leggiamo sul sito di tele VCO che Francesca Zanetta è stata eletta come nuovo membro della Commissione Centrale di Beneficienza della Fondazione Cariplo.
In verità non amo essere sempre pregiudizialmente avverso solo perche sento sempre "odore di zolfo", quindi ho provato a fare una piccola ricerca in internet, ma non ho trovato gran che, che mi potesse far capire perchè la Zanetta e non altri.
Mi rivolgo quindi ai miei tanti ed affezionati lettori (che so non amano palesarsi ma che conto in grandi quantità): voi che ne pensate? Faccio male a sospettare che Verbania , il VCO, sia il più "italiano" dei contesti? dove le qualità più utili siano parentele e conoscenze?
Io sono stanco che queste cose vengano considerate "normali", ma non voglio nemmeno dire che tutto fa schifo, mi rendo quindi disponibile a tesi che dimostrino non già che la Zanetta sia la persona migliore per quel posto (cosa che comunque gradirei), ma che il "sistema" funzioni, che premi chi merita, che valorizzi chi è competente.
Siamo in un paese bloccato e presidiato da logiche che nulla hanno di trasparente, qualcuno può serenamente dirmi perchè anche in un contesto piccolo come il VCO queste pratiche siano così pervasive?
In attesa di risposte e ragionamenti che mi conducano a più miti e concilianti valutazioni dei fatti, rimango col mio latente e onnipresente sentimento di nausea nei confronti di questa incapace classe politica vecchia , scollegata con la realtà , autoassolutoria e moralmente ed eticamente corrotta.
Quando servono competenze è giusto fare spazio ai figli di...?
Mi chiedevo se fosse giusto contestare il fatto che la figlia di un politico (Francesca Zanetta) facesse "carriera" nelle fondazioni "benefiche" solo perchè figlia di ...?
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Competenze e capacita'.
Luciana Trivelli
7 Maggio 2013 - 20:07
Signor Brignone, io Le consiglio di ascoltare questa intervista http://www.teleossola.it/index.php?limitstart=147. Al minuto 17 trovera' una parziale risposta al suo quesito. Anche io mi ero posta una simile domanda (nel mio caso era piu' legata al progetto della centralina idroelettrica) e invece, guarda un po', e' tutta una questione di stimoli, ma soprattutto di capacita' e di avere i numeri, qualita' che risiedono nel DNA se ho capito bene ( ahime' non nel mio, ho gia' avvertito mio figlio di ridimensionare le sue aspirazioni.....). E se cio' non fosse abbastanza deprimente, non sono neppure riuscita a 'recepire' i segnali di serenita' e tranquillita' del senatore, anzi.... ;-) Buona serata.
La bravura non é nel DNA
renato brignone
7 Maggio 2013 - 20:37
Gentile Tiziana , apprezzo molto il suo intervento con tanto di firma, così come ho molto apprezzato la telefonata fattami da Francesca Zanetta per spiegarmi il suo punto di vista. I tema non é se lei sia brava o no, il tema é perché lei? Io conosco pluri laureate , con attività di lavoro in ONG all'estero e contratti a termine con l'ONU che in fatto di imprese sociali, volontariato e quant'altro la sanno parecchio lunga. Oggi queste professionalità , senza parenti di peso , non sono considerate sul territorio. Il mio pezzo voleva solo porre l'accento verso i meccanismi di scelta e selezione delle persone che la politica fa. Non ho motivo di pensare che la Zanetta sia meno che brava, ciononostante la politica che non giustifica in trasparenza le sue scelte , mi fa ribrezzo e per questo faccio ciò che posso per contrastarla. Se ci affidassimo al "DNA" per scegliere chi deve ricoprire ruoli di rilievo , tanto vale restaurare la monarchia. Cordialmente Renato Brignone
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