Stiamo diventando "brutta gente" o comunque ci stiamo assuefacendo...

La banalità del male. Il male che stà nella mancanza di empatia, nel sentire chiunque "altro" e "lontano". Siamo in tempi brutti, dove si possono fare questioni di principio su chi mangia carne o su chi non ama gli animali, ma va bene pensare che vicino a noi la gente muoia a causa del nostro egoismo... perchè alla fine , come diceva DeAndrè "siamo per sempre coinvolti".

  
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in questa immagine postata dal Consigliere Comunale verbanese della Lega Nord, non c'è niente di chè, se non tutto un messaggio implicito, che ognuno interpreterà a suo piacimento. Ciò che mi sconvolge sono gli 92 "mi piace" e le 36 condivisioni in 3 ore. Se io faccio post sullo sviluppo locale, sul crowdfunding, sul disagio giovanile non ottengo risultati così... cosa dovrei desumere da ciò?
Io ne deduco (ma lo faccio perchè ho una mia visione delle cose) , che siamo sempre più egoisti, incapaci di capire i disagi altrui, desiderosi di un ordine fittizio che vorrebbe non vedere più ancora che risolvere. A me un mondo cosi fa più paura che schifo, e ringrazio il cielo di poter scappare in montagna per "ricaricarmi" perchè le persone mi spaventano e più ho paura più divento aggressivo.

Alla fine la politica per me è questa roba quà, è discutere dei problemi per farli capire, per farli accettare. I muri non sono mai stati abbastanza alti per difendere nessuno, ma la stupidità è sempre stata così grande che anni senza fame , guerre e miserie non si sono mai visti.
Rido come un matto quando vedo i post di "LERCIO" e di mille altri che ironizzano sulla stupidità e sui pregiudizi... eppure delle volte vedi chi condivide post senza comprenderne l'ironia , con vera cattiveria.

Foto come questa indignano il tempo di un TG, ma se quel corpo avesse solo più anni o anche solo un differente colore, non ci sarebbe nemmeno l'indignazione di un TG...

Per fortuna siamo italiani, da noi solo "bravi ragazzi" la nostra "superiorità" è talmente palese che (cit. mia amica Laura)... la storia di questi due ragazzi che PER NOIA (perché io sono convinta che questo sia il movente) ammazzano un loro conoscente, mi disorienta … Si perché ciò che emerge sempre più, è il nostro vivere in una società dove non esiste più “etica”, laddove la intendiamo come ricerca di criteri che permettono all’ individuo di gestire, in maniera consona ed adeguata, la propria libertà, nel rispetto però di regole universalmente riconosciute, che dovrebbero disciplinare il comportamento. Ecco, pufffffff, evaporata …
“L’abbiamo ucciso perché volevamo vedere che effetto fa morire”… Questa risposta (agghiacciante) va collocata in un contesto dove non esistono più interpretazioni forti per la realtà, che viene percepita come un enigma incomprensibile, frammentato in tanti pezzi di cui non si riesce a trovarne l’incastro da una parte, mentre dall’altra, l’impressione è che sia qualcosa di artificioso, che ci possiamo modellare a nostro piacimento.
Il dualismo dottor jekyll e mister hyde della letteratura, sembra che, ai giorni nostri, non venga vissuto in modo tragico, ma anzi, dia l’opportunità all’individuo di condurre un pezzo di vita in un modo ed un altro pezzo in un altro, così come si aggiorna il profilo di facebook o di qualsiasi altro social…
Il senso della vita, è da sempre legato al senso che si ha della morte… Se si banalizza quest’ultima, vien da sé che anche la vita stessa perde la sua pregnanza.


De Andrè, quanto mi manchi... Leggi QUI il post completo