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Rappresentanze - 30 Marzo 2013 - 19:42

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Concordo, se prendiamo come bazzecole questioni di regole solo perchè sono semplicemente afferenti alle elezioni studentesche, se ci barrichiamo dietro al sono solo cose da ragazzi, ecco che un rappresentante degli studenti vince le elezioni promettendo dura battaglia per più posti per poter fumare in luoghi pubblici. Ma ci rendiamo conto che questi ragazzi hanno già (o poco meno) l'età per votare le "elezioni dei grandi????", che se non interveniamo con valori veri e vere lezioni di impegno, poi avremo adulti incompleti, leggeri e impreparati alle richieste della società? continuiamo a dire che giovane è meglio, l'unica salvezza per la situazione attuale sono i giovani (per risolvere i problemi del lavoro, per quelli della politica, per la società tutta) e poi non facciamo nulla per formare dei giovani cittadini degni delle responsabilità che vogliamo affibiare loro. Dovremmo fare un vero esame di coscienza ed iniziare una vera rivoluzione del mondo della scuola, che non pretenda solo di salvare lo stipendio di una marea di docenti ma che inizi a pretendere da loro anche un vero impegno per il mestiere che fanno: insegnare a diventare adulti, magari anche preparati; altrimenti mi andrebbe bene anche la gelmini, tutti a casa tanto per molti di loro se ne può fare volentieri a meno.

Corriere.it: Il Tar multa il sindaco anti slot-machine - 30 Marzo 2013 - 19:42

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Ho letto l'articolo del corriere e come al solito il giornalista ha fatto un minestrone da paura. In prima lettura sembra che il sindaco sia stato multato. E fin qui chissenefrega, poi invece arriva la realtà non è il signor sindaco ma bensì il comune, quindi tutti. Poi alla fine si capisce che il comune non è stato multato da un altro ente ma condannato a risarcire un danno provocato ad un terzo soggetto. Infine la stupidata su cui si basa l'articolo che se la legge è vecchia è sicuramente sbagliata. Per dire non rubare, non uccidere, non dire falsa testimonianza che ci trasciniamo da millenni sono sicuramente sbagliati? Oppure la legge che regola i confini con la Svizzera che ha svariati secoli Ora ci svegliamo e diciamo che il confine è a Losone o forse a Cannero solo perché la legge è vecchia? Renato il fatto che anche l'opposizione fosse favorevole non vuol dire che la maggioranza d'allora è sollevata dalle responsabilità (ahimé solamente politiche). Se durante una riunione di condominio mi chiedono se sono favorevole a cambiare il colore del palazzo e io sono favorevole, ciò non vuol dire che chi ha proposto la cosa e l'amministratore sono autorizzati a cambiare il colore indipendentemente dai regolamenti comunali. Chi ha proposto e chi amministra devono verificare la fattibilità delle cose e se poi arriva una multa non è colpa mia che ero favorevole ma bensì di chi ha voluto la variazione e di chi amministra. Per tornare a noi, sicuramente Zanotti & C. hanno agito con tutti i buoni propositi e non gli do particolare colpa, ma le domande sono queste: considerando che il gioco è vietato ai minorenni, non bastava mandare i vigili (o chi preposto) a multare i locali e magari prendere per le orecchie questi bocia minacciandoli di chiamare mami e papi se si facevano trovare nuovamente a giocare? Non è che si salta la scuola per andare a giocare ma si salta punto e basta e già che si è al bar si bruciano i 5 euro che si hanno in tasca nel giro di 5 minuti e quindi asserire che saltavano le lezioni per andare a giocare è una stupidata. Ma la domanda principale è la seguente: ma il personaggio del segretario comunale nonché gli addetti dell'ufficio legale che cosa ci stanno a fare se non a bloccare le, seppur meritevoli, iniziative del sindaco quando esulano dalle competenze attribuite alla amministrazione comunale? Nonché tutti gli avvocati che il comune ha incaricato (e di conseguenza pagato) non si sono accorti leggendo le argomentazioni della controparte che forse forse il comune aveva torto marcio e che quindi era il caso di gettare la spugna al primo round invece che perdere con le ossa rotte al 15 round? Ma la cosa triste è che chi sbaglia non paga mai ma paga sempre pantalone e forse la corte dei conti oltre allo spesso fascicolo sul teatro dovrebbe pensare di affiancarne un altro!
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