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C'è politica e Politica

C'è politica e Politica

E' incoraggiante che ogni tanto si incontri un politico capace di ascolto, addirittura di "azione" (non inteso come il movimento del "bomba"). Insomma, dopo aver tentato in vano di cavare un ragno dal buco (ovvero che il nostro consigliere regionale si prendesse a cuore la questione), oggi si scrive direttamente all'Assessore Regionale per tramite della Provincia, chissà che stavolta qualcosa accada...

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nelle immagini di copertina , la lettera a firma mia e del Presidente Lana , indirizzata all'assessore Fabio Carosso (lettera re-inviata all'Assessore Poggio per competenza NDR). Avevo sperato che per una volta il nostro rappresentante in Regione (Preioni) fosse abbastanza motivato per perorare una causa giusta per la montagna, stante che la legge Regionale esiste, ma temo che sia legato a meccanismi politici del '900 (o precedenti) , quindi se uno stimolo anche buono, non proviene dalla sua parte politica, probabilmente non lo giudica interessante... Il Presidente Lana è decisamente persona di altro spessore e altra pasta, e dopo aver provato in mille modi a stimolare il "nostro eroe" (che ha evidentemente idee anacronistiche sullo sviluppo montano), ha deciso che il tema andava comunque affrontato.

Riporto di seguito una analisi che scrissi qualche anno fa con i link che sono riportati nella lettera, per chi volesse approfondire il tema proposto:

La presente vuole essere uno spunto di riflessione con un collegamento normativo esistente sulla regione Piemonte. E’ un ragionamento sullo stato di fatto della montagna e su cosa si potrebbe fare a basso costo ed alta efficienza , prendendo spunto da esempi virtuosi esistenti. Ho la convinzione che tutto ciò possa essere un modello di sviluppo sostenibile ed estremamente innovativo nella sua semplicità.

Iniziamo col dire che le nostre montagne sono piene di baite abbandonate. Quand’anche le baite non sono abbandonate , risultano accatastate come magazzini, quindi non abitabili (ufficialmente).
Questo è successo perché nel dopo guerra , quando la montagna è stata abbandonata in favore della città, quelli che hanno deciso di far risultare al catasto le strutture rurali le dichiaravano come “magazzini” (per spendere meno), molti addirittura nemmeno le dichiaravano. Per contrastare questa sorta di abusivismo rurale, che in regioni come la Toscana faceva sì che si potessero trovare grandi strutture rurali non censite e con piscina annessa (il tipo di ruralità, ovviamente, tra le alpi e la pianura è radicalmente differente). Nasce così una legge che obbliga ad accatastare entro una certa data tutti gli immobili rurali… il risultato è l’emersione di molto “nero” in regioni come la toscana e la demolizione di molti rustici sulle alpi (perché per i proprietari non era conveniente accatastare).
-piccola nota di spiegazione: sulle alpi sicuramente nella nostra zona , le baite sono piccole, i locali sono indicativamente 3x2 max 4x3 , ciò era determinato dal tipo di materiale da costruzione reperibile in loco , più che altro per la costruzione delle travature dei tetti. Sulle alpi l’allevamento era di pochi capi di bestiame a famiglia e l’agricoltura poco più che di sussistenza. Per queste ragioni le strutture rurali non sono paragonabili con quelle in altri luoghi di Italia, e l’accatastamento obbligatori che aveva una logica per fare emergere una economia sommersa , sulle alpi è stato deleterio perché in molti hanno preferito demolire i ruderi anziché accatastarli.
Altro tema centrale per comprendere perché le alpi siano popolate da strutture diroccate, sono i costi di ristrutturazione. Storicamente le baite avevano funzioni estremamente essenziali e non venivano costruite in luoghi facili e ameni, ma in luoghi funzionali ai pascoli del bestiame e non dovevano “rubare spazio” al pascolo. Erano costruiti unicamente in sasso e legno, per questo una baita in rovina si integra perfettamente nell’ambiente da cui proviene. C’è però una questione molto complicata e costosa da considerare, i costi di ristrutturazione. Oggi per affrontare il tema del riuso del patrimonio montano , dobbiamo affrontare 2 temi: costi di ristrutturazione e normativa sull’abitabilità degli spazi.
LA RISTRUTTURAZIONE
Fino ad oggi , la legislazione ha salvaguardato alcuni territori , come quello alpino, in una logica conservativa “integralista”, quindi se i tetti erano in sasso devono essere ancora in sasso. Questa logica è comprensibile, ma ha ottenuto l’abbandono di un enorme quantità di strutture , un tetto in sasso è estremamente costoso e in pochi decidono di affrontare tali costi per sistemare ambienti piccoli e magari in località non particolarmente affascinanti. Nel cuneese però è nato un esperimento pilota in collaborazione con l’università, si tratta di ristrutturare un complesso di baite partendo dallo stato di fatto , evidenziando gli interventi di ristrutturazione (progettati a basso costo) che fossero in contrasto con lo stato di fatto di prima dell’intervento. Questo ha consentito di mantenere fede ai volumi complessivi, di rispettare la storia del luogo evidenziando cosa è stato salvato dalla rovina, e di dare alla collettività delle strutture fruibili.
A questo link si può vedere il risultato: http://paraloup.it/
Qui il lavoro non banale del politecnico di Torino , che ha portato all’esperimento pilota di Paralup: https://iris.polito.it/retrieve/handle/11583/2495937/56126/regis%20il%20recupero%20della%20borgata%20Paraloup%20come%20progetto%20complesso.pdf
Se questo esperimento pilota fosse un modello estendibile ad altre realtà , noi avremmo una situazione sulle alpi (sicuramente nella nostra zona) che sarebbe un favoloso volano economico e di manutenzione ambientale. La rinascita di una rete sentieristica manutenuta, e una manutenzione del territorio montano di cui c’è un bisogno assoluto.
NORMATIVE SULL’ABITABILITA’
La Regione Piemonte ha da poco redatto una legge per il turismo montano decisamente all’avanguardia, eccola: http://arianna.consiglioregionale.piemonte.it/iterlegcoordweb/dettaglioLegge.do?urnLegge=urn:nir:regione.piemonte:legge:2017;16@2019-8-28 di seguito l’articolo che riguarda in particolare il tema che sto trattando e che da la possibilità di “far fruttare” la propria baita:
Art. 6.
(Modifiche all' articolo 2 della l.r. 8/2010 )
1.

