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Quando il Sindaco è il "mio" Sindaco

ieri in Consiglio Comunale, dopo tanto tempo si è vissuto un attimo di politica "alta". Quel tanto che basta di retorica, ma soprattutto passione. Grazie Sindaco (ex) per quegli attimi.

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Dopo il lavoro, alle 22.30 sono andato a seguire il Consiglio Comunale. Solite gazzarre, soliti interventi sconclusionati dei soliti personaggi. Quando il tema è finalmente diventato il "momento politico della città", lunghi imbarazzanti silenzi. Nessuno prendeva la parola. Tralascio il racconto di chi ha "rotto il ghiaccio" e come, vado al sodo:

Il Sindaco ha detto chiaramente come stanno le cose, ha parlato della situazione da un punto di vista umano e politico. Ha stigmatizzato alcuni comportamenti della maggioranza senza timori e ha fatto la sua lucida analisi politica. Con vera passione, vero disagio, vero dispiacere, tal volta con vero disgusto.

Si è spinto fino a riprendere il Presidente del Consiglio Comunale per la sua inadeguatezza nel condurre i lavori, una osservazione ovvia se sei spettatore, tutt'altro che scontata se la tua maggioranza lo ha messo lì. Ha fatto capire di aver richiesto ad Actis le dimissioni per ragioni che vengono prima della sua condanna (per lo meni io ho capito così), ma che sono etiche, di messaggio alla città... e non le ha ottenute... e molto altro.

Poi ha dettato le sue condizioni
Alla fine di questo pezzo, che vuole essere un sincero apprezzamento per la bella pagina politica di ieri sera (bella solo per l'intervento di Zacchera), sono però contento di dire che le condizioni sono irrealizzabili, e che quindi quelle dimissioni devono essere effettive.
Perchè irrealizzabili? semplice, perchè al di là che il "corvo" dubito si palesi alla città, Zacchera non è più credibile quando parla di condivisione con l'opposizione. Quando si fa una giusta analisi su come i tempi siano duri e su come le menti migliori si debbano mettere a servizio della città a prescindere dal colore politico, ma si omette di riconsiderare la spesa più importante e più criticata del proprio operato, è come chiedere ai passanti non già di aiutarti a montare la ruota di scorta, ma di spingere l'auto fino all'officina mentre tu resti comodamente alla guida.

Caro Zacchera, ieri per dei momenti è stato il mio Sindaco, ma se la sua offerta fosse sincera avrebbe dovuto, proprio in virtù dei tempi in cui viviamo, mettere sul piatto la riconsiderazione del CEM. In quel caso sarei stato addirittura dalla sua parte. Ma ci pensi, se lei avesse accettato di fare un passo indietro, il finanziamento del PISU avrebbe potuto risistemare piazza mercato, farci avere un teatro e ci avrebbe lasciato l'Arena, il tutto risparmiando un sacco di soldi e unendo la città. La sua rigidità su ciò, non le consente di essere credibile sul desiderio di condivisione dell'amministrazione cittadina. Detto ciò le rinnovo i miei complimenti, malgrado il suo sbagliato decisionismo, ho apprezzato molto passione e determinazione, a confronto della sua maggioranza ieri è apparso un gigante.



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