Una idea di speculazione positiva a Verbania? la butto lì... - 10 Settembre 2024 - 18:18Metti che una multinazionale senza alcuna etica sociale (e mica solo le multinazionali) e interessata solo ai soldi (che per troppi sono l'unica cosa che conta), volesse chiudere una fabbrica che funziona in centro a Verbania (solo per aumentare di un x% i profitti), cosa potrebbe fare la politica? |
Sono l'unico che può battere Albertella, il resto sono "speculazioni" - 16 Maggio 2019 - 09:51Una dote che i politici non hanno è la chiarezza, e ci aggiungerei la sincerità, per questo mi considero comunque un corpo estraneo alla politica, che in realtà fa male proprio perchè è diverso, e per questo mi temono. Ora vi racconto le "speculazioni" che fanno su di me e perchè io potrei battere Albertella e Marchionini no! |
Una idea di speculazione positiva a Verbania? la butto lì... - 14 Settembre 2024 - 08:33Una idea da sostenereRenato, una delle rare teste pensanti a sinistra, avanza una proposta sensata da sostenere e approfondire. Condivido il concetto di "speculazione positiva" applicato a questa drammatica situazione. Si parla di produzione in ambito alimentare e quindi non priva di valide prospettive economiche per qualsiasi gruppo interessato. In questa proposta il Comune giocherebbe un ruolo fondamentale nel rendere appetibile tale soluzione. Potrebbe concedere spazi periferici per la costruzione di una nuova fabbrica e nel contempo rendere appetibile l'acquisizione e la riconversione urbanistica "speculativa" dell'area attuale. Una risposta intelligente e alternativa a quanto proposto dal PD in consiglio comunale di bloccare qualsiasi alternativa alla destinazione industriale della attuale area ex Nestlè. Poi si può fare un discorso politico generale sulla assurdità di una economia di mercato che utilizza le risorse umane solo in virtù del profitto, sacrificando sull'altare di tale profitto, operai e famiglie. Ma questa è una analisi che non può prescindere da concetti storici che trovano l'origine nella Carta del Lavoro del 1927 , timidamente richiamata dall'art. 46 della Costituzione Italiana. E una persona intelligente come Renato sa di cosa parlo. |