Dopo il comma 4 dell'articolo 2 della legge regionale 18 febbraio 2010, n. 8 (Ordinamento dei rifugi alpini e delle altre strutture ricettive alpinistiche e modifiche di disposizioni regionali in materia di turismo), sono inseriti i seguenti: "
4 bis.
Sono definiti rifugi di piccola accoglienza montana (PAM) le strutture idonee ad offrire, mediante gestore, pernottamento e ristoro agli utenti della montagna in località non raggiungibili in nessun periodo dell'anno attraverso strade aperte al traffico ordinario. Il gestore può non presidiare direttamente la struttura, ma offrire i servizi di pernottamento e ristoro con modalità finalizzate a garantire primariamente la qualità del servizio di ricettività.
4 ter.
La tipologia di cui al comma 4 bis si applica esclusivamente ai territori individuati dai comuni su base cartografica del catasto vigente, con apposito e motivato provvedimento comunale.
4 quater.
La Giunta regionale provvede ad integrare il regolamento vigente per definire i requisiti e le modalità per l'attività di gestione di tali strutture.
In conclusione , l’adeguare una normativa di recupero degli immobili rurali alpini facendo riferimento all’esperienza di Paralup nel Cuneese, quindi salvaguardando il territorio e la sua storia e utilizzare una normativa molto chiara che non consente attività speculativa ma permette un ritorno “slow” all’uso delle alpi a fini turistici, consentirebbe un volano economico enorme e metterebbe nuovamente la ruralità al centro di uno sviluppo sostenibile a consumo di territorio ZERO.
Nota a margine: questa analisi nasce dalla mia esperienza diretta, ho acquistato 10 anni fa una baita diroccata, l’ho ristrutturata con tetto in piode e ho pagato tantissimo, oggi ho un posto molto bello e ho deciso di metterlo a reddito, attraverso gli affitti on line (airbnb) ho potuto verificare che c’è una grande richiesta di posti di questo genere, e la mia passione per la montagna mi ha fatto sviluppare questa idea progettuale (nel mio piccolo ho contribuito a che la legge regionale sul turismo contemplasse oggi le PAM –piccola accoglienza montana-) . La mia baita è “fortunata” , piuttosto grande e in una posizione molto bella https://www.youtube.com/watch?v=Me8eWEEvNTk&feature=youtu.be&fbclid=IwAR1xphx3k_deoYP06ZUpr1qjq1kgz4_NeTfbDWPpTYCBj-IyWqRowTwEh5I oggi vicino a me altre 4 baite si possono affittare, ed è così che mi è stato evidente l’esistenza di un mercato potenziale molto grande e che questo mercato necessitasse di regole chiare (io ho iniziato prima che la legge sulla montagna fosse operativa) e sono convinto che le potenzialità siano davvero grandi.




