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La lega, quando ne azzecca una è per sbaglio! - 16 Dicembre 2014 - 11:30

riporto il comunicato della Bignardi
COMUNICATO In merito al mio millantato allontanamento dalla Lega Nord decisa dal Consiglio direttivo di Verbania in data 15/12/14 preciso quanto segue: - In data 9/12/2014, a seguito di contrasti coi dirigenti della Sezione di Verbania, avevo presentato ai segretari Cittadino e Provinciale una lettera di Dimissioni ampiamente motivata, dove dichiaravo la mia indisponibilità a continuare una collaborazione con suddetta dirigenza a Verbania. - Preciso che la mia presa di posizione non era dettata da contrasto ideologico con la linea politica attualmente espressa dal Segretario Salvini, quanto dal mio profondo disagio derivante da una forte interferenza operativa che la dirigenza locale mi imponeva, limitando di fatto la mia autonomia decisionale in seno al Consiglio Comunale. E questo anche quando le mie prese di posizioni erano chiaramente dettate dalla volontà di difendere le posizioni e l'immagine esterna del Partito: atti di presunzione che non potevo più tollerare. - Su richiesta della Segretaria provinciale avevo congelato le mie dimisssioni in attesa di un promesso imminente colloquio chiarificatore che avrebbe dovuto avvenire coi segretari cittadino e provinciale. - La direzione Lega Nord Verbania ha invece ritenuto, ad insaputa delle Segretaria Provinciale, di prendere una decisione drastica, dichiarando non più legittima la mia rappresentanza politica per La lega Nord in Consiglio Comunale, con un comunicato nel quale non ha neppure il coraggio di esprimerne le motivazioni. Questo a conforto delle mie opinioni in merito ad una impossibilità di collaborazione con tale Dirigenza cittadina. Verbania, 16.12.2014 Sara Bignardi

Chi di leghismo ferisce - 30 Marzo 2013 - 19:42

commento
eewee, i terun sono relativi. otre l'equatore, il mondo è rovesciato, il caldo sta a nord, il freddo a sud. pertanto, dipende da dove passa l'equatore, e di quale equatore si tratta. se questi sta tra parigi e berlino, allora chi sta peggio sono gli opposti, il sud europeo, a sud, il nord europeo, a nord. scherzi a parte, più si è lontani da quell'asse è più terun si è. lo sono gli irlandesi, l'inghilterra del nord, la scozia, l'islanda. gli antipodi, "meridionali" a questi, non li nomino, son fin troppo noti. ma non è una questione banale: il reale è razionale e il razionale è reale; meglio, la quantità è qualità, seguendo in entrambi i casi hegel. alla decadenza economica sempre si accompagna quella civile, e viceversa, nel breve e nel lungo periodo; oltre queste "durate" non sappiamo, né possiamo dire. ma se il sociale è il welfare, siamo a posto. su questo, credo sia meglio dire, anche uscendo dal tema, ma forse no, che l'articolo 18 è il "problema" vero. la crisi europea, quindi la lega nord italiana o svizzera, è crisi politica, non economica. si risolve con la politica, non con i tecnici. imporre il pareggio di bilancio anche nella costituzione, nel patto sociale, è follia pura: in soldoni, vietato indebitarsi, dunque vietato crescere. il debito è ricchezza, è sempre stato così. in cambio di un sociale "stabile", uno stato svaluta, e i conflitti divengono monetari, non sociali. ma questa europa non comprende. ognuno difende il suo piccolo paradiso. i padani dai meridionali, gli svizzeri dagli italiani. gli europei dagli africani. il razzismo è anche questo, il razzismo è conservazione, implosione. ma il razzismo è natura, non meravigliamoci. anche la cultura è natura. anche il digiuno. allora, esistono fenomeni naturali di varia specie e vario segno. il digiuno è un resistere, una varianza imprevista, un progresso. la cultura, l'idea, l'utopia; quella, in particolare che predica l'opposto del razzismo, la tolleranza e la condivisione, è cultura, è un opporsi, è un digiuno. ogni progresso, pur nel concreto ambito di natura, benché sia un resistere, il resistere di un progetto, di un movimento, avanza nella direzione dell'umanità, quella vera. noi siamo i nostri progetti, i nostri sogni. e questo noi, questo essere collettivo è bene, se comprende che il bene non è l'economico, il bene è il sociale. e poiché tutto è natura, allora tutto, direi io, è culturale, dipende solo da noi. di bossi o di bignasca, passato un decennio, non si ricorderà più nessuno. di questa natura, un giorno, spero, ci libereremo. ma non sarà facile alla prossima:-)

Corriere.it: Il Tar multa il sindaco anti slot-machine - 30 Marzo 2013 - 19:42

commento
http://verbaniafocuson.files.wordpress.com/2012/03/game-online.pdf Questo è un'interessante analisi del gioco on line in Italia. La cosa più pertinente nel merito di quanto stiamo discutendo, è che il volume mosso dal Poker online è di oltre 3,15 miliardi di euro, e quello delle lotterie istantaness (tipo WinForLife, Enalotto e simili) 59 milioni, da suddividere (seppur con il princpio del "pollo", evidentemente) rispettivamente tra 774mila pokeristi e 310mila lotteristi. Questo significa una media di _ 4.070 per il giocatore di poker e _ 190 per chi gioca alle lotterie. Si possono fare senz'altro delle valutazioni. Sia in una direzione che nell'altra. Ma dire che siano da considerare nella stessa maniera, io non credo.
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