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Notizia "di regime"? come il nulla può accomodare il "potere"? un esempio - 30 Marzo 2013 - 19:42

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Caro Renato, non ero a conoscenza che TeleVCO avesse confezionato un servizio sulla delibera di approvazione della candidatura verbanese al Piano Città. Dal canto mio, come e' mio costume, non ho predisposto alcun comunicato stampa, ne' ho caldeggiato servizi televisivi. Devo supporre che i redattori del l'emittente locale abbiano attinto al testo della deliberazione che, proprio quel giorno era sta pubblicata all'alba pretorio (virtuale). Del resto, come giustamente anche tu sottolinei, non si trattava che del l'adesione ad un bando nazionale: una "non notizia" che non meritava certo quell'enfasi. Per quanto riguarda, invece, la scelta dell'ambito di intervento, mi assumo totalmente ogni responsabilità. Effettivamente il livello di degrado urbano (a parte villaSimonetta) non è così eclatante e, probabilmente, si sarebbero potuti indicare altri ambiti, senonché il bando richiedeva che il Piano fosse frutto di sinergie pubblico private. In città, stante anche la ristrettezza dei tempi concessi dal Ministero, non vi erano accordi col privato immediatamente concretizzabili, mentre la precedente Amministrazione ci aveva lasciato in eredità la convenzione con il Centro Auxologico, immediatamente spendibile. Come ricorderai, quella convenzione prevedeva la realizzazione, oltre che dell'ospedale, anche di un parcheggio multi piano lungo l'argine del San Giovanni. Io mi sono limitato ad aggiungere un paio di tessere a questo mosaico, prevedendo il recupero dellaVillaSimonetta e la sistemazione dell'area adiacente il futuro ingresso dell'ospedale. Infine, la criticata area attrezzata per le auto elettriche, altro non è che un ipotesi di riutilizzo dell'attuale parcheggio di largo Invalidi del Lavoro che, con l'apertura dell'ospedale, dovrà necessariamente perdere la sua funzione. Ciao

290 mila domande, una per euro! ma cosa si combina a Verbania? - 30 Marzo 2013 - 19:42

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Non c'è molto da dire, ovvero vi sarebbe materiale per scrivere un libro dal titolo: "Verbania e le sue incoerenze", sembra che sia un fatto storico che ha prodotto anche seri danni alla città sotto l'aspetto urbanistico, architettonico ed economico. Ma della responsabilità va anche data alla cittadinanza, pronta ad eleggere chi fa comodo, pronti a schierarsi con chi ti dà il contentino senza senso. Il Centro Eventi è una di quei cantieri all'Italiana che non si sa quanto realmente verrà a costare alla cittadinanza, al contrario di altri paesi a noi vicini (vedi svizzera), sappiamo che dovrà iniziare ma i costi e i tempi sono un mistero tutto italiano, qualcuno pagherà. Nel contempo prepariamo l'ambiente adatto per un turismo che dovrebbe essere un pezzo forte per la riuscita di quel centro eventi (almeno che qualcuno pensi che una tale opera sia per la ricreazione locale), cancellando quelle già poche attrazioni presenti e dando sfogo senza limiti di costo, 45.000,00 euro per un liscio di piazza. Perfetto siamo un paese di pensionati quindi facciamoli contenti, non che questo sia ingiusto, ma forse era più gradevole un centro, magari in quella "piazza" confusa con un posteggio macchine, dove tutto l'anno i pensionati potrebbero avere a disposizione un centro incontri. Che dire, non siamo più un territorio industriale, ma neppure turistico e sembra che non sia più di moda discutere pubblicamente, chi ci tenta nella migliore delle ipotesi è il solito "rompi scatole". Ma questi amministratori cosa credono che per uscire dalla crisi arriverà l'Arcangelo Gabriele con la spada infuocata a fare i miracoli, credetemi quella spada mi suscita una esigenza di porla dove dico io

