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Canottieri Intra verso la chiusura?

C'è una relazione tra il "nuovo" parco fluviale (zona Canottieri) e i sospetti che vengono avanzati da alcuni soci della stessa che ipotizzano qualcuno abbia interesse a chiudere la Canottieri Intra? Nell'articolo che segue una mia breve intro e una lettera che mi giunge da chi è associato e quindi con informazioni di prima mano.


Canottieri Intra verso la chiusura?
Immagine 1
Nell'immagine di copertina, parrebbe che i perimetri del "parco fluviale" includano un pezzo di Canottieri, cosa non ho capito?
Di sicuro cosa vogliano fare in quella zona a me è poco chiaro, ed evidentemente non solo a me... per i parcheggi che usano i frontalieri ? C’è o no una possibile soluzione? E come hanno superato i vincoli dovuti all’ esondabilitá della zona (motivo per cui in anni di richieste nulla è stato fatto)? Oggi tutto si muove rapidamente, fuori e dentro i confini della Canottieri Intra, ma tutto con una chiarezza tipica di un "fumogeno" , in attesa di risposte ecco la lettera che mi è arrivata:

Canottieri Intra e i suoi perchè...

Chi vi scrive è un socio di vecchia data che in 32 anni ha sempre regolarmente pagato la quota associativa mia, di mio marito e negli ultimi 15 anni di mia figlia.
Abbiamo sempre usato la piscina, a nostro avviso unica in tutta Verbania, con relativo campo da beach, spiaggia, prato e ristorante a pranzo, anche solo per un gelato o un panino.
Questa stagione, purtroppo, la situazione imposta dal Covid ha sicuramente complicato la gestione di ogni attività privata compresa la Società Canottier Intra.
Distanziamenti sociali, utilizzo di spogliatoi e relativi servizi igenici.
Sapevamo che in una realtà simile, fatta di disposizioni molto complicate, avremmo dovuto essere tutti più tolleranti, ma quello che si è presentato in Canottieri Intra ci è parso alquanto assurdo.
Ai primi di Maggio riceviamo una mail dalla Segretaria con il seguente testo:

Cari soci, in questi giorni stiamo cercando di capire in che tempi e con quali modalità potremo affrontare la stagione estiva che si presenta particolarmente complicata. Sarà una stagione soggetta a limitazioni e norme da osservare che ancora oggi non sono del tutto chiare, e che potrebbero non consentirci di garantire tutti i servizi degli anni scorsi. Gli ingressi, limitati per via del distanziamento sociale, le sanificazioni, l’adeguamento dei servizi, il rinnovo dei canoni demaniali peseranno in modo sensibile sui conti della Canottieri, che già in condizioni normali, con gli investimenti dello scorso anno, ci avrebbero consentito di raggiungere il pareggio di bilancio solo tra qualche anno. Molti di voi hanno già versato, come prevede lo statuto, la quota associativa e, per i proprietari di imbarcazioni, la quota di posteggio. Chiediamo a chi non ha ancora effettuato il pagamento di provvedere al più presto. Le entrate del tesseramento e dei ricoveri costituiscono infatti condizione indispensabile per poter affrontare questa stagione estiva. Se saranno consentite le uscite con imbarcazioni da diporto, dalla metà di maggio sarà attivo il servizio di alaggio imbarcazioni, per i soci in regola con le quote 2020. Per evitare la presenza nell’area cantiere di un numero di persone tale da non consentire il rispetto delle norme di distanziamento sociale e di tutela del contagio, chiediamo di comunicare a Nicolò, con almeno due ore di anticipo, l’orario di uscita. Confidiamo nella vostra collaborazione poter affrontare questa stagione contenendo al minimo i disagi.
Come si può leggere molti soci, tra i quali noi, hanno già versato la quota richiesta dalla società, idem per chi ha affidato la propria imbarcazione.

Nel frattempo le norme diventano più chiare e nulla vieta a qualsiasi società di aprire la propria piscina.

Il 25 Maggio, ovvero 15 giorno dopo che la Segreteria ha chiesto a chi non avesse ancora pagato la quota di fare questo "sforzo" ci viene inviata una nuova comunicazione che riporta:

