Il più furbo è stato Zappoli

Ieri siè riunito il "tribunale politico" ops, il Consiglio Comunale e finalmente il nemico del popolo ops, il Consigliere Immovilli è stato cacciato. Questo atto sconsiderato avrà ripercussioni facili da immaginare, ma cerchiamo di analizzare le cose dette, le cose non dette e magari qualche atteggiamento... così, giusto per capire con chi abbiamo a che fare.

  
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Iniziamo col segnalare che il Consigliere Zappoli inizia il 2016 con il 100% di assenze, in tempi dove partiti e politica avevano un senso (e fatico a riconoscermi nel nobilitare la "prima Repubblica") , un atteggiamento del genere non sarebbe mai stato tollerato. Tutto sommato, visto l'andamento della serata, Zappoli è quello che ha fatto (nella la maggioranza) comunque la figura migliore.

Un estenuante dibattito in cui perle del consiglio rubate al giurismo, come Marinoni e Tartari, ci hanno "deliziato" leggendo stralci del parere dell'avvocatura civica in cui veniva sostenuta l'incompatibilità del Consigliere Immovilli. Peccato fosse palese a tutti, che letto per intero quel parere fosse neutro, ovvero dicesse che c'era un incompatibilità ma anche no, e che la scelta di ieri sera fosse di fatto "politica".
Capogruppo Lo Duca e Segretario Brezza in rigoroso silenzio, con una breve eccezione, quando ho alluso ad altre incompatibilità sedute in consiglio... Forse questa frase merita di essere approfondita, con tutti i rischi del caso. Si veda, il parere legale su Immovilli sostiene (senza citare le fonti, ovvero le sentenze pronunciate) , che c'è una interpretazione formale e una sostanziale della legge. Appellandomi a questo modo interpretativo, mi sono azzardato ad interrogarmia a voce alta: se alcuni consiglieri e Assessori, che lavorano per strutture che hanno appalti dal Comune, rispettino la legge sulla compatibilità in modo formale o sostanziale o magari in entrambi i modi. Diciamo che certe situazioni specifiche, che in me hanno sempre destato perplessità, dopo tanto (inutile) rigore sul "caso Immovilli", si sono ripresentate ai miei occhi con rinnovato "fastidio".
Ottimo l'intervento di Colombo, che rifacendosi a questo articolo apparso su verbano 24, che sosteneva tra l'altro: "...i consiglieri (di maggioranza ndr) sono stati rassicurati sull’intervento del Comune a loro sostegno nel caso di una controversia legale", che una eventuale rassicurazione di questo genere è impossibile, la stessa avvocatura civica sosteneva inequivocabilmente che la scelta di ieri era politica e individuale, e che comportava una responsabilità.
Ciò detto segnalo due personaggi che a modo loro sono "spiccati" ieri sera. La Consigliera Cristina, che ha palesato un (malcelato) livore non comune nei confronti di Immovilli, spingendosi a dire che le eventuali dimissioni di Immovilli (dalla presidenza dell'associazione sportiva) non ne rimuoverebbero l’incompatibilità perché pur sempre membro di un’associazione in cui tutti i soci hanno un potenziale conflitto di interessi. Il Consigliere Rago, che come accade spesso è uscito dall'aula al momento del voto. Rago ai miei occhi ieri è risultato particolarmente sgradevole. Un perfetto stile "socialista prima repubblica", uomo di lunga esperienza in Consiglio, sa quando è meglio non partecipare ai voti (e lo fa spesso, silenziosamente, cercando di non essere notato troppo). E' anche stato autore di "bei siparietti" con Immovilli e Tartari, non rappresentando in quei casi fulgido esempio di alta politica... eppure ieri si è permesso di riprendere il Consigliere Campana , che ha presentato un emendamento a una delibera che è stato ritenuto tecnicamente inaccoglibile. Ecco, Rago si è rivolto a Campana dicendogli di "informarsi prima di presentare emendamenti" (il tono era ovviamente quello sgradevole da "saputello"). Non ci sarebbe nulla di male in ciò, se la tanta informazione che lui ha a causa o per colpa della tanta, troppa esperienza accumulata, fosse stata messa a beneficio di tutti illuminandoci sui motivi del suo disertare (anche stavolta) il voto.

Questa la sintesi di un processo, ops , di un Consiglio che con la serata di ieri ha portato a 5 le ore spese dal Consiglio Comunale per discutere se Immovilli è o non è compatibile, una valore di circa 3'000 euro di soldi pubblici spesi perchè Immovilli con ragione ha fatto ricorso al Tar per dimostrare che certi affidamenti sono stati fatti in modo scorretto. Il TAR ha dato ragione a Immovilli, Immovilli è stato "punito". Questo è oggi il PD di Verbania.
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