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Progettazione dal basso?

Cosa è rimasto di agenda 21, della partecipazione, della progettazione dal basso?


Progettazione dal basso?
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Partecipare, in politica, è un verbo dal significato ambivalente. Può voler dire aprire e rendere permeabili le istanze del potere favorendo chi ne è escluso, oppure coinvolgere le popolazioni in decisioni che le rendono ancora più subordinate. Tutto dipende da come avvengono i processi di partecipazione.

C’è stato un momento in cui sembrava che la cittadinanza attiva potesse fare irruzione nelle segrete stanze del potere e innovare alla radice i metodi di governo. Era l’anno 1992, il luogo Rio de Janeiro, l’occasione la Conferenza su ambiente e sviluppo, il soggetto l’Onu, lo strumento l’Agenda per il XXI secolo ecc ecc. Attori istituzionali, economici del mercato, sociali, associazioni rappresentative degli interessi collettivi diffusi avrebbero dovuto sedersi attorno ad un tavolo e concordare al meglio le scelte della pianificazione strategica, le progettazioni delle singole opere di pubblica utilità e le modalità di gestione dei vari servizi pubblici. Cos’è rimasto di cotanti buoni propositi?

Gli strumenti principali usati dagli enti locali sono i Piani d’azione per l’energia sostenibile (Paes), i Contratti di fiume, i Piani d’Azione sugli Acquisti Verdi, i Programmi internazionali di educazione ambientale ed altre iniziative spesso cofinanziate dal programma europeo Life.

Fin qui un articolo non mio da cui ho attinto a piene mani, lo potete trovare integrale qui

...e a Verbania?
le buone pratiche sono state una conferenza imbarazzante che ci ha costretto a una interpellanza e una mangiata pagata dal comune;
Il Paes è stata una pura operazione di facciata, tanto è vero che le minoranze sono state escluse dal gruppo di lavoro;
...e gli orti civici? macchè, a Verbania proprio non si riesce...;
Nulla nemmeno sul fronte meno impegnativo e più dialettico della pianificazione della città per il futuro, le diverse proposte di discussione sempre rimbalzate

... Però vedeste come si scaldano questi giovani piddini per il referendum e per far vincere il SI. Se mettessero metà di quelle energie nel parlare di Verbania, nel partecipare alle Commissioni, nel lavoro per il funzionamento corretto degli organi istituzionali comunali, non saremmo quì a sperare che la magistratura si comporti coerentemente come ha fatto in altre zone di Italia con amministrazioni forse addirittura meno "furbette" della nostra.



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