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Una proposta politica seriamente innovativa? Eccola!


Una proposta politica seriamente innovativa? Eccola!

Dll'Eco Risveglio di oggi (che ringraziamo per la gentile concessione del pezzo), apprendiamo che la politica è già al lavoro (ma si sapeva) e che i gossip non sono portatori di novità sostanziali.Immagine 1Provo io a mettere in campo una proposta che spero diventi elemento di dibattito nei e tra i partiti (e movimenti e liste civiche). Da sempre penso che il metodo sia anche contenuto quindi ecco:


Le seguenti regole dovrebbero essere utili per palesare una sostanziale novità di approccio al modello elettorale, che troppo spesso premia ambiguità e atteggiamenti poco trasparenti. Questa novità è anche portatrice di un sistema volto a ottenere un triplice obiettivo positivo:


-primo, fare emergere le persone migliori;


-secondo, aumentare i margini di discrezionalità del Sindaco mentre contemporaneamente ne salda i rapporti con i partiti o movimenti di cui è espressione;


-terzo, coinvolge necessariamente un maggior numero di persone alla campagna elettorale.


Si individuano un numero di assessorati imprescindibili e condivisi (6/7) ed ogni partito/movimento individua le persone che ritiene migliori per ricoprire quelle posizioni. Si otterrà così un grande numero di potenziali amministratori che avranno molto interesse nel conoscere bene i temi che potenzialmente li riguarderanno direttamente e quindi si spenderanno per promuoversi con maggior cognizione di causa. A titolo esemplificativo, se la coalizione fosse composta da 5 soggetti avremmo potenzialmente 30/35 potenziali assessori che sarebbero molto motivati nel far campagna elettorale e sarebbero le scelte migliori dei loro partiti/movimenti. Nulla vieta che il singolo partito/movimento indichi un'unica persona, o comunque una sola persona a più ruoli, questa è una scelta interna alla formazione. La novità vera di questa modalità sarà quella che il candidato Sindaco vincitore delle primarie accetta di scegliere la sua squadra di governo con queste 3 semplici regole:




  1. gli assessori saranno numericamente rappresentativi delle forze politiche sulla base dei voti espressi dai cittadini;




  2. le persone scelte non potranno ricoprire ruoli diversi da quelli per i quali i loro partiti/movimenti li hanno candidati;




  3. il candidato Sindaco è libero di scegliere per un solo assessorato tra quelli individuati e condivisi, un nominativo a sua discrezione al di fuori della rosa espressa dai partiti/movimenti che lo esprimono, mentre per eventuali assessorati innovativi ha la facoltà di scegliere le persone che riterrà più qualificate.




Con questa semplice modalità ci si presenterà con molta trasparenza alla città e si avrà un grande impatto mediatico in quanto ogni dichiarazione rilasciata alla stampa potrebbe essere la dichiarazione di un futuro assessore. Si otterrebbe ovviamente un grande gioco di squadra e contemporaneamente una competizione positiva. Si responsabilizzerebbero i partiti nel fare in modo che scelgano e facciano crescere al loro interno le personalità migliori. Si darà al futuro Sindaco un ampio margine discrezionale nella scelta delle persone che riterrà più opportune per gli obiettivi e le modalità strategiche, e contemporaneamente verrà valorizzato il ruolo di partiti e movimenti.


In conclusione accettare questo tipo di regole significherà sostanzialmente 2 cose importantissime:




  1. un cambiamento sostanziale del modo di fare scelte politiche




  2. dare una risposta concreta alla richiesta di trasparenza




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2 commenti  Aggiungi il tuo

Vedi il profilo di Alessandro papini commento
Alessandro papini
30 Marzo 2013 - 19:42
 
Sono oggettivamente in difficoltà ad esprimere un giudizio sulla tua proposta. Alla prima lettura mi son detto "ecco qualcuno che mette per iscritto quello che tutti i normali pensatori esprimono a parole". Alla seconda ho notato alcune parole che io avrei cambiato; alla terza (ed è il motivo per il quale tardo a rispondere) son iniziati dubbi. Provo a schematizzarli, anche se dovrei prima far mente locale per non scrivere in modo banale e confuso .. proviamoci. In primis non si legge il punto sul programma (per me assolutamente propedeutico ad ogni formazione di coalizione), non può esserci candidato sindaco di coalizione se non c'è un programma a monte condiviso (altrimenti non cambierebbe nulla col passato), non possono esserci liste "amiche" se non si individua il candidato sindaco, il sindaco non può indicare la sua squadra se gli assessori sono imposti dal partito. Secundis, nella mia visione se il sindaco è espressione della popolazione in quanto i voti lo rendono il migliore, la squadra è SUA espressione, in quanto il vero e unico responsabile dell'operato amministrativo è lui, quindi che sia libero di scegliere le persone di cui gode maggiore fiducia (già ora i partiti fanno troppo pesare il loro potere). Utopia sarebbe che il candidato sindaco si presentasse con già l'elenco della squadra che nominerà in caso di vincita (e li si vedrebbero i partiti scannarsi prima .. ma almeno sarebbero costretti ad accennare anche al programma da far poi piacere al candidato di coalizione). Tertiis, se noi mettessimo in gara tra loro anche 5/6 squadre di coalizione, contro 5/6 squadre dell'altra, otterremmo non uno "scontro" tra due eserciti contrapposti ma solo una guerra del tutti contro tutti perchè devo ottenere il massimo del risultato per il mio partito, a chi tolgo spazio poco importa .. e noi del centrosinistra in questo siamo maestri, cinquestelle che da anni combatte contro lo psiconano ha pescato quasi del tutto nel centrosinistra, Idv ha un'eterna crociata di rapina sull'elettorato del pd, Sel lo stesso e via dicendo; bisogna tornare allo "scontro" tra ideologie e sistemi, tra schieramenti, altrimenti sarebbe solo un'ennesima pace armata. Un'ultima analisi, sui tempi. Se ci si mettesse dua anni prima delle elezioni a parlare di nomi di sindaci, nomi di assessori, nomi di consiglieri, o si inizia una vera campagna elettorale di due anni (dio ce ne scampi) oppure sarebbero tutti nomi da buttare, bruciati e logorati sotto moltissimi aspetti. Ecco, questo è un pochino il mio caos mentale al tuo post, sarebbe utilissimo (a me in primis) continuare la discussione, magari in maniera strutturata ed allargata.
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renatobri
30 Marzo 2013 - 19:42
 
considerazioni ragionevoli, il mio obiettivo è fondamentalmente quello di "obbligare" alla trasparenza, cosa che non è mai avvenuta anche nel centrosinistra. Contemporaneamente io credo che il ruolo dei partiti sia fondamentale, per questo regole condivise possono far emergere la loro funzione vitale per la democrazia, ovvio in tutto ciò almeno le linee guida di un programma sono un PRE-REQUISITO. La mia paura è che con la scusa del programma non si arrivi mai a discutere di regole, perchè gli "squali" della politica sanno bene come perdere tempo e figurare in estremis come "salvatori della patria". Discutiamone in qualunque momento, anche davanti una birretta



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