Prendiamo atto che il cantiere del CEM è partito, ora dimostriamo che un altro CEM è possibile!

Siamo circondati da "Don Abbondio", da gente che spende con troppa leggerezza i soldi pubblici perchè evidentemente non conosce il valore e la fatica del guadagnarli rischiando in prima persona... gente che ha vissuto "di pubblico" e proprio per questo non ne ha rispetto. Dimostriamo che la partecipazione può far cambiare le cose!

  
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I lavori sono iniziati, e sarebbe sciocco non prenderne atto.

Ciò non toglie che l'assurdità dell'opera rimanga tutta! tutti sanno, che non potrà essere finita nei tempi utili e che il rischio di dover restituire i finanziamenti è altissimo.
la vera novità è che lo stesso Arroyo oggi disconosce l'opera (tratto da VERBANIASETTANTA): “l’Arch. Arroyo con nota del 24 giugno 2013 prot. 27955, in qualità di capogruppo del Gruppo Stones, ha comunicato che, a loro giudizio, il progetto esecutivo non risponde alla forma concepita nella progettazione definitiva oltre ad evidenziare diverse differenze sia nella tipologia dei materiali utilizzati sia la diversa collocazione di alcuni ambienti“. L’architetto spagnolo, autore sia del progetto in piazza F.lli Bandiera, sia del progetto CEM, prende formalmente e ufficialmente le distanze dall’opera da lui stesso concepita e progettata sino al livello del Definitivo: “non risponde alla forma” ed “evidenzia differenze nei materiali utilizzati e nella collocazione degli ambienti“.

A questo punto si inizi con la "progettazione partecipata" si faccia una bella "assemblea creativa" in cui partendo dal dato di fatto di quegli ingombranti volumi, gli si dia una nuova funzione più adeguata alla città che siamo. Si svuotino dei costosi orpelli megalomani di chi li ha ottusamente voluti e gli si inventi una destinazione più consona. Anche mantenendo uno spazio teatrale, ma ripensandone la destinazione complessiva... un idea ambiziosa certo, ma perchè non provare a pensare a nuovi e più moderni utilizzi. A questo punto la scommessa è di riuscire a non avere una cattedrale nel deserto.

Dobbiamo svuotare i "mostri" (senza più "padre") del loro costo e inventarci una partecipazione dei tanti portatori di interesse in città per costruire una nuova affezione a Verbania a partire da questo ingombrante problema. Leggi QUI il post completo