Il silente Presidente (di parte) e il calice dei segreti...

Il titolo originale sarebbe "Herry Potter e il calice dei segreti", ma in fondo si tratta solo di uno spunto ironico per raccontare scomode verità di una amministrazione che per "magia" ha fatto scomparire il residuale confronto democratico che avrebbe dovuto rappresentare la presidenza del Consiglio.

  
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Ieri arriva mail di convocazione per un Consiglio Comunale in data 11 Dicembre. Rispondo alla convocazione con la seguente mail: Scusate, ma il consiglio non è convocato dalla capigruppo? Non è questione di mera forma, ma se c'è una calendarizzazione di capigruppo uno sa che deve presentare eventuali interpellanze o altro...

A tale sollecitazione vengo chiamato dal Presidente che argomenta le sue ragioni, per non farla lunga non sto a raccontare tutta la telefonata, la cosa più importante che rilevo è che alla domanda: ma con chi hai concordato la data del Consiglio? mi vengono citati solo persone che fanno capo alla maggioranza! Allora ho provato a insistere: ma almeno ti sei consultato con Colombo (vicepresidente eletto dalle minoranze)? Risposta: veramente NO.
La sostanza di tutto è che "ormai il Consiglio è convocato"... Ma dico io, questo Presidente (di maggioranza) che doveva convincere le minoranze, che doveva "stare nel solco di Brignoli", che ci ha convocati uno a uno nel suo ufficio per richiamare i Capigruppo al rispetto delle regole, che per tale rispetto ha già espulso dall'aula un Consigliere, questo Presidente (di parte) dicevo, non poteva consultarsi con Brignoli per capire come si fa il Presidente DI TUTTI? non potrebbe al minimo riunire l'ufficio di presidenza per un consulto o la maggioranza ha l'immensa fortuna di avere UN SUO PRESIDENTE GIA' "IMPARATO"?

E' successo, e come altre cose questa scorrettezza istituzionale rimarrà nel "calice dei segreti". Come rimarrà sempre un segreto/segretata la voce che mi ha raccontato del "mega cazziatone" che il nostro eroe Tartari avrebbe ricevuto ieri dal Sindaco per la "sua mozione" (fatta da me). Si dice che il "rimprovero" per quella apertura alla minoranze abbia fatto tremare le pareti del Comune. I più maligni sostengono che più che di una apertura si trattasse di una "resa dei conti". Tradotto in linguaggio corrente, pare che in molti nel PD non vedessero l'ora di fare un piccolo sgambetto al Sindaco, e la "mozione Tartari" è stata un'occasione perfetta per fare ciò che il Sindaco non voleva, aprire una parvenza di dialogo con le minoranze e dare la colpa al povero Tartari.

Nel castello di Howards-Verbania, sotto il nuovo "direttore" Silente, iniziano ad accadere cose strane...

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