Piove sul bagnato, e gli "illustri" hanno agevolazioni che non spettano ai comuni mortali

L'ex prefetto s'è sposato sabato a Verbania e la giunta gli ha abbonato i 509 euro del costo della sala per i non residenti

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E' sempre la solita storia: sconti, agevolazioni, favori e quant'altro , vanno sempre a chi potrebbe permettersi il costo, fa specie però che addirittura la giunta di un Comune che a seconda delle circostanze piace definirsi "di sinistra" (ma che sappiamo benissimo non esserlo), delibera "gli sconti" Immagine 2Immagine 3Immagine 4
In tanti anni di contrasto a una amministrazione come quella che abbiamo, che dichiara cose che nei fatti non applica, come l'ambientalismo che si traduce (per loro) in tanti, troppi prati in plastica, come il loro no (solamente elettorale) al consumo di suolo, che si legge con una postilla : "a meno che non ci chiedano di consumare suolo", supportati da una stampa sempre compiacente che legge i dati interpretandoli (nel 2015 il nostro sindaco era al sesto posto rispetto il tema del gradimento oggi ha perso 8 posizioni dal 2022... ma a seconda delle interpretazioni, ha vinto anche qui... )
...Ecco, in questo clima già pre elettorale che vede il politico di turno parlare ai "piccoli potentati" e il cittadino medio sempre più distante da una politica disgustosa, come dicevano i nostri vecchi: piove sul bagnato

Verbania, il verde, la politica e il disgusto

Altri 20'000 € per prati di plastica a Verbania... Ma a voi la cosa non da per nulla fastidio? microplastiche che respiriamo, cambiamenti climatici che subiamo e l'indifferenza di una classe politica che alle prossime elezioni ci dirà le solite cose e farà le solite cose?

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Un paio di foto simpatiche, prese a prestito dalla pagina di memeverbania per ricordarvi il senso per la manutenzione del territorio verbanese. Immagine 2
Andaste a vedere il bilancio, forse vi stupirebbe la cifra ridicola stanziata per le manutenzioni, perchè la logica di sta gente è "fare", fare qualunque cosa pur di poter dire: "ho fatto". Quindi fanno ma non prevedono manutenzioni... Una prova assoluta di ciò? andate a vedere il terzo ponte, quello davanti ai vigili, non è corten è completamente ruggine, se non ricordo male avrebbe dovuto essere riverniciato ogni 2 o 3 anni.
Una nuova piazza senza un briciolo di ombra e di nuove piantumazioni, un nuovo campo di calcio (o 2 o 3 ) in erba finta, plastica, così non no devono manutenere (poi tanto saranno altri a dover smaltire quella plastica),
E oggi, si scoprono altri 20'000€ per l'ennesimo prato di plastica Immagine 3
Io capisco che non sempre si possa usare una pavimentazione naturale, ma quale messaggio dai quando camuffi finto e naturale? è un po' come quando camuffi una politica d'improvvisazione, "accalappia consenso", come se fosse una vera strategia di sviluppo: saremo tutti più poveri, in un contesto più inquinato e più brutto (oltreché abbruttito). Tanto ci autoassolveremo dicendoci: ma io cosa potevo farci?

Aspetto alla prova elettorale il nuovo candidato PD che dovrà giustificare tutta questa spesa anacronistica: plastica ovunque, nuovo piano regolatore a grande consumo di suolo (doveva essere zero), parcheggi in centro costosissimi (quando le città turistiche i parcheggi li allontanano dal centro)...

Mi hanno regalato una cosa ben fatta del "Distretto Turistico dei Laghi"

Peccato che in regione "cazzeggino" col turismo di montagna, altrimenti la legge (intelligente e all'avanguardia) che ha la Regione Piemonte, sul turismo montano, non sarebbe inattuabile per la "Piccola Accoglienza Montana" a causa della mancanza di decreti attuativi... ma i "geni" che ci amministrano parlano di "zone franche" (a vanvera) e non di azioni serie e concrete.

