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La stampa locale ha smesso di fare domande? - 14 Maggio 2015 - 14:39

Giusto per chiarezza.
Buon giorno, Mi scuso ma purtroppo ho letto solo ora la replica del direttore di "eco" e credo che questa necessiti di alcune puntualizzazioni. Immagino che se questa volta ha commentato significa che lei legge il blog di Renato, avrà potuto allora notare come la richiesta di spiegazioni in merito alla mancata convocazione del tavolo tecnico sulla sanità sia tema ricorrente nei suoi scritti. Le ricordo che siamo a due settimane dal 30 Aprile per cui mi chiedo: se Brignone avesse chiesto settimana scorsa le motivazioni del vostro silenzio sulla sanità lei cosa avrebbe risposto? Dubito che avrebbe piegato il capo ammettendo che forse avreste dovuto chiedere chiarimenti puntuali all'amministrazione. Per cui il fatto che lei replichi ricordando che il tema della settimana sia un altro, la cosiddetta "firmopoli", perde un po' di valore tanto perché, appunto, avreste potuto parlarne prima, quanto perché credo che nessuno avrebbe avuto qualcosa da ridire se aveste parlato ANCHE della mancata convocazione del tavolo. Potrei dilungarmi oltre ma mi limiterò a una chiosa. Che ci siano delle zone d'ombra nell'operato di questa amministrazione credo sia fuori di dubbio, se il consigliere Brignone non fosse l'unico a cercare di far luce su ciò che è poco chiaro ma fosse "sostenuto" dai giornali locali, magari, e dico magari, riusciremmo a raddrizzare parzialmente ciò che, dai più, viene definita " deriva autoritaria".

La stampa locale ha smesso di fare domande? - 14 Maggio 2015 - 07:26

Non si finisce mai di imparare
Sono Andrea Dallapina, direttore di Eco Risveglio, ed è proprio vero che non si finisce di imparare. Ero convinto che la notizia politica della settimana fosse la conclusione delle indagini sulle firme irregolari per le elezioni comunali di Verbania dell'anno scorso. E che un giornale locale avrebbe dovuto cercare di recuperare l'atto del pm con le contestazioni (fatto) e pubblicarne il contenuto (nei limiti di legge) con le accuse dettagliate ai 9 politici indagati (fatto) e rimarcare (fatto) come su questo argomento (forse perché riguarda 12 liste su 14 compresa quella nella quale è stato eletto Brignone) non ci siano stati comunicati, prese di posizione da parte di segreterie e movimenti politici locali. E invece scopro grazie a VerbaniaFocusOn che la notizia della settimana era chiedere a Lo Duca perché non si è ancora riunita la commissione Sanità (cosa che peraltro faremo la prossima volta che ci occuperemo dell'argomento: abbiamo già in cantiere una lettera aperta a Chiamparino e i dati sui tempi di attesa). Ecco, il post di Brignone sopra, se mettessi le lenti di Brignone (cioè il suo modo di voler smascherare presunti giochetti e complotti) lo indicherei come un arguto utilizzo della tecnica di spostamento. Del tipo, “questa settimana non leggete Eco Risveglio, non ci sono articoli interessanti, non hanno nemmeno chiesto a Lo Duca perché non si è ancora riunita la Commissione sulla sanità”. E se fossi Brignone porrei la domanda: “Non sarà forse perché questa settimana c'è scritto che anche il certificatore della lista di chi ha scritto il post è accusato di non aver rispettato le regole?” Ma io non sono Brignone e anziché lasciarmi andare a ricostruzioni e interpretazioni preferisco continuare a pubblicare i fatti. E ovviamente a imparare qual è il "vero" giornalismo scomodo.

La stampa locale ha smesso di fare domande? - 13 Maggio 2015 - 14:19

Stampa bis
Tan to per stare in tema, nel mio piccolo, ho visto rimuovere un direttore di giornale locale per aver riportato una frase detta solo a mezza bocca, ma in un pubblica assemblea, da parte di un politico regionale sulla cresta dell'onda qualche anno fa; ho visto un piccolo ras locale telefonare al direttore responsabile di un piccolo giornale ( peraltro un volontario non retribuito) minacciando sfracelli per una foto di degrado ambientale pubblicata in copertina. Ho visto querele ( per fortuna archiviate dalla Magistratura) proposte da maggioranze consigliari comunali, per innocui articoli che riportavano fatti per altro pubblici Questa è la realtà in cui è costretto a muoversi il giornalismo italiano non fidelizzato a questo o quell'altro partito.

Inutilità politiche (rimango per l'abolizione delle province) - 30 Marzo 2013 - 19:42

commento
Sono d'accordo sull'inutilità delle Province e sull'enorme spreco di denaro pubblico effettuato dalle medesime. Io vivo nella provincia di Cosenza, ho avuto occasione di visitare uffici di alcune Province del Paese e dalla mia esperienza ho potuto constatare le verità delle considerazione di Marco Paccagnella presidente di Federcontribuenti su "Padova Oggi" del 18 Novembre 2012, di Mario Mosciatti e altri articolisti: centri di potere per pochi intimi, sfarzo, iniziative pseudo-culturali discutibili ed organizzazione delle medesime conferite esclusivam ente ad amici e famili. Non solo, creazione di altri enti collaterali dove sistemare altri favoriti e aderenti al partito che esprime il Presidente di quella Provincia. Le Province italiane (o segreteria di partito del Presidente eletto? perchè questo sono e nulla più) vanno abolite. Ciò non vuol dire che non esistano attualmente alcune Province esenti da corruzione e virtuose. Ma certamente sono altrove. Michele Chiodo, Bibliotecario-direttore Coordinatore della Biblioteca Civica di Cosenza
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