Centraline idroelettriche, ambiente come "gioco" e zero coinvolgimento
ci scrive un affezionato lettore proponendoci alcune sue riflessioni e considerazioni, e con piacere lo ospitiamo
In questo caso, quello della centralina,la commissione del paesaggio comunale,si è espressa contro il progetto, prima della conferenza dei servizi (con la sola eccezione del sempre splendido consigliere Zappa NDR)..Mi chiedo se la commissione si sia riunita per il ben più devastante progetto che riguarda il Piano Grande di Fondotoce ,visto che la conferenza dei servizi per esaminare questo progetto si è già riunita nel mese di settembre. Credo che il problema che potrebbe creare questo progetto e la sua realizzazione sia enorme.NESSUNO SA NULLA: il signor Mazzi proprietario della ditta omonima , non sa nulla del progetto e una mattina si sveglierà con alle spalle della sua proprietà due belle costruzioni "sportive" palazzetto dello sport in stile Manoni. La sensazione è quella che consegue a quanto visto nell'ultimo consiglio comunale : nessuno sa niente sul problema Eden e una mattina si troverà davanti a casa un bel condominio. Ovviamente si fa per dire…ma. Il problema è forse conseguenza degli studi della nostra sindaca: SCIENZE UMANE E SOCIALI e UNIVERSITA' DI SOCIOLOGIA a TRENTO? MA CHE COS'è LA SOCIOLOGIA?Io un'idea ce l'ho.
Spero che gli organi competenti, scientifici e tecnici, analizzino e boccino un progetto che metterebbe la parola fine su di un'area di grande valore naturalistico e paesaggistico : legame geografico tra il parco della Valgrande e il fiume Toce territorio degno di diventare,con l'allargamento della riserva di Fondotoce, un'area naturalistica protetta di grande importanza per la biodiversità e per la conservazione degli ambienti umidi.
Spero che l'amministrazione comunale cambi indirizzo:SOCIALIZZARE è anche far partecipare la gente alle decisioni e condividere le
scelte aiuta chi amministra: far cadere le scelte dall'alto e nascondere addirittura i progetti futuri per la città è il contrario opposto.
Tiziano Auguadro
Ora un' altra riflessione più specifica sul progetto di intervento sulla piana di Fondotoce , sconosciuto ai più perchè per consuetudine pare che al Sindaco non piaccia far sapere le cose che ha in testa prima di averle realizzate o quantomeno definite... con un parallelo (forse azzardato, ma probabilmente nemmeno troppo) con la tragedia di Rigopiano.
Come sappiamo le tragedie legate a fenomeni naturali nel nostro paese sono frequenti e disastrose. Solo al manifestarsi di eventi
tragici l'opinione pubblica e la classe politica iniziano a parlare di prevenzione e di eventuali rimedi,tutto questo dura poco,molte parole e nessun fatto:alluvioni,terremoti frane,slavine…Un quotidiano oggi ricorda la tragedia di Rigopiano, per la quale oggi sono indagati molti amministratori e responsabili della sicurezza. Bastava adeguarsi al Piano regolatore e non sarebbe successo nulla. Tutti oggi ,dopo aver visto le immagini dall'alto del sito interessato dalla valanga,capiscono la pazzia di costruire e permettere il soggiorno a turisti ignari, in un posto così a rischio .Il giornale dice che il piano regolatore è stato ignorato per 18 anni.
Anche i fiumi meritano rispetto pensando a quanto è successo nel passato recente. Il Toce ha costruito con le sue alluvioni la pianura di Fondotoce, ha "saltato la foce e ora punta dritto sul campeggio Isolino,vista la massiccia sedimentazione avvenuta in riva destra e la sempre più forte erosione sul lato sinistro.Il pericolo aumenta visto il forte restringimento dell'alveo (20/25 % della larghezza del fiume)e con un piano regolatore che dovrebbe difendere una zona così fragile e pericolosa si mette in piedi un faraonico progetto da 25 milioni di euro che prevede un totale
stravolgimento dell'area oggi così bella paesaggisticamente e così importante per un ambiente assolutamente da proteggere.
Se dovesse succedere qualcosa di tragico,spero non accada,si piangerà sul latte versato e si cercheranno tra gli amministratori del passato i responsabili che hanno permesso l'evoluzione"dei campeggi" in residence dotati di piscine,pizzerie,strade con autobloccanti ,muretti di ogni tipo probabilmente costruiti pensando che bastino a fermare il Toce. Auguri
Tiziano Auguadro
1 commento Aggiungi il tuo
Piana del Toce
Italo
28 Dicembre 2017 - 10:57
Approvo completamente Tiziano e condivido le sue preoccupazioni:
a piano regolatore, l'area di progetto è un'area agricola, il fiume l'ha temporaneamente lasciata ma se la può riprendere facilmente in modo violento.
Anche il Tecnoparco è stato costruito in condizioni simili: i progettisti hanno pensato che rialzando il piano di campagna di un metro si fosse al sicuro, ma dati i continui allagamenti così non è stato. Ora l'Autorità d'Ambito del Fiume Po per proteggerlo dalle esondazioni del Fiume Toce ha progettato, finanziato (con soldi pubblici) ed appaltato la realizzazione di un lungo argine che attraversa la Piana, opera non ancora realizzata. L'opera non sarà in ogni caso in grado di evitare gli allagamenti perchè quando il livello del Rio Stronetta si alza, le condutture di smaltimento delle acque meteoriche raccolte nella piana non scaricano più e l'acqua si accumula nei piazzali, nelle strade e al pian terreno dei capannoni presenti: Il livello attuale del piano stradale è troppo basso.
I danni prodotti dagli allagamenti periodici sono stati ad oggi minimi, se confrontati con quelli che potrebbe arrecare il Toce in piena che esonda nella piana.
Italo
a piano regolatore, l'area di progetto è un'area agricola, il fiume l'ha temporaneamente lasciata ma se la può riprendere facilmente in modo violento.
Anche il Tecnoparco è stato costruito in condizioni simili: i progettisti hanno pensato che rialzando il piano di campagna di un metro si fosse al sicuro, ma dati i continui allagamenti così non è stato. Ora l'Autorità d'Ambito del Fiume Po per proteggerlo dalle esondazioni del Fiume Toce ha progettato, finanziato (con soldi pubblici) ed appaltato la realizzazione di un lungo argine che attraversa la Piana, opera non ancora realizzata. L'opera non sarà in ogni caso in grado di evitare gli allagamenti perchè quando il livello del Rio Stronetta si alza, le condutture di smaltimento delle acque meteoriche raccolte nella piana non scaricano più e l'acqua si accumula nei piazzali, nelle strade e al pian terreno dei capannoni presenti: Il livello attuale del piano stradale è troppo basso.
I danni prodotti dagli allagamenti periodici sono stati ad oggi minimi, se confrontati con quelli che potrebbe arrecare il Toce in piena che esonda nella piana.
Italo
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