Una proposta politica seriamente innovativa? Eccola! - 30 Marzo 2013 - 19:42

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Sono oggettivamente in difficoltà ad esprimere un giudizio sulla tua proposta. Alla prima lettura mi son detto "ecco qualcuno che mette per iscritto quello che tutti i normali pensatori esprimono a parole". Alla seconda ho notato alcune parole che io avrei cambiato; alla terza (ed è il motivo per il quale tardo a rispondere) son iniziati dubbi. Provo a schematizzarli, anche se dovrei prima far mente locale per non scrivere in modo banale e confuso .. proviamoci. In primis non si legge il punto sul programma (per me assolutamente propedeutico ad ogni formazione di coalizione), non può esserci candidato sindaco di coalizione se non c'è un programma a monte condiviso (altrimenti non cambierebbe nulla col passato), non possono esserci liste "amiche" se non si individua il candidato sindaco, il sindaco non può indicare la sua squadra se gli assessori sono imposti dal partito. Secundis, nella mia visione se il sindaco è espressione della popolazione in quanto i voti lo rendono il migliore, la squadra è SUA espressione, in quanto il vero e unico responsabile dell'operato amministrativo è lui, quindi che sia libero di scegliere le persone di cui gode maggiore fiducia (già ora i partiti fanno troppo pesare il loro potere). Utopia sarebbe che il candidato sindaco si presentasse con già l'elenco della squadra che nominerà in caso di vincita (e li si vedrebbero i partiti scannarsi prima .. ma almeno sarebbero costretti ad accennare anche al programma da far poi piacere al candidato di coalizione). Tertiis, se noi mettessimo in gara tra loro anche 5/6 squadre di coalizione, contro 5/6 squadre dell'altra, otterremmo non uno "scontro" tra due eserciti contrapposti ma solo una guerra del tutti contro tutti perchè devo ottenere il massimo del risultato per il mio partito, a chi tolgo spazio poco importa .. e noi del centrosinistra in questo siamo maestri, cinquestelle che da anni combatte contro lo psiconano ha pescato quasi del tutto nel centrosinistra, Idv ha un'eterna crociata di rapina sull'elettorato del pd, Sel lo stesso e via dicendo; bisogna tornare allo "scontro" tra ideologie e sistemi, tra schieramenti, altrimenti sarebbe solo un'ennesima pace armata. Un'ultima analisi, sui tempi. Se ci si mettesse dua anni prima delle elezioni a parlare di nomi di sindaci, nomi di assessori, nomi di consiglieri, o si inizia una vera campagna elettorale di due anni (dio ce ne scampi) oppure sarebbero tutti nomi da buttare, bruciati e logorati sotto moltissimi aspetti. Ecco, questo è un pochino il mio caos mentale al tuo post, sarebbe utilissimo (a me in primis) continuare la discussione, magari in maniera strutturata ed allargata.

Basito! - 30 Marzo 2013 - 19:42

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Caro Alessandro, le tue sono parole piene di bunsenso! due sono i punti crucialo ora (a mio modesto parere): 1) che il centrosinistra non si carichi di spocchiosa arroganza facendosi forte di una presumibile facile vittoria alle prossime elezioni e quindi non sforzandosi di segnare il cambiamento necessario col passato (e non solo il recente passato) 2) che questa maggioranza sappia fare finalmente un vero atto di umiltà e servizio per il territorio e permetta alla città di salvare il salvabile, magari con una rivisitazione d'urgenza del PISU e l'abbandono del più sciocco progetto mai presentato in tempi normali e di crisi! questo sì (il punto 2) che potrebbe essere un atto sinceramente concreto per iniziare ad abbassare la conflittualità in città, il resto sono solo chiacchiere!

Chi di leghismo ferisce - 30 Marzo 2013 - 19:42

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In un'impresa privata, se si chiude un bilancio in pareggio, l'azienda non cresce, ma non muore. In un'impresa privata, se però si chiude il bilancio con debiti, l'azienda non solo non darà dividendi, ma nemmeno potrà sopravvivere. Lo Stato. Quando Berlusconi cavalcò il 1994 e tanti pensarono che essendo un imprenditore avrebbe saputo far andare bene i bilanci dello Stato, tutti quei tanti ignorarono che uno Stato non è un'azienda non tanto per la questione dei bilanci, ma per le finalità che si pone. Ma la moneta rimane quella, e le aziende con lo Stato commerciano e se lo Stato non hai i fondi (perché non li ha proprio o perché vengono "distratti") non le paga, quelle muoiono. Poi, a quel punto, si ha voglia a dire che è il debito il motore dell'economia. Lo è solo se viene ripagato in tempi certi, e bastantemente rapidi ^_^ Trovo nei tuoi commenti, Rocco, un ottimo stimolo, ma poi o "derivi" in un mare amplissimo (un po' anche perdendoti ché, si sa, il naufragare è dolce in quel mare) o "ammicchi", con frasi che ricordano l'ultimo teorema di Fermat ("ho trovato una dimostrazione elegantissima ma lo spazio in questo margine di foglio è troppo angusto").
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