Le "stranezze" verbanesi: si compra senza soldi, poi vedremo... siamo in un cartoon?

Nella variazione di bilancio, tra le altre cose ci chiamano a votare il fatto che 40'000 euro sono stati tolti dal capitolo di manutenzione case popolari e che con i soldi che dovevano servire per sistemare i marciapiedi hanno deciso di comprare "Casa Ceretti". Mi sembrano due decisioni assurde, vediamo il perchè.

  
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Verbano 24 ci riassume i termini della questione, ciò che il giornale non fa (ovviamente) è inquadrare l'intera questione nel contesto disastroso di un susseguirsi di scelte amministrative molto discutibili.

Iniziamo col dire che quando questa amministrazione decise di vendere le case popolari nuove (a un prezzo a mio avviso esagerato e le gare quasi deserte sembrano dimostrarlo), argomentava che il patrimonio di case popolari a Verbania era fatiscente, e quella discussa vendita serviva anche per reperire fondi per le manutenzioni... oggi quei fondi non servono più? (...e continuano a parlarci di oculatezza)
Diciamo poi anche con estrema chiarezza che ancora nulla è dato sapere ad oggi sulla gestione e i contenuti del CEM, ma ho come l'impressione che il progetto solo abbozzato in Commissione dall'Amministrazione per Casa Ceretti, in qualche misura si sovrapponga a ciò che in un buon progetto potrebbe essere fatto al CEM, con il rischio che avremo in un prossimo futuro una miriade di luoghi per cultura ed eventi (Villa Giulia, Villa San Remigio, Cem, Casa Ceretti, il Kantiere ...) e zero soldi per manutenere e organizzare eventi.

Tutto ciò con 2 paradossi:
1- Sappiamo già oggi che i 235'000 euro per l'acquisto di Casa Ceretti (tolti alla manutenzione marciapiedi -fate un giro in corso Cairoli per avere idea di quanto ci sia bisogno di intervenire sui marciapiedi-) più gli eventuali finanziamenti di Fondazione Cariplo, non saranno sufficienti per finire le opere, tanto più che il progetto complessivo è tutto da sviluppare.
2- Che contemporaneamente stiamo vendendo pregiato patrimonio pubblico, parlo di palazzo pretorio in piazza Ranzoni.

Così come non fece Zacchera ovvero senza chiedere nulla alla città, fa Marchionini , ovvero le vengono idee e fa che attuarle: coprire la roggia, i frontalieri con le ali, l'abbattimento della camera del lavoro (senza recupero dei volumi), l'abbattimento di casa Squassoni (anche se c'erano alternative), la vendita di case popolari, la vendita del patrimonio pregiato della città, e ora un acquisto forse un tantino superfluo...

Ma certamente è colpa mia che sono troppo polemico e duro a capire la lungimiranza altrui... Leggi QUI il post completo