si
si - nei commenti
Tutti a Bergamo per il gorgoglio leghista ops, orgoglio - 30 Marzo 2013 - 19:42commentomeno politica o più consapevolezza? io capisco profondamente il disgusto, ma allontanarsi dalle scelte e delegare gli altri non farà sparire il marciume. Meno si partecipa e più basso sarà il quorum degli imbecilli per scegliere sopra le nostre teste. |
Moderni "Muzio Scevola" - 30 Marzo 2013 - 19:42commentoQuesto tragicomico caravanserraglio di pagliacci, parassiti,cialtroni, molti razzisti,qualche ladro,molti servi,il matrimonio celtico,il tricolore nel cesso,i terun, i negher,foera di ball,il dito medio,il gesto dell'ombrello, le pernacchie,il ce l'ho duro,il parlamento padano, la banca padana,,le zolle di Pontida,si sono inventati tre trovate da avanspettacolo di strapaese..la secessiun..il federalismooooo..la devolusssion, e ci hanno campato per due decenni alle spalle del cosidetto"popolo", ma sotto sotto anche i leader ridevano,ben felici di trovare qualche milione dim persone disposto a bersi tutto come l'acqua del dio Po e a rimandarli a Roma ladrona,a occupare poltrone come tutti gli altri! |
Incompatibilità a posteriori - 30 Marzo 2013 - 19:42commentoZacchera insegna: Il fratello semisconosciuto, una volta perse le elezioni e fuzzito in esilio sull'isola e non ha nemmeno onorato i suoi elettori. il fratello onorevole si è dovuto far fustigare dagli organi più alti della giustizia italiana (e dal suo ex fiero condottiere Fini) prima di scegliere il peggiore dei mali: affondare verbania. |
Grandi numeri dal futuro (*sondaggio) - 30 Marzo 2013 - 19:42commentoLeggendo la lettera aperta di Bernardino Gallo (segui il rimando nell'articolo stesso) si potrebbe dedurre che fossero circa 200 i parti annui a Domodossola e che sono intorno ai 600 quelli a Verbania Eppure io non credo nascano poco più di due bebé al giorno (2,19), in tutta la provincia. |
Grandi numeri dal futuro (*sondaggio) - 30 Marzo 2013 - 19:42commentoquando un bambino morirà durante il parto anche un Cota riuscirà a capire che non si può confondere un servizio essenziale con un costo da tagliare |