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dibattito - nei commenti

Lo Duca, Brezza, Marchionini, Crozza e la politica che non c'è - 1 Aprile 2015 - 20:44

giusto
Lasciando perdere gli interventi di colombo e Tigano che focalizzavano l inutilità di questo gesto, credo, come hai detto tu che si sia persa un'occasione di dibattito più ampia. E come ha detto Di Gregorio e' una dimostrazione etica. Aspettiamo il parlamento.

Tutto è bene quel che finisce bene, la sinistra è unita ... forse. - 25 Marzo 2014 - 12:47

caro gio, ficcanaso?
io sono dell'idea che la politica debba essere cosa limpida, e non lo è. Sicuramente è cosa pubblica, quindi vedere cosa fanno gli altri mi riguarda, e ancor più certamente non lesino bordate a destra , anzi , direi soprattutto a destra. In ultimo, io non ho la fregola di vincere, non mi interessa vincere ad ogni costo, mi interessa il percorso. Non sono fatto per essere nè primo nè il migliore, ma mi piace essere molto chiaro. Non so se faccio il bene di Bava o della sinistra, ma credo che il percorso che sto faciendo abbia la velleità di portare qualcosa di buono nel dibattito politico , e quel qualcosa è per me trasparenza e voglia di analisi... credo che solo così si possa cambiare e quindi salvare una politica che a tutti gli effetti trovo di basso profilo, ma avendo un figlio e lavorando per migliorare le cose non mi tiro indietro dallo "sporcarmi le mani". Ripeto, non so se ciò e giusto o sbagliato, al momento mi contento di convincermi che sia un percorso corretto ;)

Il confronto da "SEL": deludente , ma interessante. - 16 Settembre 2013 - 09:20

confronto
rispetto al dibattito di ieri sera credo anche io che ci sia stato un po' di rallentamento, mi hanno spiegato che avevano concordato di preparare domande non immaginando tanta partecipazione io sarei stata per il dibattito libero e con tempi più corti anche per le risposte i due aspiranti sindaci hanno evidenziato entrambi competenzee alcune lacune ma del resto sindaci non ci si improvvisa, sicuramente sono validi e soprattutto onesti. I fantasmi di altri secondo me hanno perso in partenza credo che il grosso del centro sinistra abbia come riferimento Bava e Brignoli poi......

Attendiamo con pazienza Parachini, Marcovicchio, Carazzoni e Balzarini - 30 Marzo 2013 - 19:42

commento
Bene, l'importante é che le risposte arrivino e che il dibattito sia pubblico. Detesto la politica che se dialoga lo fa per "prove di forza" o peggio , nemmeno dialoga con la città . Come ovvio la mia opinione é ben lungi dal cambiare, ma apprezzo molto chi ha il coraggio delle proprie posizioni. Grazie

Chi di leghismo ferisce - 30 Marzo 2013 - 19:42

commento
provo a spiegarmi meglio. prima, solo questo: il perdersi è necessario. dopo l'analisi, le conclusioni sono incerte, sono timide, sfocate. la sistematicità non mi appartiene, nemmeno se tu mi costringessi, accetterei mai il "sistema". chi lo ha fatto, e chi continua a farlo, ripete lo stesso errore, il divenire onnivori, mangiando di tutto, in un sistema chiuso, alla steve job il risultato di ciò si chiama paradigma, in filosofia, un club per iniziati. si è tentato di superare il sistema nella fuga verso gli aforismi, che già sono un passo avanti. un tempo si dibatteva sul rapporto tra intellettuali e avanguardie, che poi significava l'opposizione tra autorità riconosciute e solidali a un dato, lo stato, avverso ai quali le avanguardie rispondevano sul campo, sul terreno, diremmo oggi, producendo una sorta di "controinformazione". il mio modesto "metodo" fugge le conclusioni, poiché le ritengo collettive, potrei dire "condivise", ma non lo dico, mi è venuto a noia questo conio. mi interessa il "dialogo", solo il dialogo. è il dialogo che fa nascere o dà avvio alle conclusioni. e le conclusioni sono il frutto di tutti, a tutti accessibili, risultato in addivenire, mutevole, adattabile, sostenibile. allora, il dialogo, entro una comunità, ci consente di tirar fuori il meglio di noi stessi. esattamente come la favola si distingue dalla fiaba; la prima opera di un autore, di contenuto solitamente morale, consolatorio; la seconda, risultato e ipostatizzazione di una "storia" alla quale molti hanno partecipato, arricchendola a tal punto da farla traboccare, fino alla ridondanza, al travaso, all'intima "verità" intuitiva, sottile, e sfuggente, quasi irraggiungibile, ma piena, completa, colma, anche di gioia; poiché, le "verità" di cui parlo, vanno "elaborate" entro una collettività, come le fiabe, una collettività con regole proprie, e proprie finalità; esattamente come la favola si distingue dalla fiaba, allora, così la verità si distingue dalla dottrina. però, eewee, per far questo, dobbiamo ancora conoscerci, partecipare al dibattito, escludere i timori, "produrre" una comunità. in questo mondo, anche gli intellettuali, e gli stessi "professori", nascono nudi.
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