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Una idea di speculazione positiva a Verbania? la butto lì... - 14 Settembre 2024 - 08:33

Una idea da sostenere
Renato, una delle rare teste pensanti a sinistra, avanza una proposta sensata da sostenere e approfondire. Condivido il concetto di "speculazione positiva" applicato a questa drammatica situazione. Si parla di produzione in ambito alimentare e quindi non priva di valide prospettive economiche per qualsiasi gruppo interessato. In questa proposta il Comune giocherebbe un ruolo fondamentale nel rendere appetibile tale soluzione. Potrebbe concedere spazi periferici per la costruzione di una nuova fabbrica e nel contempo rendere appetibile l'acquisizione e la riconversione urbanistica "speculativa" dell'area attuale. Una risposta intelligente e alternativa a quanto proposto dal PD in consiglio comunale di bloccare qualsiasi alternativa alla destinazione industriale della attuale area ex Nestlè. Poi si può fare un discorso politico generale sulla assurdità di una economia di mercato che utilizza le risorse umane solo in virtù del profitto, sacrificando sull'altare di tale profitto, operai e famiglie. Ma questa è una analisi che non può prescindere da concetti storici che trovano l'origine nella Carta del Lavoro del 1927 , timidamente richiamata dall'art. 46 della costituzione Italiana. E una persona intelligente come Renato sa di cosa parlo.

Come se nulla fosse? davvero? - 25 Ottobre 2017 - 21:16

Giunta..
La decisione circa la costituzione di parte civile da parte dell'amministrazione comunale è di competenza della giunta e non del consiglio. Come la giunta ha dato incarico al l'avvocatura di presentare querele, a maggior ragione, deve essere la giunta a dare mandato per la costituzione entro la data fissata per la prima udienza. In caso contrario potrebbe profilarsi un evidente danno erariale.

Come se nulla fosse? davvero? - 24 Ottobre 2017 - 23:11

costituzione di parte civile...
La giunta, in altri casi, deliberava di querelare, di costituirsi in giudizio, agire in giudizio etc direttamente senza coinvolgere il consiglio comunale. Quindi ora che c'è di nuovo. Il comune ha subito un grave danno d'immagine e danni morali, tanto è vero che il PM ha individuato come parti offese l'associazione amici degli animali ed il comune di verbania in persona del sindaco. Quindi il sindaco deve costituirsi parte civile e chiedere un cospicuo risarcimento danni al l'assessore che ha abusato del suo ruolo. Se non lo fa, è evidente un danno erariale, tale da essere segnalato alla corte dei conti.

Si, No e la fine della credibilità politica (a Roma e a Verbania) - 8 Novembre 2016 - 09:07

condivido
già sarebbe troppo bello se questo popolo di semianalfabeti leggesse (sic!) le 47 modifiche prima di prendere una decisione,ma invece, come al solito, ci si affida al "sapientone" di turno al bar ,dal partito,al capo clan ecc..mi riconosco in quanto detto da Zacchera,la costituzione si può modificare, a patto che si faccia una nuova Costituente di persone fuori dal Parlamento tenendo ben presente che l'attuale costituzione è stata siglata da diversi per darsi delle regole certe da rispettare

Si, No e la fine della credibilità politica (a Roma e a Verbania) - 8 Novembre 2016 - 07:06

si o no
Aggiungo che poiché si dovrebbe votare sull' approvare o meno un TESTO costituzionale questo testi e questi articoli ANDREBBERO CAPITI E CONOSCIUTI mentre nel quotidiano dibattito si parla poco o nulla del CONTENUTO, della forma, della chiarezza (o meno) della riforma che viene proposta al voto. Se i 47 articoli che si propone di cambiare fossero almeno letti dalla gran parte degli elettori, il 95% delle persone credo voterebbe NO perché - al di la delle intenzioni più o meno oneste - il testo finale è un guazzabuglio, vedi l'art, 70 che quando lo leggo a simpatizzanti del SI (l'articolo è passato da 9 parole a 436) non viene (quasi) creduto. Altro che semplificazione, risparmi e modernità... Una costituzione non è un "derby" come sostiene Renzi ma un testo che dovrebbe essere CONDIVISO il più possibile come fu nel 1947 e dopo una accurata preparazione non fatta dal governo in carica - qualunque esso sia - ma da una ASSEMBLEA COSTITUENTE di persone fuori del parlamento che sottoponga poi un testo coerente al giudizio dei cittadini.