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Parenti serpenti in Cusio - 30 Marzo 2013 - 19:42

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Sarebbe incredibile dopo i manifesti di gloria sui soldi portati dalla regione al centroeventi, ma concordo, c'è chi vive di titoli, oggi è così e domani vedremo.

Corriere.it: Il Tar multa il sindaco anti slot-machine - 30 Marzo 2013 - 19:42

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La cosa positiva di questo articolo è che ho appreso con piacere che tutto il consiglio comunale era concorde nel limitare gli orari di attività di queste macchinette mangia soldi. Spiace però che la legislazione in merito sia del livello citata nell'articolo. Avevamo fino a poco tempo fa in consiglio sia un onorevole che un senatore (oggi solo un senatore), che hanno firmato leggi "importantissime" come il condono fiscale, il legittimo impedimento, il "porcellum" elettorale ecc. ecc. Ma sui temi socialmente rilevanti nulla! beh, per dirla tutta sul gioco d'azzardo mi sembra di ricordare che i nostri illuminati qualcosa l'abbiano detta: "vogliamo un casinò sul lago Maggiore!". Comunque, a parte le recriminazioni sul recente passato, stavolta solidarizzo appieno col Sindaco!

Corriere.it: Il Tar multa il sindaco anti slot-machine - 30 Marzo 2013 - 19:42

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Trovo - credo d'essere d'accordo con te in questo, quindi - ridicole le pubblicità sui super-alcolici con la voce sommessa che alla fine dice "bevi responsabilmente" o quelle sull'enalotto con la musichetta rifatta su "Son un italiano" con alla fine la vocina che dice "gioca il giusto". Trovo ridicolo non applicare intelligenza - ovvero: discernimento, capacità di intendere e distinguere - e confondere il poker con le slot machine, perché il primo un gioco che può magari svuotare il tuo conto in banca e che è stato dimostrato (con RMN cerebrali ed EEG in real time) attivare alcune zone comuni a quelle della ludopatia, ma che è piuttosto paragonabile agli sport estremi e con questi condivide la necessità di sviluppare un'abilità specifica, mentre le seconde sono programmate per dare sempre meno soldi di quanti ne hanno ingoiati. L'ipocrisia, sì, c'è. Quindi non si deve iniziare da nessuna parte? La pubblicità per il fumo è stata vietata. Nei locali pubblici non si può fumare, e questo ha ridotto il consumo. è stato un male? Forse per i produttori, ma per gli usufruitori, penso di no.

Corriere.it: Il Tar multa il sindaco anti slot-machine - 30 Marzo 2013 - 19:42

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il sindaco zacchera, non è l'ultimo venuto, e se il consiglio concordava col sindaco allora c'è poco da dire: hanno fatto benissimo sapevano che avrebbero incontrato forti resistenze. la resistenza al tar è stato un gesto coraggioso che premia l'intero consiglio son soldi spesi molto bene chi utilizza queste forme di entrata, anche se lecita, ha il diritto di opporsi ad un'ordinanza, così la comunità per motivi opposti speriamo che servi, questo caso, per sollevare il problema: lo stato non può drogare i suoi cittadini, questo non è antiproibizionismo, queste sono forme di coercizione di massa.

Corriere.it: Il Tar multa il sindaco anti slot-machine - 30 Marzo 2013 - 19:42

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boh, che zanotti sia l'artefice dell'ordinanza non toglie nulla al problema. l'articolo in questione è piuttosto chiaro, e non versa certo in favore del tar. il problema è molto serio, indipendentemente da zanotti o zacchera. che zanotti abbia affrontato questo problema fin dal 2005 depone a suo favore, non a suo demerito, indipendentemente dai risultati raggiunti. per me il tar, multando il comune per 1, 3 milioni di euro, anche se ben conosco i limiti dei tribunali amministrativi, non ha ben operato. doveva andare a sentenza e lasciare che il danno fosse stabilito da un arbitrato. è troppo facile sentenziare eludendo il problema, che esiste ed è molto grave. questo tar, pur restando nelle sue pertinenze, ha dato ragione allo stato, contro la collettività locale. certo, il danno, visto la legge, esiste. come esiste pure il danno denunciato implicitamente nel'ordinanza del comune. che poi la parte lesa devolva i danari in beneficenza è una beffa ulteriore, perché si tratta di una beneficenza a spese della collettività. la società in questione, che non nomino, la società ricorrente, dimostra di non voler capire. dopo aver avuto ragione, doveva rinunciare a questo risarcimento. solo così avrebbe avuto ragione, dimostrando di non prendersi gioco di un'intera città. ancora una volta il problema è etico e "deontologico", ma tanto chissenefrega,..viva l'italia, il paese dei furbi e dei pappafichi l'articolo del corriere dice anche questo: "Davanti alla deflagrazione del problema, il 30 maggio 2005, quando i soldi buttati nel gioco erano quintuplicati rispetto ai cinque anni prima, la giunta comunale di Verbania, allora di centrosinistra e guidata da Claudio Zanotti, giustamente convinto di avere la responsabilità della salute dei cittadini, decise dunque di mettere un argine sugli orari. Così da scoraggiare almeno la tentazione di tanti scolari di bigiare la scuola per andare a giocare alle macchinette. E fece un'ordinanza stabilendo che queste potessero essere in funzione soltanto dalle 3 del pomeriggio alle 10 di sera. Una scelta condivisa anche dall'opposizione che governa oggi la città con il sindaco Marco Zacchera" per una volta tanto, non si fa il solito giochetto di opposizione, si sposa la scelta, difficile, del sindaco precedente e si va avanti. io se fossi un cittadino di verbania andrei fiero di queste scelte! non ci vedo alcuna demagogia, alcuna strumentalizzazione, come alcuni denunciano sul blog, a meno che, chi la pensa diversamente, non è o un gestore di sale gioco, ovvero la società ricorrente il problema esiste e grava sulle spalle e sulle finanze dell'amministrazione locale!. bene ha fatto zanotti ad adottare l'ordinanza, bene ha fatto zacchera, cos'altro potevano fare? io, invito i cittadini di verbania, insieme ai gestori di sale gioco, a boicottare "qualcuno", indovinate chi? ps: le considerazioni di pedretti non fanno una piega. ma a pedretti dico ancora che chi amministra non sempre è tenuto a considerare la legittimità dei propri atti, quando questi rispondono a problemi di tale portata. altrimenti non c'è gioco, siamo impotenti e a forza di deleghe e di livelli amministrativi e politici, stato o governo o parlamento contro i comuni, non si va da nessuna parte. non sono i comuni a doversi adeguare allo stato ma lo stato ai comuni. e chi lo stabilisce che un sindaco, un sindaco eletto non con le leggi del 1931, ma con quelle ben diverse dell'attuale ordinamento locale non debba fare un'ordinanza simile? allora erano podestà, cavolo, podestà dentro una dittatura. oggi, le cose son diverse: i sindaci sono i governatori della città, molto più dei patetici governatori regionali! questo lo devono sapere sia lo stato, sia il tar sia i cittadini!
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