Finalmente un' idea!

Post facile oggi, copio integralmente l'articolo del Direttore di Eco, Dallapina. Non che mi manchino idee o anche solo spunti polemici, ma questo articolo inquadra da un punto di vista NON di parte politica, sia il "clima politico" che la mancanza di visione e dialogo. Questa come altre idee, affrontate 2 anni fa ci avrebbero consentito di essere oggi più "comunità" e in una situazione diversa... ma forse qualcosa si può ancora fare, Marchionini permettendo.

  
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La prossima settimana sarà rivelato il programma estivo che battezzerà il nuovo centro eventi Il Maggiore. A quanto si è appreso si parte il 9 giugno con De Gregori (nuovo o vecchio che sia), poi cabarettisti, serate dj e cioè più o meno l' offerta che c' era già ai tempi dell' Arena di Gianni Ricci (confidando nella clemenza dei temporali estivi per usufruire dell' area a lago). Per la stagione teatrale autunno -invernale la direttrice artistica ha già anticipato che si appoggerà a quella del Coccia e non sarà in concorrenza con quella di Villadossola e Cannobio. Se abbiamo capito bene una struttura progettata da un archi star sulle rive del lago e costata circa 20 milioni di euro non solo non ambisce a essere richiamo nazionale o internazionale ma nemmeno a far concorrenza a livello provinciale. Vabbé. Date queste premesse è facile prevedere che a fine anno il Comune dovrà ripianare i passivi dei costi di gestione della struttura.
Il buon senso avrebbe voluto: a) Affidare a un manager l' incarico per capire e organizzare la miglior gestione/offerta complessiva della struttura.
b) Aspettare di avere chiaro cosa si vuole proporre per non bruciarsi l' immagine anziché partire per partire.
La responsabilità dell' attuale scelta va divisa tra la donna sola al comando Silvia Marchionini e il suo partito, il Pd, che le ha lasciato briglia sciolta.
Ora, senza girare il dito nella piaga del tourbillon di consulenti, assessori, delegati che in un anno e mezzo sono sfilati tra ex Cem e Maggiore, proviamo a futura memoria a fare una proposta costruttiva. Quando tra un anno occorrerà, temiamo, correre ai ripari, chissà che possa venir buona (ovviamente dopo averla sottoposta a un serio studio di marketing e di fattibilità).
L' idea è quella del Maggiore come il primo Food Theatre al mondo (almeno a nostra conoscenza). E cioè un centro eventi che abbia quale filo portante della programmazione quella del cibo/alimentazione/cucina. Una sorta di seme di Expo volato da Rho sulle rive del Verbano. Un padiglione perenne in grado di proporre oltre a opere teatrali, musicali, cinematografiche e di danza legate al tema del cibo/nutrizione/cucina anche gli show dal vivo degli chef televisivi/stellati e poi negli altri spazi mostre sempre legate al cibo e ovviamente degustazioni, cucina, laboratori, corsi e rivendita di prodotti tipici e di qualità sullo stile Eataly (e così ristorante e bar potrebbero integrarsi e valorizzarsi). Il successo recente di eventi come l' Hop Hop Street Food confermano come il cibo sia un grande attrattore di pubblico, la grande sfida è di renderlo volano di cultura e non solo di carboidrati. Per sfatare il mito che con la cultura non si mangia forse occorre che la cultura sia da mangiare.


Nel mio piccolo, segnalo solo che avevo fatto una proposta in questa direzione, con l'idea di puntare sul cibo a km zero, pesce di lago, magari prodotto in acquaponica, magari mettendo in rete CNR, museo del lago e tanta cultura e storia locale... un progetto complesso ma non troppo che sommasse cibo, cultura, paesaggio , storia e gastronomia... ma Marchionini non ci sente. Leggi QUI il post completo