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Finalmente un' idea! - 4 Maggio 2016 - 15:45

domanda
Non capisco come funzionerebbe. Come potrebbe convivere con una rassegna musical-teatrale una rassegna fissa theatre food??

Finalmente un' idea! - 4 Maggio 2016 - 12:58

per Paolino
Gentile Paolino, se si riferisce alle città del Gusto della scuola di cucina del Gambero rosso mi sembrano qualcosa di un po' diverso. A Torino sono 300 metri quadrati con una sala da 80 posti. Sono nati come luoghi per laboratori e piccoli eventi degustazione. Poi c'è Eataly o altre catene di vendita che hanno anche spazio per eventi. Il concetto che ho proposto è diverso. Al centro c'è l'arte e la cultura, ma proposta e inserita con collegamenti culinari ed enogastronomici. Faccio un esempio se si propone un'opera di Shakespeare, si allestiscono degustazioni, cene, mostre, educational, convegni, presentazioni di libri su cosa si mangiava nella Verona di Romeo e Giulietta. L'idea è: non vado solo a sedermi a teatro, ma il teatro è un pretesto per affrontare un percorso culinario-culturale singolare che può iniziare giorni prima e proseguire dopo le rappresentazioni (e può essere fruito anche da chi non vuole vedersi Shakespeare). una sorta di storia vista dal buco della cucina. Come scritto può non funzionare, andrebbe testata con studi di settore, ma non sono a conoscenza di analoghi "Food Theatre"

Piccola "analisi politica" - 3 Maggio 2016 - 19:12

in realtà
la mia impressione è che i partiti,un paio in particolare,siano all'insegna del "tutti per UNO". per motivi a me ignoti migliaia di persone impegnate a vari livelli in politica,si adoperano per umiliare la propria indipendenza e libertà di pensiero,al fine di assecondare gli interessi di UNO. abbiamo esempi a tutti i livelli,e nel nostro piccolo decine di persone che da un paio d'anni preferiscono passare per fessi (quando va bene) per assecondare i voleri e gli interessi di una sola persona,completamente scollegati da quelli generali. ma perchè??

Piccola "analisi politica" - 3 Maggio 2016 - 19:03

gli spazi della democrazia
Il Gruppo Consigliare PD così come strutturato, in un unico "pachiderma" in cui si comprimono posizioni politiche anche molto diverse, che devono trovare una sintesi forzata nella voce unica del capogruppo era per me una gabbia in cui non ritenevo di poter essere utile alla Città. Credo che “gabbia” sia anche per il PD stesso, una strutturazione monolitica non funzionale alla propria stessa politica, che, menomale, non è monotona e appiattita, ma, in molti consiglieri e attivisti, viva e variegata, attenta, critica e costruttiva. Specie nell'ultimo anno, non ho sentito lontananza dalle prese di posizione del PD, purtroppo solo in parte emerse in consiglio comunale, anzi. Con l'attuale gruppo di segreteria cittadina, di cui condivido spesso la visione politica, spero di continuare ad avere un buon rapporto a prescindere dal distacco dal gruppo consigliare. Il reale problema sono alcuni aspetti della Gestione del Mandato del Sindaco e della sua Giunta, la necessità di un confronto e condivisione di scelte operative e di indirizzo politico, nonché una gestione più attenta della forma amministrativa. Il Post di Brezza poi, potrebbe andare bene anche per i positivi contrasti politici tra le decisioni unilaterali del Sindaco e le diverse scelte colletive assunte dal partito democratico, vedi Casa della Gomma, Forno, ecc ecc.. Giordano Andrea Ferrari

Un po' per ridere un po' demoralizzato... - 27 Aprile 2016 - 22:16

Concesso...
anche se è una risatina amara, a spese dei poveri cittadini verbanesi.