente vuoto nuovo capannone costruito a ridosso della nuova sede dell'Agenzia delle Entrate. Penso che chiunque sia dotato di buon senso e sia scevro da appetiti personali non possa che condividere il fortissimo desiderio, diciamo la fortissima volontà, di salvaguardare ciò che resta di questo splendido paesaggio. Auspico quindi che al più presto si costituisca un comitato (chiamatelo poi come volete) in difesa della piana di Fondotoce e della Riserva Naturale.



Per commentare occorre essere un utente iscritto
×
Ricevi gratuitamente i nostri aggiornamenti