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Bipolarismo vero per una politica vera. Il "cerchiobottismo " deve finire!

Riporto una proposta molto seria e molto valida per le prossime amministrative. Metto il link alla fonte da cui proviene l'idea originale, ma nel testo modificherò i riferimenti alla parte politica che lo ha elaborato, in modo che sia chiaro che regole buone conducono a un confronto buono... La "parte" é secondaria.

Estrapolo da Qui una proposta di regole affinché dagli schieramenti politici emergano gli uomini migliori, che possono avere confronti migliori, per dare un nuovo senso ai partiti politici che non possono più considerarsi dei "santuari" di oligarchie "illuminate", ma semplici "case della trasparenza".

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Rinnovamento, candidature
Si parte da qua. Non per giovanilismo, non perché fa “figo”, ma perché è parte integrante della necessità di dare nuova linfa alla città ed ai possibili progetti di cambiamento.
Con le dimissioni di Zacchera, inevitabilmente, si apre anche il tema di un passaggio generazionale di chi ha governato Verbania dalla fine degli anni ’70 a oggi.
In questo senso una scelta di evidente discontinuità va fatta negli uomini e nelle donne che i partiti sceglieranno per la lista e (si spera) per l’eventuale giunta, pur nel rispetto/libertà di scelta dell’eventuale Sindaco. Applicando il buon senso si ritiene che chi abbia ricoperto tre mandati come assessore e/o consigliere debba lasciare spazio al necessario ricambio.
Riteniamo questo approccio un elemento essenziale che il futuro sindaco dovrebbe far proprio ed annunciare alla città.
Un elemento dirimente anche per scegliere lo stesso candidato sindaco.
Proponiamo anche che, assieme alla riduzione prevista per legge dei numeri dei candidati (da 40 a 32 se rimane capoluogo di provincia, 24 se la provincia viene cancellata), lo schieramento s’impegni a proporre una eventuale giunta con massimo cinque assessori contro i dieci della giunta uscente.

Primarie
Elemento scontato per qualcuno, fondamentale se si vuole dare più forza al candidato sindaco e al lavoro della coalizione.
Fondamentali le primarie se a confrontarsi saranno più persone con programmi e visioni del futuro diverse della città.
Primarie a doppio turno (se con più di due candidati e se al primo turno uno non supera il 50% dei voti) per permettere a chi vince di avere una forte e riconosciuta (nei voti) leadership.
Primarie aperte, senza steccati, senza pre-iscrizioni. Perché aprirsi e dialogare con tutti dovrebbe essere la vocazione delle primarie.

Partecipazione
E’ necessario che il programma preveda una forte incentivazione nello sviluppare il rapporto diretto elettori/cittadini.
Non solo nell’uso delle nuove tecnologie e nella trasparenza degli atti amministrativi, ma soprattutto nella condivisione delle principali scelte da compiere.
Uno di questi strumenti (quasi mai utilizzato) è il referendum consultivo/propositivo/abrogativo che non deve solo essere interpretato come dispositivo in “mano” alle opposizioni per vigilare sull’operato della giunta o del sindaco.
Va invece valorizzato come momento di condivisione dalla stessa maggioranza sulle principali scelte per lo sviluppo della città (a partire dalle grandi scelte urbanistiche future, vedi area Acetati ad esempio).
E’ necessario quindi verificare se lo strumento attuale, previsto dallo statuto e dai regolamenti comunali, risponda a queste necessità o se va invece modificato.

Questo tipo di approccio per me non é di schieramento, é di buonsenso... Merce rara

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