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Grandi valori di fronte un concetto sbagliato, ma nella quotidianità?

Stupisce l'atteggiamento di certi Consiglieri Comunali che fanno da "gran cassa" stigmatizzando (giustamente) il razzismo strisciante, ma incapaci di autocritica in merito le proprie carenze democratiche.


Grandi valori di fronte un concetto sbagliato, ma nella quotidianità?
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I fatti sono questi, la consigliera Minore fa un post su facebook che dice testualmente: "Migliaia di immigrati ospitati ogni giorno in alberghi a 4 stelle ormai al completo. Mi chiedo ma i turisti questa estate dove li mettiamo? Non se ne può più!".
In questo post ci sono delle aberrazioni notevoli, c'è razzismo, c'è ingenuità , c'è paura. Tutti sentimenti che hanno radice nella mancanza di empatia, nella cultura della divisione alimentata in decenni di cattiva politica. Ma questo post non vuole stigmatizzare la consigliera per ciò che ha detto, per lo meno non solo. Le persone non sono una loro frase, ma sono "anche" quella frase. Troppo facile attaccare Tizio o Caio per una o più frasi escludendo dal contesto la loro storia, il loro agire, il loro impegno (anche nel sociale), perchè anche questo è "sciacallaggio".
Il Consigliere Brezza ha legittimamente attaccato a testa bassa la consigliera Minore, e tra gli argomenti usati c'era questo concetto che mi ha molto colpito: "...È importante fare fronte comune contro tutto questo, è importante che il mondo democratico si mobiliti per affermare un’altra umanità. Di questo abbiamo un disperato bisogno: questi segnali non vanno sottovalutati.
L’appello è a tutti gli uomini e le donne di buona volontà che non ci stanno a giocare questa guerra disumana e bieca..."

Caro Brezza, credo tu abbia ragione, la consigliera ha dimostrato un teficit di umanità , un migrante non è uno che toglie pane e posti letto, è prima di tutto un Uomo come noi in uno stato di strazio profondo, se non abbiamo la capacità di riconoscerlo abbiamo un enorme problema di umanità. Però, caro Brezza, la politica dei "temi alterni" (a volte siamo democratici a volte no) è ciò che più di altro contribuisce a generare questie reazioni scomposte impaurite e difensive. Non si può accettare che chi sta con me possa fare dire e comportarsi come vuole e che gli altri siano in torto a prescindere o che le ragioni altrui vengano tutte cestinate con una frase sbagliata. Se così fosse , noi che predichiamo accoglienza empatia e la supremazia della condizione umana sul buisness, dimostreremmo di fare lo stesso gioco di quelli che contestiamo, di scannarci sui "grandi temi", ma di essere della stessa miseria di cui sono fatti i nostri avversari politici. La politicaper me non è fatta di grandi e piccoli temi, è fatta di coerenza e di cambiamenti, si può e si deve cambiare, ma soprattutto si deve essere coerenti con i valori che si esprimono , non con i partiti che li esprimono.



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