Caro Socio, Quest’anno la stagione estiva sarà condizionata da quanto previsto dal DPCM del 17-05, dalle norme società sportive della FICK, dall’ordinanza della Regione Piemonte del 18-05, e dalla nostra situazione economica che al termine del 2020 dovrà presentare un passivo accettabile. Le entrate saranno costituite da: quote sociali, ricovero imbarcazioni e, speriamo, affitto del ristorante. Alla scadenza per i tesseramenti del 30 aprile solo una ventina di soci sono risultati in regola, e solo un terzo dei rimessaggi imbarcazioni. Rischiamo un passivo che non possiamo permetterci. I soci che intendono rinnovare devono quindi farlo entro il 30 maggio, o se impossibilitati comunicare alla segreteria che si impegneranno a farlo. Dopo il 30 maggio accetteremo nuovi soci per completare i posti disponibili. Tenuto conto di quanto sopra il Consiglio ha quindi deciso che:
• Le piscine resteranno chiuse.
• L’accesso alla Canottieri a partire dalle 9.30 sarà consentito solo ai soci in regola con il tesseramento, fino ad esaurimento dei posti disponibili secondo quanto previsto dalle norme.
• Spogliatoi e docce interne resteranno chiusi, saranno in funzione le docce esterne.
• Per i soci interessati saranno disponibili alcune cabine.
• Chiediamo ai soci, di riporre alla sera le sdraio vicino alla recinzione e di chiudere gli ombrelloni. I titolari di cabina possono ritirare due sdraio provvedendo alla disinfezione.
• Per questa stagione particolarmente difficile ai soci ordinari e vitalizi chiediamo un contributo di sostegno alla Canottieri che potrà essere versato all’IBAN xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
• Sarà predisposto un ingresso per i soci ed uno per i clienti del ristorante.
• I soci per accedere alla area balneare dovranno essere muniti di mascherina e detergere le mani. La mascherina può essere tolta solo quando si occupa la postazione.
• Ai soci verrà fornito un braccialetto da indossare per facilitare il controllo delle presenze.
• La presenza dei soci sarà registrata e mantenuta per 14 giorni.
• Per ogni ombrellone potranno esserci un massimo di due sdraio distanti 1,5 mt. Nel caso di nuclei famigliari potranno essere presenti bambini. Durante la stagione, se possibile, saranno portare modifiche a quanto indicato per rendere il più possibile piacevole la permanenza dei soci. Ci rendiamo conto che l’accesso al lago e la permanenza nell’area balneare, nel rispetto delle regole, richiederà massima attenzione e soprattutto buona volontà da parte di tutti per evitare problemi e sanzioni in caso di controlli. Confidiamo quindi nella vostra collaborazione. Cordialmente


Se siete giunti fino a questo punto della lettura vi domanderete, ed è quello che ci siamo domandati noi soci:

Perché pagare ? Se la piscina non viene aperta ( e non per obblighi dello stato, ma per decisioni interne loro ), gli spogliatoi rimangono chiusi, le docce calde non funzionano ... in pratica la quota associativa ( parliamo di 355€ a socio ordinario ) serve per accedere ad un prato e fare il bagno al lago. Forse chi chiede questi soldi non si rende conto che abitano sul Lago Maggiore esistono diverse spiagge libere che, in queste condizioni, costano 0€.

Senza considerare la comodità di alzarsi da un lettino con la mascherina, dirigersi in spiaggia con la mascherina e poi fare il bagno. E la mascherina dove la lasciamo ?
Chi ha già pagato non ha il diritto di riavere i propri soldi ? Se viene offerto un servizio in cambio di soldi mi sembra normale che non volendo fornire determinati servizi i soldi vengano restituiti o comunque venga data la possibilità di scelta.
Ci sembra una situazione veramente surreale e questo mio pensiero non è frutto di una singola famiglia, ma di un pensiero comune di tantissimi soci che in tutti questo tempo hanno permesso alla Società e ai vari dipendenti di vivere.

La Società Canottieri Intra ha, all'interno del proprio consiglio, alcune persone "inviate" dal Comune. Come mai nessuno ha posto queste semplici domande in sede di consiglio ?

Il cliente socio paga, ma non è un limone da spremere.

Cordiali Saluti


Forse vale la pena ricordare all'amministrazione il suo dovere di chiarezza e trasparenza, e forse anche che non dimostra certo d'essere "ambientalista" perché progetta un mini parco fluviale quando contemporaneamente interviene in modo irragionevole in zona riserva di fondotoce. E' quasi imbarazzante dover constatare che le osservazioni ragionevoli arrivano da una destra, che per sua natura non ha la storica attenzione all'ambiente e alla programmazione , che ho sempre pensato fosse uno dei valori del centrosinistra... ma in fondo sono ormai disilluso e so che anche stavolta le mie resteranno parole al vento (molto lette, questo sì, ma sempre parole al vento)




1 commento  Aggiungi il tuo

Vedi il profilo di livio Incredulo
livio
9 Giugno 2020 - 12:10
 
Inorridisco...ho trascorso una via alla Canottieri dove mio nonno Tito Serafini ha svolto il ruolo di Presidente per alcuni anni..e mio papà si cimentava nel canottaggio....ma leggendo queste lettere ho la netta sensazione che la "mia" Canottieri non la rivedro mai piu...e vorrei tanto sbagliarmi



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