La stampa che non aiuta a comprendere ma soffia sul "fuoco del banale"

Un paio di articoli sulla stampa locale on line che ci comunicano indirettamente quanto affrontare con superficialità le questioni sia un atteggiamento diffuso. Spiace però di più quando chi banalizza o semplifica eccessivamente siano coloro che dovrebbero aiutarci a capire.

  
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Così ho commentato un pezzo di Ronchi su Verbaniamilleventi: Francamente, tra quanto scritto in premessa: “… basta il semplice accenno di soddisfazione per qualcosa di positivo in città, per scatenare tra politici e sul web polemiche con reazioni immediate e accanite di segno opposto… ”, e i commenti poi riportati, servirebbe sapere quali siano i commenti che fanno capo a politici, altrimenti sembra che chiunque è in opposizione a Marchionini e alla sua Amministrazione abbia solo “poveri argomenti”, e non mi sembra proprio sia così. Direi un pezzo un po’ banale e semplicistico se mi passate l’osservazione critica.

La stessa testata oggi rincara la dose sulla stessa (legittima) linea editoriale con questo pezzo, e si spiega (giustifica) con queste ragioni (a commento del mio commento) : Le critiche vanno accettate, ci mancherebbe altro. Ci permettiamo solo di aggiungere che molti in giornata hanno dimostrato di non pensarla allo stesso modo e che il pezzo è apparso certamente meno “banale e semplicistico” a tante persone che lo hanno forse cortesemente degnato di qualche riflessione più approfondita e non di parte …

E' un po' come se io scrivessi e argomentassi un pezzo dicendo che i politici sono tutti ladri e mi compiacessi dei numerosi "like" che dovessi ricevere. Da un buon giornalismo mi aspetto di più, innanzitutto mi aspetterei che distinguesse tra commenti di politici (facendo i nomi) e tra commenti di cittadini... anche perchè dire che ai cittadini piace o non piace in base a commenti senza "paternità" non ha alcun significato, chi ci garantisce che apprezzamenti o deprezzamenti non arrivino da parti politiche? per questo è importante la fase di rappresentanza, perchè aiuta a capire le ragioni e gli argomenti e non induce all'errore di considerare il "Mario Rossi" di turno un normale cittadino quando era ed è un sostenitore accanito del Sindaco Tizio o Caio.

Tanto sarebbe più corretto un lavoro più impegnativo in cui un giornalista identifica i temi caldi (crematorio, parcheggi, spese contro i pareri dei dirigenti, o genericamente il modello di gestione della città in questi anni) e chiede commenti su quelli alle parti politiche , e lì si che hanno senso i commenti aperti delle persone (pur sapendo che tra i commentatori ci sarà di tutto) , ma L'articolo così costruito avrebbe opinioni con una chiara paternità.

Se le testate giornalistiche non chiedono al Vicepresidente della Provincia conto di alcune sue dichiarazioni, non chiedono alla Presidenza del Consiglio conto del suo agire (che in tanti ritengono parziale) , non fanno approfondimento su temi che costano tanto alla città, ma soffiano sul fuoco della banalità, cosa dobbiamo aspettarci?

A Obama hanno dato il nobel per la pace "sulla fiducia", al Cem un premio sull'architettura probabilmente per il guscio e non per le poltroncine e per l'organizzazione degli spazi interni... e allora?

Una delusione la superficialità dilagante, pazienza. Leggi QUI il post completo