si
si - nei commenti
Chi di leghismo ferisce - 30 Marzo 2013 - 19:42commentoBella digressione. Bella escursione, Rocco. Spero anch'io che di Bossi non si ricordi nessuno tra un decennio. Ne son passati due, un ictus e un figlio Trota. Dati i risultati non ne sono troppo convinto, purtroppo. Non mi convince, nemmeno, quel "il debito è ricchezza". Mi sa di "la guerra è pace, l'ignoranza è forza, la libertà è schiavitù" di Orwelliana memoria. |
Ma e gli altri partiti? - 30 Marzo 2013 - 19:42commentoLuca, ma magari non si riferiva a noi?! |
Ma e gli altri partiti? - 30 Marzo 2013 - 19:42commentoLei suppone parecchie cose, e mi sembra che confonda le domande con le affermazioni. Parlare poi di "arrogarsi dei diritti" suvvia. Ho subito approvato il suo commento appena mi son potuto collegare, ma non riesco a risponderle nell'immediato. La ringrazio per esser passata a rispondere di persona. Ho riportato il commento sul suo stato Facebook così come me l'hanno riportato, e mi era sembrato si riferisse a noi, e anche in maniera offensiva, laddove io di offese non ne avevo fatte, né intese e ho anche ritenuto che alcune affermazioni necessitassero di un chiarimento. Sul resto le risponderò più tardi. |
Si canta e balla sul Titanic - 30 Marzo 2013 - 19:42commentoAnche in questo caso, come ovunque vi siano soldi pubblici, io direi che la chiave sia sempre la rendicontazione delle spese. Dove sono programmati gli investimenti? A chi? E quali sono i ritorni programmati, e infine verificati? Perché poi, su queste basi si può fare le pulci agli amministratori! |
Ma cosa è normale? - 30 Marzo 2013 - 19:42commentotraggo spunto da questo articolo per "segnalare" che la maggior parte delle associazioni di ogni "ordine e grado" ricevono finanziamenti dalle pubbliche amministrazioni sotto forma di contributi. la mia modesta esperienza mi porta a ritenere che questi contributi in realtà coprano forme di puro clientelismo. anche i patrocini. certo. e qualche volta, per non dire di frequente, "liberano" gli amministratori pubblici da operazioni a rischio. spesso il pretesto è che ci si affida a tali enti privati, (associazioni senza finalità di lucro) per i "vantaggi" che questo tipo di enti hanno. tra questi vantaggi i principali sono il mancato obbligo di pubblicazione dei bilanci e delle operazioni contabili, compreso l'espletamento diretto e "spedito" degli appalti, degli incarichi professionali, e, non potendo altro, delle assunzioni a tempo determinato, delle borse di studio. ripeto la domanda, per completezza, ma cosa è normale? |