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Non ne parlavo da un po'... - 25 Settembre 2014 - 15:46

Cara Sibilla
molto ci sarebbe da dire sui numeri e sulle modalità con cui si impone alla cittadinanza un' opera pubblica. Per quanto mi riguarda sono laico e propositivo. Faccio battaglia dove credo ci siano questioni da chiarire (e il CEM è un opera che nasce su una fasulla dichiarazione di degrado e che ha "costretto" alla demolizione di altra opera pubblica efficiente e con un finanziamento per la sua copertura che è stato abbandonato), ma poi lavoro per la "riduzuione del danno", si legga il mio ordine del giorno (http://www.unaverbaniapossibile.it/n193197-ordine-del-giorno.htm) in cui chiedo ci sia un tavolo vero dove si discuta di come rendere economicamente sostenibile la struttura... Per il resto , questa amministrazione ha buoni assessori ma nessun progetto chiaro, e soprattutto lascia molto a desiderare sulla "trasparenza".

Ordine del Giorno sul CEM... sorry MOZIONE - 28 Giugno 2014 - 11:06

solo testo della mozione
COMUNE DI VERBANIA Al Presidente del Consiglio Comunale. Proposta di ordine del Giorno presentata dai sottoscritti consiglieri Comunali Bava Carlo e Brignone Renato. ordine DEL GIORNO Il Consiglio Comunale di Verbania CONSTATATO -Che il programma amministrativo per le elezioni 2014-2019 del Sindaco Marchionini, per quanto riguarda l'opera conosciuta come CEM, al punto 4.17 tra le altre cose dice che: "La prossima amministrazione si confronterà con un’opera che ha lacerato la comunità verbanese, esito della volontà ideologica del centro destra. L’eredità sarà pesante sia in termini di opere da completare, che di copertura economica negli anni (l'ultimo mutuo si estinguerà nel 2040). Le decisioni prese non sono state supportate né da analisi tecniche specifiche, né, tantomeno, da un confronto preventivo sul territorio con le organizzazioni e le associazioni interessate. Dunque le forti criticità e interrogativi attengono ai futuri costi di gestione. Si profila pertanto, il rischio reale di avere un’area non utilizzata sul lago. Per evitare questa sciagurata ipotesi, nel tentativo di limitare i danni, vanno verificati in primis tutti i costi per la realizzazione dell’opera e poi ripensato l'utilizzo di questa struttura...." PRESO ATTO -Che per la gestione dell'opera denominata "CEM", non esiste ancora nessuna manifestazione di interesse di alcun privato. -Che per la gestione dell'opera sono previsti introiti quantomeno discutibili, tipo: "Nel CEM si faranno almeno 74 convegni/congressi all’anno per 344.000 € di ricavi ", dichiarazioni non supportate da alcun elemento di raffronto analitico. -Che se il CEM dovesse stare nei costi previsti di circa 18 milioni e se il PISU è finanziato per circa 12 milioni, alla collettività verbanese quell'opera costerà moltissimo. -Che la velleità della passata amministrazione di pensare il CEM come polo turistico/congressuale si scontra con una crisi profonda di questo specifico settore e con la carenza di posti letto sul territorio per i volumi che potrebbero interessare un' opera come il CEM . -Che i Revisori dei Conti nel novembre 2011 dicono testualmente che “la gestione, affidata completamente a terzi, potrebbe rivelarsi inattuabile ove le gare d’appalto andassero deserte, con conseguente decisione di gestione diretta non ipotizzata nel Piano”. E siccome nessun privato s’è dichiarato ad oggi interessato alla gestione, il rischio di una gestione diretta del Comune è reale e non è stata mai prevista. -Che il CEM è stato possibile cantierarlo grazie a una forzatura avallata dalla Regione Piemonte (pertanto responsabile), ovvero la dichiarazione di degrado di un' area per la cui riqualificazione erano già stati spesi più di 2 milioni di euro. -Che la progettazione di un’opera come il CEM avrebbe dovuto essere affidata attraverso una gara pubblica per l’individuazione del progettista, così come impone la legge. Ciò non è stato fatto, argomentando che si è solo spostato un teatro da un luogo (piazza fratelli Bandiera) a un altro (zona Arena) , adeguando il progetto. -Che ciò che viene definito un "adeguamento del progetto" ha comportato il raddoppio dei costi della sola progettazione (535'000 euro di progettazione del CEM oltre i 551'000 già spesi). -Che lo stesso progettista disconosce la sua opera: “l’Arch. Arroyo con nota del 24 giugno 2013 prot. 27955, in qualità di capogruppo del Gruppo Stones, ha comunicato che, a loro giudizio, il progetto esecutivo non risponde alla forma concepita nella progettazione definitiva oltre ad evidenziare diverse differenze sia nella tipologia dei materiali utilizzati sia la diversa collocazione di alcuni ambienti“. VALUTATO -Che i lavori nella costruzione dell'opera "CEM" sono avanzati e non ci sono i tempi per modifiche di destinazione dei fondi del bando PISU. -Che, se si deciderà di portare a termine l'opera, si avalleranno tutte le decisioni sbagliate o addirittura antitetiche rispetto una gestione oculata e prudente da "buon padr

Un suggerimento al prossimo Sindaco - 4 Giugno 2014 - 06:48

muro
Potresti proporre di invitare i writer ad inviare documentazione dei loro lavori e poi selezionarli. Lo scopo sarebbe di organizzare un "street art day" dove potrebbero "esibirsi" sul muro. Il proprietario dovrebbe pagare le spese per l'impalcatura, il comune invece le bombolette e il vitto-alloggio. Basterebbe pubblicizzare l'evento nei blog e nei forum del settore e si riceverebbero un mucchio di adesioni. Magari non da Banksy ma in giro si vedono dei gran bei lavori e ci sono molti artisti desiderosi di mettersi in evidenza. Per 20 anni il muro rimarrebbe in ordine e attrattivo.

In altri tempi avrei avuto più "pudore" - 30 Marzo 2013 - 19:42

commento
Vero. Ma siamo sicuri che gli Italioti parlino tanto meglio l'Italiese? A me, ad ascoltare in giro - e per lavoro di gente ne ascolta tantissima - non sembra. Nello specifico, frasi come "se io verrei, mi fai le polpette?" sono all'ordine del giorno e sdoganate dai più con "ma tanto si capisce lo stesso". Parliamo a gesti, a questo punto, no?

Ma cosa è normale? - 30 Marzo 2013 - 19:42

commento
traggo spunto da questo articolo per "segnalare" che la maggior parte delle associazioni di ogni "ordine e grado" ricevono finanziamenti dalle pubbliche amministrazioni sotto forma di contributi. la mia modesta esperienza mi porta a ritenere che questi contributi in realtà coprano forme di puro clientelismo. anche i patrocini. certo. e qualche volta, per non dire di frequente, "liberano" gli amministratori pubblici da operazioni a rischio. spesso il pretesto è che ci si affida a tali enti privati, (associazioni senza finalità di lucro) per i "vantaggi" che questo tipo di enti hanno. tra questi vantaggi i principali sono il mancato obbligo di pubblicazione dei bilanci e delle operazioni contabili, compreso l'espletamento diretto e "spedito" degli appalti, degli incarichi professionali, e, non potendo altro, delle assunzioni a tempo determinato, delle borse di studio. ripeto la domanda, per completezza, ma cosa è normale?
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