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Rappresentanze - 30 Marzo 2013 - 19:42

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Concordo, se prendiamo come bazzecole questioni di regole solo perchè sono semplicemente afferenti alle elezioni studentesche, se ci barrichiamo dietro al sono solo cose da ragazzi, ecco che un rappresentante degli studenti vince le elezioni promettendo dura battaglia per più posti per poter fumare in luoghi pubblici. Ma ci rendiamo conto che questi ragazzi hanno già (o poco meno) l'età per votare le "elezioni dei grandi????", che se non interveniamo con valori veri e vere lezioni di impegno, poi avremo adulti incompleti, leggeri e impreparati alle richieste della società? continuiamo a dire che giovane è meglio, l'unica salvezza per la situazione attuale sono i giovani (per risolvere i problemi del lavoro, per quelli della politica, per la società tutta) e poi non facciamo nulla per formare dei giovani cittadini degni delle responsabilità che vogliamo affibiare loro. Dovremmo fare un vero esame di coscienza ed iniziare una vera rivoluzione del mondo della scuola, che non pretenda solo di salvare lo stipendio di una marea di docenti ma che inizi a pretendere da loro anche un vero impegno per il mestiere che fanno: insegnare a diventare adulti, magari anche preparati; altrimenti mi andrebbe bene anche la gelmini, tutti a casa tanto per molti di loro se ne può fare volentieri a meno.

Grandi numeri dal futuro (*sondaggio) - 30 Marzo 2013 - 19:42

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la mia prima figlia e nata velocissima il tempo di arrivare a domo 10 km entrare in sala parto e farla nascere se dovevo andare a verbania con i solo 30km la faccevo in macchina a fondotoce, sono in attesa del secondo figlio dovro' spiegargli che ci vuole tempo ad arrivare a verbania perche' nellle ore di punta da gravellona a verbania ci vuole mezzora come ridere perchi la strada la fa tutti i giorni e una nascita non la programmi ne decidi tu quando andare in ospedale e a che ora far nascere tuo figlio se fosse cosi semplice problemi zero per tutte le partorienti e intanto ultimamente aumentano i bambini morti chissa come mai complimenti se la donna di max blardone va a varese a partorire e' perche lei la stanza riservata se la puo' permettere noi non siamo tutte donne di personaggi famosi che paragoni schifosi e inutili

Chi di leghismo ferisce - 30 Marzo 2013 - 19:42

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eewee, i terun sono relativi. otre l'equatore, il mondo è rovesciato, il caldo sta a nord, il freddo a sud. pertanto, dipende da dove passa l'equatore, e di quale equatore si tratta. se questi sta tra parigi e berlino, allora chi sta peggio sono gli opposti, il sud europeo, a sud, il nord europeo, a nord. scherzi a parte, più si è lontani da quell'asse è più terun si è. lo sono gli irlandesi, l'inghilterra del nord, la scozia, l'islanda. gli antipodi, "meridionali" a questi, non li nomino, son fin troppo noti. ma non è una questione banale: il reale è razionale e il razionale è reale; meglio, la quantità è qualità, seguendo in entrambi i casi hegel. alla decadenza economica sempre si accompagna quella civile, e viceversa, nel breve e nel lungo periodo; oltre queste "durate" non sappiamo, né possiamo dire. ma se il sociale è il welfare, siamo a posto. su questo, credo sia meglio dire, anche uscendo dal tema, ma forse no, che l'articolo 18 è il "problema" vero. la crisi europea, quindi la lega nord italiana o svizzera, è crisi politica, non economica. si risolve con la politica, non con i tecnici. imporre il pareggio di bilancio anche nella costituzione, nel patto sociale, è follia pura: in soldoni, vietato indebitarsi, dunque vietato crescere. il debito è ricchezza, è sempre stato così. in cambio di un sociale "stabile", uno stato svaluta, e i conflitti divengono monetari, non sociali. ma questa europa non comprende. ognuno difende il suo piccolo paradiso. i padani dai meridionali, gli svizzeri dagli italiani. gli europei dagli africani. il razzismo è anche questo, il razzismo è conservazione, implosione. ma il razzismo è natura, non meravigliamoci. anche la cultura è natura. anche il digiuno. allora, esistono fenomeni naturali di varia specie e vario segno. il digiuno è un resistere, una varianza imprevista, un progresso. la cultura, l'idea, l'utopia; quella, in particolare che predica l'opposto del razzismo, la tolleranza e la condivisione, è cultura, è un opporsi, è un digiuno. ogni progresso, pur nel concreto ambito di natura, benché sia un resistere, il resistere di un progetto, di un movimento, avanza nella direzione dell'umanità, quella vera. noi siamo i nostri progetti, i nostri sogni. e questo noi, questo essere collettivo è bene, se comprende che il bene non è l'economico, il bene è il sociale. e poiché tutto è natura, allora tutto, direi io, è culturale, dipende solo da noi. di bossi o di bignasca, passato un decennio, non si ricorderà più nessuno. di questa natura, un giorno, spero, ci libereremo. ma non sarà facile alla prossima:-)

