Le prassi "opportunistiche" di Brezza e la capitale della cultura (della retorica e dell'opacità)
La tendenza è sempre quella di far da soli ma far finta che la realtà sia altra. Le prove dicono che fino all'ultimo si dice di volere condivisione e poi si certifica negli atti che non interessa la condivisione, si punta sull'ambiente nei documenti per la Capitale della Cultura e gli atti amministrativi sanciscono e garantiscono le speculazioni sull'ambiente. Poi con un po' di retorica e una bella cravatta si fa finta di nulla...
👤 Renato Brignone ⌚ 16 Dicembre 2020 - 09:06 1 commentoa-
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Ve la faccio breve, se avete voglia di avere conferma di ciò che dico, basta cliccare sui link:
Che la retorica sulla condivisione del progetto per fare di Verbania la "capitale della cultura" includesse ampiamente il concetto di condivisione è fatto arcinoto, peccato che il dossier che contiene i contenuti che avrebbero dovuto essere condivisi e che avrebbe dovuto essere arricchito dal contributo frutto di partecipazione è stato in buona parte secretato.
Qui le prove. Nemmeno i consiglieri comunali lo hanno visto integralmente, ma per il rispetto della forma (perché pare sia l'unica cosa che interessa a questa maggioranza), hanno fatto una Commissione Istituzionale, ed è proprio qui, in Commissione che Brezza prova la carta della ... come vogliamo chiamarla? bugia? retorica di convenienza? ingenuità di comodo? forse è giusto: "PRASSI DI FANTASIA" nell'immagine sotto un estratto dal verbale della Commissione con i motivi addotti da Brezza per aver secretato mezzo dossier.
Peccato che, come leggete nel primo link,
il ministero ha trasmesso il dossier e chiarito che “l’orientamento giurisprudenziale attuale esclude l’esigenza della riservatezza per le domande e i documenti prodotti dai candidati alle procedure selettive, ivi inclusi gli elaborati, tra i quali si può ascrivere il dossier di candidatura, posto che i partecipanti, prendendo parte alla selezione, hanno acconsentito a misurarsi in una competizione basata sulla comparazione dei valori rispettivi”. A rafforzare questa motivazione c’è la citazione di una sentenza del Consiglio di Stato.Ma la cosa che meno sopporto, è tutta la retorica fuori luogo sull'ambiente (
e questa fuffa della capitale della cultura) che questa classe dirigente di arrampicatori sociali attraverso la politica, e di pensionati in cerca di gloria e visibilità , infarcisce i propri documenti
vedi qui, dimenticandosi che solo poche settimane fa
hanno reso edificabili terreni agricoli e posto
le basi per altre prossime speculazioni edilizie , mentre hanno già consentito che significativi pezzi di paesaggio venissero deturpati. Gente che
nega l'evidenza e piega la verità, non è esattamente il tipo di cultura che vorrei alla guida della mia città.
Ciò detto faccio i complimenti al "giovane"
Brezza, che con tanta faccia tosta sarà certamente il prossimo candidato sindaco del PD per Verbania.
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