il punto
il punto - nei commenti
Quando servono competenze è giusto fare spazio ai figli di...? - 7 Maggio 2013 - 20:37La bravura non é nel DNAGentile Tiziana , apprezzo molto il suo intervento con tanto di firma, così come ho molto apprezzato la telefonata fattami da Francesca Zanetta per spiegarmi il suo punto di vista. I tema non é se lei sia brava o no, il tema é perché lei? Io conosco pluri laureate , con attività di lavoro in ONG all'estero e contratti a termine con l'ONU che in fatto di imprese sociali, volontariato e quant'altro la sanno parecchio lunga. Oggi queste professionalità , senza parenti di peso , non sono considerate sul territorio. il mio pezzo voleva solo porre l'accento verso i meccanismi di scelta e selezione delle persone che la politica fa. Non ho motivo di pensare che la Zanetta sia meno che brava, ciononostante la politica che non giustifica in trasparenza le sue scelte , mi fa ribrezzo e per questo faccio ciò che posso per contrastarla. Se ci affidassimo al "DNA" per scegliere chi deve ricoprire ruoli di rilievo , tanto vale restaurare la monarchia. Cordialmente Renato Brignone |
Bozza di petizione per bloccare il CEM - 29 Aprile 2013 - 18:38Grazie EzioSe devo dirti come andrà a finire giudicando l'interesse delle persone al tema in oggetto in base al numero di visitatori della notizia , ti direi che saremo in tantissimi a sottoscriverlo. Ma scendere in piazza e mettere una firma e far valere il proprio punto di vista é altra cosa... Io sono comunque molto fiducioso. Grazie per la disponibilità ;) |
Una proposta politica seriamente innovativa? Eccola! - 30 Marzo 2013 - 19:42commentoSono oggettivamente in difficoltà ad esprimere un giudizio sulla tua proposta. Alla prima lettura mi son detto "ecco qualcuno che mette per iscritto quello che tutti i normali pensatori esprimono a parole". Alla seconda ho notato alcune parole che io avrei cambiato; alla terza (ed è il motivo per il quale tardo a rispondere) son iniziati dubbi. Provo a schematizzarli, anche se dovrei prima far mente locale per non scrivere in modo banale e confuso .. proviamoci. In primis non si legge il punto sul programma (per me assolutamente propedeutico ad ogni formazione di coalizione), non può esserci candidato sindaco di coalizione se non c'è un programma a monte condiviso (altrimenti non cambierebbe nulla col passato), non possono esserci liste "amiche" se non si individua il candidato sindaco, il sindaco non può indicare la sua squadra se gli assessori sono imposti dal partito. Secundis, nella mia visione se il sindaco è espressione della popolazione in quanto i voti lo rendono il migliore, la squadra è SUA espressione, in quanto il vero e unico responsabile dell'operato amministrativo è lui, quindi che sia libero di scegliere le persone di cui gode maggiore fiducia (già ora i partiti fanno troppo pesare il loro potere). Utopia sarebbe che il candidato sindaco si presentasse con già l'elenco della squadra che nominerà in caso di vincita (e li si vedrebbero i partiti scannarsi prima .. ma almeno sarebbero costretti ad accennare anche al programma da far poi piacere al candidato di coalizione). Tertiis, se noi mettessimo in gara tra loro anche 5/6 squadre di coalizione, contro 5/6 squadre dell'altra, otterremmo non uno "scontro" tra due eserciti contrapposti ma solo una guerra del tutti contro tutti perchè devo ottenere il massimo del risultato per il mio partito, a chi tolgo spazio poco importa .. e noi del centrosinistra in questo siamo maestri, cinquestelle che da anni combatte contro lo psiconano ha pescato quasi del tutto nel centrosinistra, Idv ha un'eterna crociata di rapina sull'elettorato del pd, Sel lo stesso e via dicendo; bisogna tornare allo "scontro" tra ideologie e sistemi, tra schieramenti, altrimenti sarebbe solo un'ennesima pace armata. Un'ultima analisi, sui tempi. Se ci si mettesse dua anni prima delle elezioni a parlare di nomi di sindaci, nomi di assessori, nomi di consiglieri, o si inizia una vera campagna elettorale di due anni (dio ce ne scampi) oppure sarebbero tutti nomi da buttare, bruciati e logorati sotto moltissimi aspetti. Ecco, questo è un pochino il mio caos mentale al tuo post, sarebbe utilissimo (a me in primis) continuare la discussione, magari in maniera strutturata ed allargata. |
Basito! - 30 Marzo 2013 - 19:42commentoCaro Alessandro, le tue sono parole piene di bunsenso! due sono i punti crucialo ora (a mio modesto parere): 1) che il centrosinistra non si carichi di spocchiosa arroganza facendosi forte di una presumibile facile vittoria alle prossime elezioni e quindi non sforzandosi di segnare il cambiamento necessario col passato (e non solo il recente passato) 2) che questa maggioranza sappia fare finalmente un vero atto di umiltà e servizio per il territorio e permetta alla città di salvare il salvabile, magari con una rivisitazione d'urgenza del PISU e l'abbandono del più sciocco progetto mai presentato in tempi normali e di crisi! questo sì (il punto 2) che potrebbe essere un atto sinceramente concreto per iniziare ad abbassare la conflittualità in città, il resto sono solo chiacchiere! |
Visto il mio errore nel precedente articolo, un piccolo approfondimento su politica e fondazioni - 30 Marzo 2013 - 19:42commentoNon ci siamo capiti (colpa mia), il primo progetto (amministrazione Zanotti) indicava una struttura che avrebbe chiuso una gestione in deficit se non ricordo male di circa 200 mila euro anno, il bilancio previsionale era molto serio e dettagliato. Con ciò ribadisco che il mio pensiero allora come oggi è che fossero spese assolutamente eccessive e fuori da una logica di concretezza per la nostra città, ma di sicuro era una spesa che riqualificava la città. il progetto attuale (amministrazione Zacchera) è assolutamente irragionevole e fantasioso dal punto di vista finanziario, non contempla spese reali quali (a solo titolo di esempio): indennizzo gestore Arena, abbattimento dell'attuale struttura, bonifica area e con tutto ciò non tocca zone in vero degrado di Verbania come piazza mercato. il mio post era incentrato sul domandarsi quali ragioni spingano una fondazione a co-finanziare un progetto che non serve alla città. Nel primo caso (teatro piazza mercato) si può non essere daccordo col progetto ma la riqualificazione urbana della città e il costo che la città avrebbe sostenuto erano evidenti; nel secondo caso (teatro zona Arena) il beneficio urbano è tutto da dimostrarsi e i costi reali rimangono una vera incognita da quì la mia domanda: quale logica muove le Fondazioni bancarie (nel nostro caso la Fondazione Cariplo)? e mi sembra che il "sole 24 ore" dia una risposta molto chiara. Spero di aver spiegato meglio il mio punto di vista. Grazie per il tuo intervento e per gli eventuali prossimi. |