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Una idea di speculazione positiva a Verbania? la butto lì... - 14 Settembre 2024 - 08:33

Una idea da sostenere
Renato, una delle rare teste pensanti a sinistra, avanza una proposta sensata da sostenere e approfondire. Condivido il concetto di "speculazione positiva" applicato a questa drammatica situazione. si parla di produzione in ambito alimentare e quindi non priva di valide prospettive economiche per qualsiasi gruppo interessato. In questa proposta il Comune giocherebbe un ruolo fondamentale nel rendere appetibile tale soluzione. Potrebbe concedere spazi periferici per la costruzione di una nuova fabbrica e nel contempo rendere appetibile l'acquisizione e la riconversione urbanistica "speculativa" dell'area attuale. Una risposta intelligente e alternativa a quanto proposto dal PD in consiglio comunale di bloccare qualsiasi alternativa alla destinazione industriale della attuale area ex Nestlè. Poi si può fare un discorso politico generale sulla assurdità di una economia di mercato che utilizza le risorse umane solo in virtù del profitto, sacrificando sull'altare di tale profitto, operai e famiglie. Ma questa è una analisi che non può prescindere da concetti storici che trovano l'origine nella Carta del Lavoro del 1927 , timidamente richiamata dall'art. 46 della Costituzione Italiana. E una persona intelligente come Renato sa di cosa parlo.

Una idea di speculazione positiva a Verbania? la butto lì... - 11 Settembre 2024 - 13:08

Re: dismissione Barry Callebaut ex Nestlè
Ciao Dario Azzini le parole sono importanti. Non è questione di redditività, perché il sito (ex Nestlé) un reddito l'ha sempre prodotto. E' semmai un a questione di margine. Ovvero puro guadagno. Gli azionisti di riferimento guardano i resoconti delle varie aziende di cui hanno il controllo. Ovviamente guardano solo il numerino finale e se quello non supera la linea oltre la quale i dividendi possono definirsi accettabili i sito diventa, in men che non si dica, di scarso interesse societario. DI questi si occupa la Holding che detiene circa il 40% delle azioni. L'anno scorso quasi 500 milioni di CHF di utile netto. DI COSA STIAMO PARLANDO?

Una idea di speculazione positiva a Verbania? la butto lì... - 11 Settembre 2024 - 06:45

dismissione Barry Callebaut ex Nestlè
Ho un legame storico con questo stabilimento e non sono l'unico a Verbania, i macchinari dismessi da Nestlè quando chiuse la falegnameria interna nel 1976 sono stati i miei primi macchinari e installai delle veneziane nel reparto di produzione, ho bei ricordi temo che il problema sia da imputare al sistema meglio detto sistema economico, quello che conta oggi e aumentare i ricavi per accontentare gli investitori, il prodotto oggetto della produzione non conta più, allo stesso modo le risorse umane sono considerate alla stregua di pezzi del sito industriali quindi cedibili e dismissibili, non c'è nessuna etica, e finchè non si mette mano a questa regola sarà sempre peggio esistono grandi aree attrezzate moderne in zona industriale al piano grande senza bisogno di costruirle se qualcuno volesse "SPOSTARE " la produzione per renderla più efficiente, ma la regola è sempre la stessa se scende la reddività gli investitori abbandonano poi si può dare la colpa a chi si vuole , alla politica che è assolutamente impotente da questo punto di vista e fa solo propaganda, ai sindacati che hanno poca leva perchè non sono piu "di moda" e perchè le proteste danno fastidio ai più all'Europa ? va cambiato il sistema oppure il mondo del lavoro diventerà un ricordo, le imprese stesse lo saranno. Ho gia vissuto le crisi in casa con Montefibre e ho insegnato ai miei figli a fare impresa autonomamente, sono a fianco dei lavoratori e mi auguro che si trovi una soluzione che salvi questa bellissima entità produttiva.

Albertella ha mentito? non stupirebbe, è un politico di lungo corso. - 8 Agosto 2024 - 10:06

Intitolazione scuola a Gino Strada
Nonostante la diversità di opinioni politiche ho sempre avuto una stima istintiva per Renato Brignone. Persona molto intelligente, capace in questo caso di sfruttare politicamente questa vicenda .Peccato lo faccia rivendicando il proprio "pragmatismo". Infatti tale vicenda si può interpretare in senso politico facendo volere ognuno i propri indirizzi ( scelta politica legittima quella del Consiglio di istituto che ha avanzato la propria proposta, legittima quella della giunta Marchioni che si è setta d'accordo e legittima quella della giunta Albertella che ha espresso disaccordo). Ognuno può legittimamente pensarla politicamente come vuole , giusto o sbagliato che sia. Detto questo c'è l'aspetto pragmatico e questo è regolato dalla Circolare ministeriale 313 del 1980 , la quale si richiama ad una Legge fascista del 1927, che udite! udite! non esclude la intitolazione a chi ha particolare meriti. Tale circolare è chiarissima e si evince che l'intitolazione di una scuola non è scelta autonoma della scuola ma deve seguire chiare procedure. Proposta del consiglio di Istituto , parere del Prefetto e della Giunta Comunale , invio al provveditore agli studi della provincia che lo invia al Ministero per il parere definitivo. Norme più complesse per intitolazione a morti da meno di 10 anni e per cambio di nome. si evince che la Giunta comunale dà solo un parere non vincolante e non può bloccare un bel niente come si cerca di fare intendere. L'autonomia scolastica non ha poteri decisionali in materia e non può un parere delle giunta inficiare una autonomia scolastica in materia che non esiste. Questa è la prassi che un "pragmatico" dovrebbe valutare. Giorgio Tigano

Di questi tempi... - 19 Marzo 2024 - 14:22

Tento anch'io
Per me vincerà il candidato con le iniziali TA. (si vince qualcosa?)