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Forse ho parlato troppo presto... che fine hanno fatto le nuove spiagge?

Sono molte le cose che si devono considerare quando si progetta (qualunque cosa), soprattutto un opera pubblica. Lo abbiamo visto col CEM (ANCORA FUORI NORMA) , lo vediamo con le ciclabili, coi parcheggi ... oggi lo vediamo con le nuove spiagge (quelle vecchie assegnate in modi criticati da assessori in carica) sparite con una giornata di pioggia intensa.


Forse ho parlato troppo presto... che fine hanno fatto le nuove spiagge?
Immagine 1
queste sono le immagini della nuova spiaggia ai 3 ponti dopo una pioggia intensa.Immagine 2Immagine 3 Immagine 4Nel sottotitolo faccio riferimento a cosa diceva l'oggi Assessore Rabaini dell'assegnazione della spiaggia alla "beata giovannina", che mi piace ricordare ogni tanto perché simbolo del modello politico imperante: cambiare come cambia il vento perché per la politica imperante la coerenza non è un valore.
Siccome mi ero speso con parole positive (vedi qui) sulle nuove spiagge (oggi allagate), può essere utile proporvi questa riflessione che pubblico così come l'ho ricevuta. Buona lettura:

Anche in questo caso il problema di fondo non è stato risolto, è il livello del lago il limite che decide se le spiagge possano esistere e oggi in pieno Luglio un innalzamento del livello del lago cancella metà della nuova spiaggia dei tre ponti.
Non bastano le reiterate ma inutili lamentele dei sindaci del Lago Maggiore, per risolvere il problema bisognerebbe mettere a confronto chi dalle acque del lago trae profitti. Prima di tutto l’ENEL che con l’acqua raccolta nei 32 bacini artificiali con una capienza minima di 500.000 m3, per un totale di 550 milioni di metri cubi produce energia elettrica. Si ricorda che i bacini artificiali sono fondamentali per la laminazione delle piene e questa quantità d’acqua è in grado di far innalzare di 2.50 metri il livello del lago.Non conosco i dati della vicina Svizzera ma occupando la metà circa del bacino imbrifero del lago penso trattenga negli invasi la stessa quantità raccolta nel bacino italiano.
E’ innegabile il valore dato a questo utilizzo: produzione di energia elettrica e laminazione delle piene.
Al secondo posto degli utilizzatori delle acque del lago ci sono i consorzi irrigui: irrigazione dei coltivi attraverso i canali irrigui come il Regina Elena,il Villortesi e il Naviglio Grande.
Anche questo utilizzo è necessario ed importante.
E veniamo all’attività considerata piu’ importante del nostro territorio: il turismo.
Mantenendo il livello del lago alla quota attuale le spiagge naturali non esistono. Se poi eventi alluvionali come quello attuale si verificano in piena
estate i danni sono gravi.
Nel momento storico in cui inizia “il turismo spaziale” i soggetti che utilizzano l’acqua del lago non riescono o non vogliono mettersi d’accordo per mantenere il livello del lago piu’ basso di quello attuale e mantenerlo stabile, nonostante difficoltà innegabili.
Per arrivare a questo risultato scriveva il prof. Luigi Barbanti dell’istituto Italiano di Idrobiologia:
- revisione ed adeguamento delle norme riguardanti la regolazione idraulica del lago,con particolare attenzione alle situazioni riscontrabili nell’imminenza di evento pluviometrici di maggiore intensità.
-gestione attenta dei bacini idroelettrici…omissis
-creazione di una rete di stazioni ,uniformamente distribuite sul territorio per la raccolta in tempo reale di informazioni sull’entità dell’afflusso meteorico e del deflusso e prevedere con l’ausilio di adeguati modelli matematici le fluttuazioni del livello del lago.

E’ peraltro evidente che l’annoso problema delle spiagge dimostra ,se ce ne fosse bisogno, che l’attività Turistica è secondaria rispetto a quelle precedentemente descritte,utilizzo per la produzione di energia elettrica e agricoltura, la mancanza di spiagge frequentabili è un limite che avrebbe dovuto essere superato prima della “costruzione”di nuove spiagge ,oggi allagate.

Auguri
Tiziano auguadro




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