Ma e gli altri partiti? - 30 Marzo 2013 - 19:42

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Riporto qui il commento della signorina Sara Scalia su Facebook in merito a questo articolo: "Un blog di 3 trombati dalla politica si chiede perché la Lega a Omegna ha speso i soldi per mettere fuori un CARTELLONE GIGANTE!.. ammazza che argomentone Per la cronaca: uni sceglie si far campagna elettorale come crede, quel manifesto costa 60 euro..ed è esposto dal 26 aprile.. CONTINUATE A SCRIVERE CAZZATE,BIGOLI!" Ma l'ha letto, la signorina in questione, l'articolo che ho scritto? Ne ho fatto forse una questione dei soldi spesi dal partito cui è affiliata? Si è documentato su chi io sia? Mai fatto politica attiva, se vogliamo escludere i tempi dell'autogestione al liceo. è esposto solo dal 26 aprile? Da soli quattro giorni? Accidenti che visibilità enorme che ha se a me sembra di averlo visto da molto più tempo. Bravi. Ecco, questo è il senso del mio articolo: bravi quelli della Lega. se poi ci riescono con _ 60, ancora meglio. Le risparmio ogni battuta sui finanziamenti e la necessità di "diversificare i portafogli azioni con Buoni del Tesoro della Tanzania", sarebbe troppo facile. Il senso del mio articolo signorina Scalia, glielo spiego meglio, non è sapere quanto ha pagato la Lega di Omegna quel cartellone, né da quanto è stato esposto. La campagna elettorale, come lei ha giustamente detto, si fa come meglio si crede (nei limiti della legalità, ca va sans dire) e la mia domanda - da esterno della politica ma addentro al mondo civile - era proprio capire come l'hanno fatta gli altri partiti, e valutare il risultato è il senso del modo scelto dalla Lega. p.s.: i bigoli sono una pasta vicentina, buonissima. L'ha mai assaggiata?

Grandi numeri dal futuro (*sondaggio) - 30 Marzo 2013 - 19:42

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Parlo da ex medico dell'ospedale di Verbania, Ginecologo ormai in pensione. La mia opinione può quindi essere considerata di parte, ma i fatti sono questi:1- a Verbania lo scorso anno sono nati circa 650 bambini 2- la distanza non è mai 1 problema quando fa comodo, tanto è vero che c'è chi sceglie di andare a partorire altrove e non se ne preoccupa affatto (tra gli altri la compagna di Max Blardone, ossolano, ha scelto di partorire a Varese, non a Domo nè a Vb) e per anni in passato si andava da Cannobio a Premosello per esempio. La distanza diventa 1 pretesto quando si vuole esaperare il problema, ma allora dirò che ci sono casi (1 massivo distacco di placenta x ex.) in cui anche l'ospedale sotto casa può non essere sufficientemente vicino. Chiaro che 1 parto fisiologico può avvenire ovunque, ma la complicazione può esserci sempre.3- per quanto riguarda i numeri minimi dei punti nascita basta guardare il piano sanitario regionale, dove si dice a chiare lettere che quelli con un n^ di parti inferiori a 500 vanno chiusi, e questa affermazione è presente anche nelle linee guida della SIGO (Società Italiana Ginecologie e Ostetricia): è dimostrato che nelle piccole realtà il rischio è maggiore, non per i parti fisiologici, ma per le emergenze che sono più facilmente affrontabili e risolvibili quando il numero degli addetti è sufficiente e garantisce l'allestimento rapido di una sala operatoria. Qualcuno si è mai chiesto quante persone ci vogliono per tenere in funzione un reparto che deve funzionare h24? Provate a fare i conti solo sul personale medico e ostetrico (l'ostetrica è quella figura professionale che materialmente aiuta la donna a partorire): tra ferie, riposi,smonto notti ecc . se qualcuno è pratico di turni lo capisce subito che ci vuole un sacco di gente. Sarebbe meglio avere un unico ospedale che funzioni bene piuttosto che 2 nessuno dei quali è in grado di offrire un servizio ottimale. Certo se questo ospedale fosse ubicato in una zone il più possibile baricentrica sarebbe meglio e Gravellona (non Piedimulera) sarebbe stao l'optimum, equidistante dal Cusio, dall' Ossola e dal Verbano e ben collegata tramite l'autostrada, ma la razionalità non è di questo mondo..