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Questa sera , un amico mi ha regalato questo fascicolo prodotto dal DISTRETTO TURISTICO DEI LAGHI, è una cosa molto semplice: foto molto belle e suggestive che rappresentano le molteplici bellezze del nostro territorio. Lo metterò in bella vista in baita, e sicuramente i tanti turisti che passano da me (perchè in baita affitto una stanza) per soggiorni più o meno lunghi lo sfoglieranno, e sono convinto che quelle immagini saranno in grado di dare suggestioni utili per farli tornare a visitare altre zone del nostro bellissimo territorio. Metto giusto alcune immagini "rubate" alla dispensa ricevuta in omaggio, a titolo di esempio, e considerate che sono foto di foto fatte con un vecchio cellulare Immagine 2Immagine 3Immagine 4Immagine 5

Qual è il punto di questo post? semplice, voglio ricordare che se da un lato basta poco per fare un qualcosa di semplice e potenzialmente efficace, dall'altro continuiamo a promuovere politici incapaci quando non completamente assurdi. Vi faccio questo esempio (che ho già fatto e probabilmente farò ancora visto che non sono uno che si rassegna): se da un lato quel genio di Preioni continua a chiedere cose fuori dal tempo e dalla logica (vedi link all'articolo qui), non è in grado di rendersi conto che esiste già una legge in Regione (pensate, la stessa Regione dove lui è capogruppo della Lega), che è all'avanguardia per un turismo sostenibile e in grande crescita, ma nessuno dal 2017 è stato in grado di redigere i decreti attuativi per quella parte di legge che prevede la "Piccola Accoglienza Montana" (PAM).
Riporto di seguito uno stralcio di un articolo che scrissi nel 2020, chissà mai che qualcuno non lo legga al nostro eroe e finalmente non combini qualcosa di serio e concreto?

Dall'articolo del 2020:
E' da tanto che nel mio piccolo sostengo che la montagna ha molto da dare, io che non sono certo un fenomeno penso sempre in termini semplici e la cosa più semplice è un turismo lento ma di qualità in grande espansione (la regione Piemonte ha una legge all'avanguardia ma ancora senza decreti attuativi) , sul territorio regionale ci sono esempi che dovrebbero essere considerati "modelli pilota", come Paralup nel cuneese.

Per approfondimenti sulla legge regionale : legge regionale piemonte delle PAM (piccola accoglienza montana) Legge regionale n. 16 il 31 ottobre 2017 , di seguito un piccolo estratto:

...4 bis.
Sono definiti rifugi di piccola accoglienza montana (PAM) le strutture idonee ad offrire, mediante gestore, pernottamento e ristoro agli utenti della montagna in località non raggiungibili in nessun periodo dell'anno attraverso strade aperte al traffico ordinario. Il gestore può non presidiare direttamente la struttura, ma offrire i servizi di pernottamento e ristoro con modalità finalizzate a garantire primariamente la qualità del servizio di ricettività.
4 ter.
La tipologia di cui al comma 4 bis si applica esclusivamente ai territori individuati dai comuni su base cartografica del catasto vigente, con apposito e motivato provvedimento comunale.
4 quater.
La Giunta regionale provvede ad integrare il regolamento vigente per definire i requisiti e le modalità per l'attività di gestione di tali strutture.


Ora, io il mio promemoria l'ho fatto nuovamente con queste righe, e nel mio piccolo continuerò a fare la mia parte nella promozione del territorio che amo, ma chi può, dia uno scrollone a qualche soggetto che forse si è un po' troppo abituato a fare poco o nulla , se non a mettere il suo faccione quando c'è da fare una figura barbina... lavoro certo infame, ma mi dicono sia ben remunerato.

ops , altra figura di garanzia "bruciata"?

Anche in prossimità della fine di questo disastroso periodo amministrativo, molto ben camuffato e raccontato con la complicità di soggetti senza spina dorsale, scopriamo da "piccoli" segnali quanto ci sia "brace sotto la cenere". E quando i nodi verranno al pettine, saranno tutti "innocenti" e coerenti (come sempre).

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la foto di copertina serve giusto per ricordare che questi due votano le stesse cose... ricordatevelo

Ma tu guarda, silvietta ne ha bruciato/a un' altra (altra segretaria comunale che viene cacciata... al netto delle chiacchiere volte a dimostrare che spesso siano "scelte liberali", siamo a 3) . Ma tranquilli, continuate a pensare che va tutto bene, che la piazza di Pallanza è bellissima; il teatro (vi ricordate le vicende giuridiche della direttrice artistica voluta ostinatamente da Sindaco?) è comodo; il parcheggio del CEM è un'idea fantastica; la piazza mercato che diventa parcheggio sotto il livello del fiume un'intuizione meravigliosa! 😂
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